Redazione | A qualsiasi ora del giorno e della notte. All’alba o al tramonto. Ormai i procidani sono rassegnati alla deriva incivile di certa gente che quotidianamente da fuoco alle sterpaglie e ad altre porcherie senza un minimo di decenza. Si la decenza – in assenza di un’ordinanza sindacale – di dare almeno l’avviso ai proprietari di case prospicienti di ritirare i panni stesi o di chiudere le finestre per non finire in ospedale in crisi asmatica.
Quest’anno nel pieno della stagione estiva la musica sembra la stessa. Non la coscienza civica della gente che ha imparato a prendere carta e penna e denunciare questi atti. Come nell’esposto che un nostro affezionato lettore ha inviato al neo sindaco di Procida:
Egr, sig. Sindaco, come già di vs sicura conoscenza, sul territorio comunale tutti i giorni e a qualsiasi ora, si procede all’accensione di fuochi di residui di potatura in spregio all’ordinanza sindacale e ministeriale in vigore e alle normative in materia di tutela dell’ambiente e della salute.
Considerato che l’isola ha una densità abitativa altissima con la presenza di case abitate ovunque;
La difficoltà delle forze dell’ordine, già oberate di lavoro, di individuare la provenienza dei fumi che quotidianamente invadono i luoghi pubblici e privati; è possibile gettare residui di potature nella frazione umida; numerosi cittadini non conoscono e/o ignorano le tecniche e le leggi che regolano la bruciatura in campo dei residui di potatura e vegetali mischiando un po di tutto ( potatura di giornata, plastica, etc );
tali fuochi sono causa di problemi di salute per i cittadini affetti da patologie respiratorie e non solo;
l’accensione dei fuochi potrebbe generare incendi di dimensioni incontrollabili.
Considerando quando ciò in premessa, le chiedo di attivarsi per le sue competenze anche e soprattutto a fronte dell’articolo 14, comma 8, lettera b) del decreto legge 24 giugno 2014, n.91 in cui si inserisce una precisa disposizione nel codice ambientale (articolo 256 he bis, comma 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152) dove appare indispensabile ed urgente l’elaborazione di una ordinanza per disciplinare a livello locale le corrette modalità di gestione di tali attività. Certo di un suo interessamento porgo Cordiali saluti
In attesa dell’ordinanza sindacale, (che in mancanza potrebbe far configurare omissione di atti d’ufficio e mancata tutela della salute pubblica) ricordiamo che questi episodi di inciviltà un anno fa mandò addirittura una bimba in Ospedale per una acuta crisi asmatica dovuta proprio alle esalazioni di fumo. La soluzione potrebbe essere l’acquisto di un biotrituratore, ossia una macchina che permette lo sminuzzamento di rami, foglie, potature in genere derivanti dalla pulizia e manutenzione di un giardino o di un orto. Esistono biotrituratori elettrici oppure con motore endotermico con diverse prestazioni in base alla potenza del motore. Le ramaglie, introdotte nella tramoggia, arrivano alla camera di triturazione dove il sistema rotante con i coltelli le sminuzza in parti molto piccole che escono al di sotto della macchina. Il prodotto così ottenuto, finemente tritato, sarà accumulato in una compostiera o semplicemente lasciato all’aperto in cumulo e diventerà un ottimo compost in 10-12 mesi.
A leggere questa lettera al Sindaco si ha la sensazione che Procida sia coperta da un fumo perenne non voglio mettere in dubbio la civilta’ ma il latore potrebbe essere piu’ preciso nel descrivere la zona dove cio’ avviene mi sembra catastrofico dire che a qualsiasi ora del giorno e della notte e ovunque ma questo signore anonimo il fumo a che distanza lo vede da casa sua?Possiamo aiutarlo ad individuare il punto dove avviene il crimine……
Egregio Sig. Domenico ?, l’autore della lettera e cioè il sottoscritto, non è per niente anonimo visto che si è firmato a caratteri cubitali nella missiva indirizzata al Sindaco. Non c’è bisogno di alcuna precisazione perchè gli eventi sono pari a quanto descritto. A questo livello, la maleducazione in questo paese regna sovrana. Sono anni che chiediamo di regolamentare il fenomeno per permettere una vivibilità miglior dell’isola sopratutto di notte e alle prime ore dell’alba. Tanto per precisare e per essere coerenti con le proprie lamentele , il sottoscritto ha inoltrato ai Carabinieri diverse denunce per i fatti esposti. A proposito, il fumo non c’è bisogno di vederlo; basta lasciare le finestre aperte, si farà vivo appestando la casa. Capisco il momento laborioso dell’amministrazione in questo periodo oberata di lavoro per cose piu o meno gravi, ma tra una festa di S.Anna e una Sagra del pesce confido comunque in un grande Sindaco per la risoluzione di questo problema che comunque occupa un posto nelle problematiche della salute.
Gianni Schiano
Primo punto: vorrei capire come uno che si firma semplicemente Domenico possa definire il Sig. Gianni Schiano di Zenise un anonimo!
Secondo punto: questo sarcasmo del Sig. Domenico è del tutto fuoriluogo. Il problema dei fuochi, che evidentemente lui non vive forse perché appartiene proprio alla categoria dei piromani, è una cosa seria che ci dà l’esatta misura della nostra inciviltà.
Sminuire il problema è il classico atteggiamento di chi non vuole smettere di intossicare il prossimo tutti i giorni dell’anno e, ripero,tutti, senza tema di smentita.
C’è gente che accende di tutto, anche cose che potrebbe imbustare e depositare nella spazzatura per il semplice gusto di accendere.
Lunedì scorso, per esempio, recandomi, al porto verso le ore 06,30 ho percorso via M. Scotti, via B. Scotto Galletta e fino a San Leonardo avvolto da una nuvola di fumo denso e acre che mi ha lasciato la gola irritata per alcune ore.
Altre persone che mi sembravano turisti percorrevano la stessa strada imprecando e proteggendosi la bocca con un fazzoletto.
Sig. Domenico dobbiamo andare avanti così? Per lei va bene così?