Redazione | Donato Ceglie, per anni pm alla Procura di Santa Maria Capua Vetere e di Napoli, oggi sostituto procuratore generale a Bari, è indagato dalla Procura di Roma per abuso d’ufficio e per una presunta violazione fiscale. L’indagine a carico del magistrato considerato paladino del contrasto tra l’altro agli abusi edilizi è condotta dal pm Barbara Sargenti e dal procuratore capo Giuseppe Pignatone. L’indagine emerge dall’invito a comparire per sottoporsi a interrogatorio firmato dalla Procura di Roma che chiarisce i contorni dell’inchiesta a carico di Ceglie e fa emergere, tra le pieghe del procedimento, un capitolo inquietante di contatti con un imprenditore legato al clan dei Casalesi.
L’icona della lotta alle ecomafie, in passato ospite celebrato e osannato nei convegni di Libera e Legambiente, è già sotto processo, a Roma, per concussione per costrizione, violenza sessuale e calunnia. Ora arriva un altro guaio giudiziario.