Redazione | Profuma di Mediterraneo questo appartato angolo dei Colli Euganei. Merito dei piatti di Vittorio Cerase, cuoco-proprietario del “Piccolo Rifugio” di Luvigliano che a Luvigliano, in via Liviana, sembra aver coronato il suo sogno. Ovvero gestire un localino in mezzo al verde, lontano dalla frenesia della città, intimo quanto basta per ospitare persone (prima ancora che clienti) desiderose di trovare proprio questo tipo di atmosfere. “Il Piccolo Rifugio” è un ristorantino che punta su una cucina un po’ “fusion”, nel senso che è difficile connotarla, anche se sembra prevalere la scelta di sapori mediterranei, come nella crema di ceci (ai profumi di aglio e cipolla) o nella sautée di cozze, vongoli, scampi e calari. Ma anche negli spaghetti al pesto di fave e noci. O ancora in quelli alla procidana con i frutti di mare, o nello sgombro scottato con caponata. Chiude un buon sorbetto al limone. Insomma, Vittorio Cerase sembra aver portato con sè molti dei profumi della sua terra. Personaggio un po’ alternativo, anticonformista, per certi versi naif, Cerase ha allestito una squadra multietnica. Jelena, che serve in sala, ad esempio è una ragazza serba che sta per laurearsi in ingegneria, ma i piatti della tradizione la appassionano molto. Soprattutto sotto l’aspetto culturale. Il “Piccolo Rifugio” è una sosta che non ha la pretesa di fare dell’accademia. Semmai la sua cucina è schietta e generosa, anche nelle porzioni. Adatta a chi si siede a tavola con il gusto innanzitutto di provare qualcosa di diverso dal solito, spaziando a 360 gradi e assaggiando una sera, magari, anche l’angus australiano. Il locale è molto accogliente e caldo. Dispone di uno spazio esterno molto piacevole, immerso nel verde. In questo periodo i castagni della zona colorano d’oro. Fare un salto ne vale la pena. Vittorio scambia volentieri una parola con l’ospite.
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