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AMP LA GRANDE CONFUSIONE. INCONTRO IN CAPITANERIA TRA SINDACO, COMANDANTE DEL PORTO E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

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Giu 24, 2015

Redazione | E’ sempre stata più o meno una babele. Ma almeno c’era qualcuno che riusciva a garantire a tutti gli attori di quella che si può definire  – ormai ridendoci su –  la più grande commedia istituzionale, un minimo di presenza e soprattutto un valido supporto nell’azione quotidiana. Con il commissariamento perpretato dal Ministero dell’Ambiente e sponsorizzato dall’inettitudine delle amministrazioni comunali, la situazione è peggiorata. Per pescatori, diportisti e gli avventori  dei locali commerciali,  l’area marina è divenuta un vero incubo. Se fino all’anno scorso la doviziosa e professionale esperienza,  targata Riccardo Strada, aveva scongiurato situazioni al collasso come quella attuale con la proroga di tutte le autorizzazioni fino al 1° Luglio 2014, autorizzando fino a quella data, all’ancoraggio nell’AMP Regno di Nettuno per i residenti ed equiparati a residenti ai sensi del Regolamento di esecuzione ed organizzazione dell’AMP Regno di Nettuno. Autorizzando  l’ancoraggio ai non residenti che si recavano con i propri mezzi nautici presso i ristoranti siti nelle località: Chiaia e Corricella, nel poligono sabbioso con bassa presenza di posidonia. L’autorizzazione aveva carattere temporaneo di 4  ore dalla ora registrata su apposito tagliando che il ristoratore aveva consegnato su modulo numerato rilasciato dall’Ente Gestore, da affiancare ad una ricevuta fiscale.

Oggi invece tutto appare fermo. E ovviamente nell’anarchia e nel silenzio generale ognuno tenta in un modo o in un altro di fare i porci comodi suoi. Come disse pochi giorni fa Vito Iacono: “In attesa della sentenza del TAR per capire se quel Consorzio ennesimo strumento di gestione di potere, clientele e spartizioni senza privilegiare principio alcuno di meriti e competenze, sopravvivrà e che fine farà l’Area Marina Protetta ad oggi “Regno di Nessuno”.

Ieri intanto sull’isola di Arturo di è discusso di tutto ciò in Capitaneria. L’incontro voluto dall’attenta e vigile comandante del proto Sabrina Di Cuio, è servita solo ha recepire le istanze del consigliere Assonat e Presidente dell’Ascom Eugenio Michelino che ha partecipato ai presenti le proposte da girare al commissario dell’ente Ammiraglio Antonio Basile: “Abbiamo chiesto l’apertura degli sportelli per il rilascio delle autorizzazioni   – dice Michelino – e la proroga delle vecchie autorizzazioni almeno fino al 15 luglio. In più abbiamo chiesto che ai porti sia fornito il blocchetto per le autorizzazioni giornaliere, così come veniva fatto negli anni addietro, in più vista la difficoltà di gestione delle autorizzazione alle attività commerciali riscontrate lo scorso anno di prevedere un semplice metodo con in numero progressivo per l’ancoraggio – e conclude – dobbiamo salvare la stagione estiva ormai, sperando che le nostre proposte siano recepite dalla Guardia Costiera Napoletana. Se così non fosse ci aspettiamo diversamente nuove indicazioni. E comunque superata questa fase chiederemo come associazione di categoria che si capisca finalmente qual è il ruolo dell’AMP e soprattutto forse rivedere anche il piano di rizonizzazione”.

Sull’argomento molto sentito sulle isole due isole del golfo di Napoli il dibattito è acceso. Come dice Leonardo Polito : “l regno di ” ne..ssuno” è stato l’ultimo atto di quel r……ne di pecoraro scanio da ministro dell’ambiente , istituito per favorire gli interessi di tutti quei pseudoambientalisti affaristi, di cui l’Italia ne è piena . un vero e proprio carrozzone politico, come è la colombaia, come è qualunque fondazione o ente in Italia. tutto ciò che fa l’area protetta è contraddittorio che non ha niente a che vedere con l’ambiente, come dice il comitato giovani forio, basta pagare per rovinare i fondali, per inquinare il mare, per distruggere la posidonia, per ancorare sottocosta grossi motoscafi nelle baie più belle dell’isola , san angelo, citara, san montano, cartaromana . questi signori che gestiscono il”carrozzone” tanto solerti a vedere la barchetta che pesca a bolentino prendendo il quarracino,o la vuparella, non notano proprio queste barche da 20 o 30 metri che buttano di tutto a mare. è un ente inutile!”

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