Redazione | Una Procida vivibile, dove la cura dell’ambiente e il decoro cittadino, siano qualcosa di importante e non secondario. Dall’inizio del suo mandato, la consigliera delegata Sara Esposito, non ha lesinato tempo ed energia, nel difficile compito che abbraccia le sue deleghe consiliari. L’ultima idea è stata quella di offrire laboratori creativi ai ragazzi, giovani e adulti inseriti nel progetto “DecoriamoCi” che, in occasione delle prossime festività natalizie, ha dato vita ad un terzo appuntamento, denominato “DecoriamoCi il Natale”.
Sull’iniziativa è proprio la neo delegata a soffermarsi su certi aspetti:
“Sono iniziative che vorrebbero lasciare una traccia profonda nell’animo di chi vi partecipa, suscitando in tutti la consapevolezza che l’isola è un bene collettivo e che pertanto chiede un impegno continuo dei cittadini. Per troppi anni abbiamo pensato al Comune come ad un qualcosa lontano dai cittadini e si è creata nel tempo una barriera tra i cittadini e i rappresentanti politici. E di conseguenza è nata un’indifferenza per gli spazi comunali, per le strade, i giardini, le scuole, le piazze. Una grande iniziativa è stata promossa già da molti anni da “Operazione Primavera” ed è un bene che essa pur attraversando momenti non facili è andata avanti, crescendo e maturando scelte forti e costruttive, ed ho avuto la fortuna di conoscere questa esperienza fin da bambina. Queste iniziative che oggi stiamo mettendo in campo, come Amministrazione, in vari settori, hanno come scopo primario quello di abbattere questo muro di diffidenza, questa distanza tra gli amministratori e i cittadini. Ed ho potuto sperimentare che curare insieme l’isola dà una grande gioia, perché si fa qualcosa di utile e bello non solo per noi ma anche per gli altri. E noi sappiamo che l’uomo, solo quando dona qualcosa di sé gratuitamente agli altri, matura nella sua vera vocazione sociale e si sente profondamente gratificato.
E’ molto importante quanto tu affermi anche se non tutti oggi lo condividono. Qualcuno obietta che se i volontari lavorano per il bene dell’isola, i dipendenti comunali si siedono e non si impegnano a far bene il lavoro loro affidato. Ti è giunta mai all’orecchio questa obiezione?
Sì mi è giunta, ma non credo che sia così. Anche dal punto di vista psicologico posso affermare che nella società vale molto l’esperienza delle biglie ferme. La generosità è contagiosa come è contagioso il movimento di una biglia in un insieme statico di biglie… Quando un paese è vivo e i cittadini sono presenti, anche i dipendenti comunali riscoprono quelle potenzialità che hanno in loro e le mettono a frutto. Un contadino del Veneto ci raccontava che, dopo una giornata di lavoro nei campi, la sera alle 21 metteva la giacca e usciva per cominciare il suo impegno sociale di volontario nella città, per affrontare i mille problemi del mondo del lavoro, dei contadini e non solo. La moglie inizialmente protestava: “Ma come, esci così spesso la sera, non ti fermi con noi?” E lui a spiegare alla moglie che avevano messo al mondo 4 figli e che non bastava assicurare loro vestiti, studi e affetti; bisognava anche dare loro il senso dell’impegno per gli altri, l’amore per la propria città, per i bisogni degli ultimi, per migliorare le strutture politiche e sociali. La moglie capì, e quando i figli divennero più grandicelli, dopo cena metteva anche lei la giacca e seguiva suo marito negli impegni di volontariato sociale e culturale.
Mi sembra che quanto tu dici rispecchia un po’ quello che state cercando di fare voi amministratori. E questo è una grossa novità per Procida segnata da secoli da grande immobilismo. La responsabilità certamente non è dei procidani ma è stata determinata da certe condizioni storiche precise.
Con tutti i nostri limiti ci stiamo tentando. Ieri pomeriggio per esempio presso la Casa Comunale si è conclusa, con il terzo appuntamento di “DecoriamoCi il Natale”, l’iniziativa promossa proprio dall’Assessorato partecipato Ambiente/Decoro.
I bambini ed i genitori presenti hanno donato il loro tempo prezioso per addobbare ed illuminare il Comune di Procida. Gli addobbi e le decorazioni sono il risultato di “laboratori creativi ” che hanno interessato soprattutto i più piccoli: decorazioni realizzate con materiali da riciclo. Questa del riciclo non è una parola usata come slogan, ma una realtà di sobrietà indispensabile in una società che guarda non solo a chi ha ma anche a chi non ha. E poi il Natale, il vero Natale dovrebbe essere una festa di gioia intima e collettiva vissuta nella sobrietà. Per cui siamo molto contenti che in una situazione economica di dissesto i procidani riscoprano il senso della sobrietà che contrasta lo sciupio e la megalomania.
Quali sono stati gli obiettivi perseguiti in questa ultima iniziativa?
Ogni partecipante è stato protagonista attivo di un progetto di sensibilizzazione e consapevolezza su argomenti specifici… quali : rispetto per l’ambiente, riduzione dei rifiuti e condivisione dei “beni comuni “. Con i bambini e gli adulti, dopo aver addobbato alcuni spazi interni del Comune, abbiamo brindato al Natale ed alla nostra Isola… augurandoci di poterla sempre custodire come posto speciale per poterci vivere. Emozionanti ed arricchenti questi momenti di confronto e di creativa partecipazione che hanno arricchito tutti, restituendo: energia, determinazione, nuovi progetti ed orgoglio per il lavoro che si sta svolgendo.
Averte trovato collaborazione e aiuto in queste iniziative o c’è ancora una certa resistenza?
Le novità all’inizio fanno sempre un po’ paura e ci si difende. Ma non bisogna scoraggiarsi. Se quello che si fa è un bene, e risponde a esigenze profonde dell’animo umano, prima o poi la paura cade e ci si apre. Sento profondamente di ringraziare tutti coloro che hanno credono e contribuito alla realizzazione di queste ed altre iniziative. Non giudico quelli che in questo momento non hanno accolto l’invito. Tutto deve maturale nella libertà e partire dal cuore. Un grande palazzo si costruisce con una pietra per volta. Un progetto politico che mira a dare il senso della cura e del decoro dell’ambiente e quello della condivisione di un bene comune a tutti, è un progetto di vasta portata che chiede lunghi tempi di maturazione. Nel presente accogliamo con gioia questi primi risultati e ci prepariamo a festeggiare il Natale… con la risonanza dei sorrisi… delle voci e delle canzoni dei più piccoli… E’ questo il mio augurio sentito di Buon Natale e Buone Feste a Procida e ai Procidani.
Queste interviste auto prodotte dall’amministrazione sono patetiche.