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IL PARLAMENTO MODIFICA LA NORMATIVA : SI ALLONTANA IL DISSESTO

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Gen 5, 2016

M. A. | La Corte dei Conti a Sez. Riunite ha annullato  la decisione di dissesto del Comune di Casamicciola deciso dalla Corte Sez di Napoli ed applicato la sua direttiva, ancora prima che intervenisse il Parlamento, quindi quella direttiva era applicabile anche per il nostro Comune. Le economie di spesa, in particolare quelle derivanti dalla riduzione di personale, attuate con una coraggiosa interpretazione della legge sui prepensionamenti da parte della precedente amministrazione, sono più che sufficienti a riequilibrare nei trent’anni il Bilancio, qualunque sia il deficit di Bilancio del nostro Comune e senza gravare sui cittadini. Lo riconoscono involontariamente gli stessi attuali amministratori quando affermano che ora, potendo rimodulare il piano, possono lavorare in tranquillità. Il dissesto sarebbe stato dannoso quanto inutile. Annotiamo con piacere la nuova situazione. E’ quanto il nostro Pasquale Lubrano, appellato in modo sprezzante dal sindaco “guru delle finanze”,  ha sostenuto e di cui abbiamo dato ampiamente conto. I fatti, non le interpretazioni,  gli danno ragione su questi ed altri aspetti non meno significativi. Il tempo, almeno lui, è galantuomo.

La norma inserita nella Legge di stabilità 2016 approvata dal Parlamento, con un anno di ritardo rispetto alle necessità, dà indicazioni, peraltro da chiarire, sul passaggio dalle precedenti alle nuove norme di contabilità negli Enti Locali interessati al riequilibrio, dando la possibilità di rimodularne il piano e i mutui in trent’anni, elimina IMU e TASI sulle prime case assicurando contributi statali in sostituzione, dà ai Comuni l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione in spesa corrente ed altre facilitazioni. Sono risorse maggiori di quanto ci si potesse aspettare. Il piagnisteo dei nostri attuali amministratori dovrebbe essere finito ed il Comune ritornare ad una gestione normale.

Negli ultimi sei mesi intorno a queste problematiche nell’isola  si è detto e scritto di tutto da parte di chi sapeva, da parte di chi niente capiva e da parte di chi non ha voluto capire. In realtà si sono scontrate due scelte amministrative molto diverse. L’amministrazione in carica ha operato, scientemente o meno, affinché si arrivasse alla dichiarazione di dissesto tra chi come il sindaco ed il gruppetto dei fanatici giustizialisti lo diceva apertamente e chi, come il delegato al Bilancio e qualche assessore finto buonista, in pubblico si dichiarava contrari0 ed in privato la riteneva l’unica soluzione. Hanno fatto scandalismo come mezzo di propaganda e per mascherare il “non sappiamo fare nulla” con il “non possiamo fare nulla”, rovesciando sui cittadini, definiti “opulenti”, un insostenibile peso fiscale.

Nell’interesse del paese ci sarà ora un loro ravvedimento operoso? Cambieranno i deleteri comportamenti amministrativi, istituzionali e politici finora tenuti? I “tecnici” rimasti a supporto avranno utilizzato l’esperienza per apprendere nozioni di contabilità pubblica? La premiata stampa faziosa continuerà l’opera a mezzadria tra ignoranza e ipocrisia? I procidani lo scopriranno presto. Essi per ora hanno appreso per esperienza sulla propria pelle cosa significa “vivere Procida” tra realtà quotidiana e tante vuote millanterie.

M.A.

3 commenti su “IL PARLAMENTO MODIFICA LA NORMATIVA : SI ALLONTANA IL DISSESTO”
  1. Se quello che sta scritto in questo articolo è vero, ed io credo di si visto che il direttore Leo non pubblica mai fesserie ed è persona seria, allora chi ci amministra dovrebbe dimettersi.

  2. ma se chi amministra non sa cosa significa…. amministrare come possono dimettersi. Povera Procida

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