Redazione | Lo aveva detto e lo ha fatto. Uno dei primi atti di discontinuità POLITICA che il Sindaco Ambrosino ha firmato nei giorni scorsi, ha riguardato proprio la revoca delle nomine (politiche) in alcuni enti o partecipate che il comune detiene in rappresentanza.
In effetti i due decreti sindacale di revoca trovano il vulnus negli stessi decreti di nomina a firma del Sindaco Capezzuto n° 6 del 28.06.2012 per Il Marina di Procida e del gennaio 2015 per il Comitato di riserva di Vivara. L’assunto giuridico di revoca si basa sul fatto che le nomine della passata gestione fossero in contrasto con quanto previsto l’art.7 delle direttive del delibo erato del consiglio comunale n.24/94 che regola le nomine di competenza del Sindaco. Mancherebbe dunque le motivazioni del precedente motivo di nomina. E così ai Sigg. Lubrano Lavadera Gerardo nato a Procida il 28/11/1960, Costagliola Gian Luca nato a Procida il 04/04/1970, Mazzella di Bosco Claudio nato a Napoli l’08/07/1981 e Sasso Giacomo nato a Napoli il 23/03/197, è stato dato il ben servito e sono stati di fatto messi alla porta dal Consiglio di Amministrazione della Società “la Marina di Procida s.p.a”.
Ovviamente oltre al l’aspetto giuridico diciamo così per “giustificare” il licenziamento, il decreto è accompagnato anche da motivazioni diciamo così di “giusta causa”, in quanto sono stati «valutati non soddisfacenti i risultati della gestione della società, come dimostra o le note criticità ed il contenzioso aperto con un’associazione che raggruppa i dipartisti locali». Di più i quattro «vengono ritenuti non risultano idonei a rappresentare i nuovi indirizzi di questa Amministrazione Comunale, in relazione al programma che la stessa intende sviluppare durante il suo mandato».
A tutto ciò ovviamente va aggiunta – come dicevamo – più o meno allo stesso modo la revoca di designazione del membo nel comitato di Riserva dello Stato di Vivara, dott.ssa Clara Giannetti.
E cosi lo “Spoil System” procidano è servito. Nel merito ovviamente c’è poco di cui discernere. Erano nomine politiche prima e sono politiche le revoche oggi e saranno politiche le scelte di domani. La redistribuzione degli incarichi nelle commissioni, nelle partecipate è da sempre un mercato, sin dai tempi della Prima Repubblica: la maggioranza sceglie e distribuisce premi, pennacchi, medagliette ai trombati non eletti, ovvero presidenze, segreterie e poltroncine nei posto più ambiti. C’è chi sale e c’è chi scende. E in questa roulette di assegnazioni, si compone quasi una geografia, si riconosce la distanza tra vinti e vincitori da sempre.
Di qui l’importanza per le future nomine di predeterminare di requisiti professionali (titoli di studio, esperienza professionale) o la previsione di una procedura che garantisca la valutazione comparativa dei requisiti e dei titoli professionali e l’affidamento della scelta finale ad un organo diverso da quello politico (o dal dirigente legato all’organo politico da vincoli fiduciari).
Ovviamente sulla materia ricadono inevitabilmente congetture ed analisi scarsamente rispettose di qualsiasi scelta si faccia. Il principio di distinzione sembra stare nella non corretta e piena distinzione tra area fiduciaria e area professionale, nell’incapacità di distinguere, preventivamente, negli atti di organizzazione di base dell’amministrazione, tra posizioni che implicano un rapporto fiduciario (e il non svolgimento dei compiti di amministrazione e gestione) e posizioni per le quali valga il solo merito professionale.
Mi sembra giusto questa è la politica ,chi vince deve premiare i suoi e visto che lo fanno tutti perchè non dovrebbe farlo anche Dino? Certo i contenti saranno gli accesi guerrieri astiosi partiggiani , che non vedevano l’ora di questo momento. Però non credo che sia questo il cambiamento, se cambiamento vuole essere allora tolga le partecipate di mezzo se no è solo un cambiamento di persone.solo così può partire il cambiamento viceversa? Siete peggiori degli altri . Sapete percgè? Perchè gli altri non hanno mai fregato l’elwttorato dicendo con noi si cambia.VOI SI!!!!!
Siamo tutti curiosi di vedere chi sarà nominato adesso. Dino non ci deludere pure tu con nomine di amici e politici trombati. Non ci tradire!
Ma la SAP perché non è stato revocato il Presidente? Direttore se sa qualcosa e può rispondermi la ringrazio.
Nella Procida che vorrei auspico che le scelte per il conferimento di importanti incarichi verranno fatte in base a competenze professionali ed esperienze consolidate.. quale naturale approdo del coinvolgimento che ha visto tanti cittadini impegnati nella costruzione di un progetto di governo innovativo..