Redazione | Mentre la Corte dei Conti si appresta a deliberare sull’attuazione del piano di riequilibrio e sulla possibilità di indicare al Prefetto la richiesta di Dissesto, il riacquisto delle quote azionarie del Marina di Procida, da parte dell’ente comunale, continua a tenere banco nel dibattito politico. Solo pochi giorni fa – durante la conferenza stampa con i media – il Sindaco aveva illustrato la DGM 186 del 22 ottobre 2015, da presentare ed approvare al prossimo Consiglio Comunale, con la quale veniva chiesta l’autorizzazione a sottoscrivere quota parte (euro 176.547,00) dell’aumento di capitale deliberato da Marina di Procida il 3 novembre 2014 utilizzando: in compensazione il credito di 68.004,44 vantato dal Comune verso Marina di Procida per la TIA (2011 2012); la riduzione di euro 108.542,56 indicati nel Bilancio di previsione 2015 del Comune di Procida tra gli oneri straordinari della gestione. Una operazione che permetterebbe al Comune di Procida di rientrare in possesso della partecipazione azionaria del capitale al 25 % del capitale di Marina di Procida S.p.A.
In più, chiedere al Civico consesso di assumere l’impegno di rientrare in possesso della restante quota del 24%, ritenendo strategico per l’Ente il recupero dell’intera quota del 49%, che, come ben ricorderemo, è il presupposto indispensabile per poter conseguire la vendita di euro 3.251.818 alla base del Piano di riequilibrio.
Se tutto ciò è da un lato la volontà politica della maggioranza, l’opposizione, ieri ha protocollato sempre in vista del prossimo consiglio comunale, un richiesta al Sindaco, al delegato al Bilancio, nella quale si chiede di impegnare sin da subito la cifra che permetterebbe il riacquisto del 49% garantendo la copertura finanziaria nell’anno 2016 nel caso in cui nel 2015 non si potesse effettuare tutta la copertura in bilancio. La nota è esplicativa di quanto si chiede: «I sottoscritti Consiglieri comunali in riferimento alle problematiche di cui all’oggetto chiedono quanto segue dopo aver premesso:
-che grazie alla forte azione della precedente Amministrazione si è evitato di perdere la quota di partecipazione nella società in oggetto ottenendo una proroga per il pagamento della quota spettante al Comune
-di ben 14 mesi ( in genere nelle società per azioni non si superano i 30/60 giorni) con un verbale di assemblea che ha strettamente vincolato il socio di maggioranza a rispettare la partecipazione del Comune;
-che tale determinazione è stata oggetto di discussione sia nel Consiglio comunale del 23 /12/14 sia dalla nota del Presidente del Consiglio della precedente consiliatura che con lettera del maggio 2015 ricordava al ragioniere capo ed al Sindaco p.t. la necessità di inserire nel bilancio 2015 la somma necessaria;
-che da notizie apparse pare che finalmente l’Amministrazione comunale ,che ha omesso di predisporre il bilancio 2015 in tal senso, si sia resa conto di tale necessità e che i sottoscritti al di là del ruolo di minoranza ritengono che tale atteggiamento sia pur se tardivo, positivo;
tutto ciò premesso CHIEDONO
1) di impegnare entro il 30 novembre 2015 la somma necessaria per la completa riappropriazione del 49 % ;
2) in via alternativa convocare immediato consiglio comunale con adozione di delibera IMPEGNATIVA del bilancio 2016 ( circostanza prevista dalla legge e già in passato adottata) che copri tutta la necessità per ottenere la copertura del 49 %;
3) si dichiarano disponibili a concordare le modalità di adozione della deliberazione e di votare un atto nell’interesse dell’ Ente stesso. In caso di risposta negativa si riservano ogni azione. La presente vale quale espressa richiesta di convocazione del Consiglio comunale.»
…..chiaro, veritiero e giustissimo…….invece di fare fotografie al lavoro altrui cercate la soluzione magari collaborando con chi ha permesso tutto ciò anche se facente parte della vecchia amministrazione. L’esperienza politica anche se di altro colore può servire a risolvere il problema. Con un pò di umiltà si può ottenere di più.
eh che sarà mai? vuoi vedere che il buon elio tornerà alla carica come un toro…anzi non come un pesce di cui non mi viene il nome!
Stamane nei social si vedevano e si leggevano foto e articoli che illustravano i lavori in corso e (permettetemi) altre stupidaggini e ovvietà varie. Ma veramente credete che il popolo abbocchi a queste reclame. Le cose serie sono altre. La questione porto ne è l’esempio principe. Essa va affrontata mettendo da parte vecchie ruggini e stupidi pregiudizi. Fino a quando si stava all’opposizione si è sempre remato contro la vendita del porto ostacolandola e quindi perdendo i vantaggi competitivi di una vendita fatta in periodi migliori e con calma. Si è sempre fatto gran chiasso chiedendo un azionariato popolare ma nessuno ha avuto il coraggio di iniziare un progetto. Oggi il porto porta un indotto non indifferente ma ci perdiamo dietro un 49 % che cmq va venduto per legge. Io penso che solo chi fino ad ora ha seguito con coscienza le vicissitudini può dare un giusto “apporto al porto”.