Gruppo consiliare PER PROCIDA: «Tocca a voi fare ciò di cui accusavate gli altri. E siamo agli inizi del mandato»

Redazione | Il primo consiglio comunale post insediamento del Sindaco, ieri l’altro, è stato anche il primo faccia a faccia post elettorale tra vinti e vincitori. Tra i tanti argomenti  all’ordine del giorno quello più importante riguardava la variazione  in termini percentuali delle imposte IMU e TASI.  Da un lato ovviamente la maggioranza consiliare  – per bocca del primo cittadino  – ha votato a favore del dispositivo  già dettagliatamente evaso dalla Giunta comunale (e dalla commissione consiliare). Il sindaco  dopo un ampia relazione, ha invitato le minoranze, responsabili secondo lui del disastro finanziario, a votare a favore per concorrere al risanamento finanziario dell’ente. Nel merito è intervenuto anche il consigliere De Candia che si è espresso a favore dell’aumento TASI ed astenendosi per l’aumento IMU ( aveva proposto di preservare l’aliquota agevolata IMU agevolata per le coppie giovani; il Sindaco concludendo la discussione ha rinviato al prossimo anno la valutazione della proposta di De Candia.)

Dall’altro lato il gruppo consiliare di “Per Procida”, ha  affidato ad un comunicato stampa i perché del voto contrario e soprattutto le ragioni alla base di questa decisione. La dichiarazione di voto affidata al capo gruppo Consiliare Menico Scala dice: « “Signor Presidente, Signor Sindaco, Signori Consiglieri, il gruppo consiliare “Per Procida” vota “NO” all’aumento delle aliquote IMU e TASI, come nelle delibere nn 129 e 130 sottoposte all’approvazione di questo Civico Consesso, per due ordini di motivi.

1. Non ha senso adottare una decisione che tanto incide sul peso fiscale che va a gravare sui cittadini, fuori dal contesto generale del Bilancio di Previsione di quest’anno. Non si è mai vista una decisione tanto importante fuori da un esame complessivo delle Entrate e delle Uscite. La motivazione che bisogna far fronte ad un taglio di contributi statali per 300 mila Euro, non giustifica l’estrapolazione dal discorso generale. D’altro canto, ormai, è l’ennesimo taglio che il Governo effettua contro la gestione dei Comuni. Altrettanto e più pesanti sono stati i tagli del contributo negli scorsi anni, a cui abbiamo fatto fronte senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Inoltre la conversione in Legge del DL 78/2015 all’esame del Parlamento comporta effetti sulle procedure e sui contenuti del Bilancio di Previsione di quest’anno.
2. Siamo contrari, anche per quest’anno all’aumento delle tasse di competenza del Comune. Abbiamo indicato nel maggior recupero possibile da lotta all’evasione su ICI, IMU, TASI, TARI, l’introito sufficiente per far fronte al taglio del contributo statale.

Ci sia consentita qualche osservazione che sorge spontanea.  Gli aumenti di queste tasse non hanno nulla a che vedere con la rideterminazione dei residui attivi e passivi, secondo le nuove regole di contabilità. Avremo modo di parlarne a breve. Essi contribuiscono alla gestione ordinario 2015. Il tempo è galantuomo e non perdona. Per cinque anni ci avete accusato di imporre le tasse più alte d’Italia e che non eravamo in grado di soddisfare le più elementari esigenze del paese.

La realtà era ben diversa. In campagna elettorale ne avete fatto oggetto di un ingiusto scandalismo, supportato da tecnici da compagnia di giro. E malgrado diffondevate allarmismi su debiti faraonici, aggiungevate le mirabilie che avreste realizzato, malgrado tale situazione, trasformando il paese. La situazione dei debiti è chiarita, trattiamo della situazione corrente e quali sono le vostre prime scelte?  Aumentate le tasse, (ciò dimostra anche che non erano al massimo come dicevate) e riducete i servizi.  Per voi si tratta di una specie di contrappasso dantesco: tocca a voi fare ciò di cui accusavate gli altri. E siamo agli inizi del mandato.”