Redazione | I giorni roventi della Caremar. Che vive un inizio di 2016 decisamente tribolato. Scioperi annunciati, revocati e riconfermati; un rumoroso presidio a Porta di Massa; il furto sensazionale alle biglietterie di Ischia. Ombre e incognite, problemi e criticità cui la nuova proprietà – rappresentata da Snav e Rifim – deve far fronte al più presto. Nella calza, intanto, quasi ed esclusivamente carbone.
La prima doccia fredda, per gli utenti, arriva con l’ufficializzazione dello sciopero previsto per venerdì e sabato. «La Caremar informa – si legge nella breve nota diramata nella giornata di ieri – che la sigla sindacale Or.S.A. Marittimi ha proclamato uno sciopero di 48 ore del personale navigante, per i giorni 8 e 9 gennaio che avrà riflessi sulla regolare effettuazione dei servizi marittimi previsti nelle stesse date.
Si rende comunque noto che in attuazione della Legge n. 149/90, modificata con Legge 83/2000, e dell’accordo sindacale del 21 dicembre 1990 sulle prestazioni indispensabili, saranno garantiti i servizi essenziali. Maggiori dettagli presso le biglietterie di scalo e il call center».
Dal canto suo, la sigla sindacale Or.S.A. Marittimi – che continua ad avere una posizione più oltranzista rispetto ad altri sindacati maggiormente inclini al dialogo – denuncia con forza la sua contrarietà alla nuova turnistica adottata dall’azienda e, al contempo, gli imminenti licenziamenti. Bocciando in toto i nuovi accordi tra l’azienda e le rappresentanze sindacali altre, definiti «sostanziali copia e incolla senza grandi novità».
Si rende comunque noto che in attuazione della Legge n. 149/90, modificata con Legge 83/2000, e dell’accordo sindacale del 21 dicembre 1990 sulle prestazioni indispensabili, saranno garantiti i servizi essenziali. Maggiori dettagli presso le biglietterie di scalo e il call center».
Dal canto suo, la sigla sindacale Or.S.A. Marittimi – che continua ad avere una posizione più oltranzista rispetto ad altri sindacati maggiormente inclini al dialogo – denuncia con forza la sua contrarietà alla nuova turnistica adottata dall’azienda e, al contempo, gli imminenti licenziamenti. Bocciando in toto i nuovi accordi tra l’azienda e le rappresentanze sindacali altre, definiti «sostanziali copia e incolla senza grandi novità».