Redazione | Un’atmosfera da far invidia ai più rinomati e conosciuti luoghi dell’arte espositiva. La sala “Guido Cennamo”, nella ex chiesa di San Giacomo, ieri era uno spettacolo di luci e colori. Li saranno ospitati infatti fino al 06 gennaio, le opere presepiali della terza edizione del premio “Nunzio Arbilli”. Alla presentazione hanno partecipato centinaia di persone letteralmente estasiate. Tra le opere in gara, qualcuna più “tradizionale” nella quale è stato forte il richiamo dell’artista all’iconografia scenografica più classica e qualcun’ altra dove l’artista si è prestato alla realizzazione di una vera e propria opera “d’autore” con una rappresentazione originale e liberamente interpretata della Natività.
Due sono le opere che hanno attirato l’attenzione un pò di tutti i presenti. Quella della nota artista isolana Antonietta Righi che ha esposto un modello di presepe in stile classico, come quelli che si ammirano nella più blasonata e conosciuta San Gregorio Armeno nei vicoli di Napoli. E poi quello di Ciro Cacciuttolo un “giovanotto” di 86 anni, ospite dell’Ospedale Civico “Albano Francescano” che ha rappresentato la splendida Marina Corricella, con una costruzione fatta di cartoni riciclati. Quattro mesi di lavoro avendo davanti solo una foto panoramica del borgo dei pescatori. Il risultato è stato una vera e propria Marina in miniatura con la scena della natività posizionata in una delle vecchie grotte dei pescatori. «La storia di Ciro è davvero emozionante – come ci racconta Peppino Paulieddo, attuale consigliere dell’Albano Francescano – fino all’anno scorso Ciro se ne stava inerte e solitario dinanzi alla televisione, le giornate trascorrevano così. Poi – e continua – in seguito all’assunzione di un’ animatrice da parte della Presidente Emilia Carannante, l’anziano ha scoperto tutto il suo talento. L’animatrice si chiama Gabriella Mammalella che ha saputo coinvolgere lui e i tanti altri ospiti della struttura. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Tanto la gioia e l’entusiasmo che – e conclude – Ciro si è convinto a presenziare all’inaugurazione della mostra».
Il premio “Nunzio Arbilli” – ricordiamo – è organizzato dall’associazione culturale “L’isola dei Misteri” che ne cura ogni minimo particolare. La certosina meticolosità degli ambienti e dell’accoglienza è da sempre sinonimo di affidabilità. L’evento, dedicato al ricordo dell’ultimo maestro presepiale dell’isola di Arturo, Nunzio Arbilli, conosciuto da tutti con il nome di Nunzio “Zrrone”, intende far riaffermare la preziosa tradizione tipicamente procidana e promuoverne la conoscenza oltre i confini isolani.
Alla serata inaugurale – che ha visto anche un gustoso buffet offerto dalla Pasticceria IlCavaliere, ha preso parte – tra gli altri – anche l’assessore Nico Granito che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione verso questo tipo di manifestazioni e più in generale verso ogni forma di arte rappresentativa. Infatti, durante l’anno, in più occasioni le associazioni che si dedicano alla costruzione dei misteri del venerdì santo, danno lustro all’isola di Arturo partecipando attivamente alla vita della comunità isolana.
Visibilmente soddisfatti ovviamente – i soci e i ragazzi dell’associazione “L’isola dei Misteri” che hanno lavorato alacremente giorno e notte per più di un mese per la buona riuscita dell’evento. Il presidente Giuseppe Lubrano Lavadera, ha ricordato la figura del compianto maestro “Nunzio Arbilli” a cui è intitolato il premio e esortato i più giovani ad avvicinarsi all’arte presepiale ed più in generale al mondo associazionistico. E’ importante sottolineare come con grande impegno e passione i tanti componenti dell’Associazione abbiamo saputo moltiplicare le energie per dare vita a questa edizione della Mostra che rappresenta da qualche anno un appuntamento fisso delle festività natalizie.
La mostra rimarrà aperta fino al 06 gennaio con orario di apertura giornaliera dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Durante questo mese ogni visitatore avrà la possibilità di vedere da vicino queste vere e proprie opere d’arte e votare la sua preferita.
Posso anch’io rivisitare i miei ” natale tra i banchi ” dove insegnavo arte a Secondigliano di Napoli nel 1983, ero di ruolo e gestita da un preside che per
quei tempi appariva all’avanguardia .
Un allievo in particolare, tale
” Morabito ” dal Filangieri, carcere minorile, manifestava particolari doti creative, per mia e sua sorpresa espresse, attraverso statuine di das che rappresentavano pastori e personaggi particolarmente espressivi, di abilità ne dimostrava nonostante avesse così scarsa dimestichezza con la specifica materia, ma si sa che
artisti si nasce…a volte ci si diventa !