Redazione | Politici, medici e cittadini a confronto per un obiettivo comune: la tutela della salute dei procidani. Si tratta di un momento di riflessione sulla sfida che da qui agli anni a venire attende il comparto sanitario sull’isola di Arturo, tra ASL, istituzione comunale e associazioni. Una vera impresa se si pensa che da anni la comunità isolana è costretta a subire decisioni “minimal” anche per quello che riguarda i servizi essenziali per le esegue risorse economiche messe a disposizione dallo Stato e dalla Regione. La tavola rotonda sarà occasione per capire e tentare di modificare l’approccio ai problemi, che devono porre l’isolano” e la sua soddisfazione al centro dell’interesse. L’insularità del territorio non può e non deve essere un solo un limite ma deve diventare una necessità per affrontare le sfide e rappresentare, pertanto, una grande opportunità di cambiamento.
Di ciò e di tanto altro si discuterà giorno 15 alle 17.30 presso la sala consiliare del Comune di Procida. All’incontro promosso ed organizzato dall’associazione “Cittadinanza Attiva” ed in particolare dal Tribunale dei diritti del malato, parteciperanno il il sindaco, dott. Raimondo Ambrosino, l’attuale assessore alla Sanità, dott.Carlo Massa, l’ex assessore alla Sanità, Sig.ra Maria Capodanno; per l’A.S.L.: dott. Michele Nasca, responsabile del distretto Ischia Procida sul nostro territorio, dott. Vincenzo Barbieri, responsabile locale del Presidio Ospedaliero, dott.ssa Maria Rosaria Calabrese, coordinatore locale del 118, il dott. Enrico Anastasio, Medico di medicina generale, maggiormente rappresentativo per numero di assistiti e per lunga militanza.
A fare il punto sulla situazione è il coordinatore del T.D.M Anellino Scotto di Santolo: «A quasi un anno dalla nascita sull’isola dell’Associazione “Cittadinanza Attiva”, il coordinamento del Tribunale dei diritti del Malato, ritiene opportuno indire una Tavola Rotonda Aperta al pubblico dibattito, per analizzare l’efficienza della Sanità a Procida in riferimento alla sua peculiarità insulare e per conoscere le reali necessità ed i reali disagi dei cittadini. Questo lavoro ricade pienamente negli obbiettivi e nello spirito del Tribunale dei diritti del malato. La necessità di fare il punto della situazione sanitaria a Procida è dettata, sia dalle disfunzioni denunciate dai cittadini nell’utilizzo dei Servizi Sanitari sia dalla carenza di alcuni servizi dislocati in sedi fuori l’isola».
«Questo tavolo e continua – composto da tutte le Istituzioni preposte al tema Sanità, dovrà svolgere un’analisi sulle efficienze e soprattutto sulle inefficienze dei servizi sanitari, rilevandone le cause e cercando di individuare, con spirito di servizio, soluzioni e richieste da proporre alle istituzioni competenti di livello superiore».
«Per questi motivi – e conclude Anellino Scotto di Santolo – e con questo spirito sono stati invitati tutti i responsabili locali che conoscono bene le problematiche locali. L’apertura della tavola rotonda al dibattito pubblico, soprattutto a tutti gli operatori della Sanità, sancisce la volontà di compartecipazione attiva che l’Associazione “Cittadinanza Attiva” auspica e favorisce su tutti i problemi di pubblico interesse».
Ricordiamo che Il Tribunale per i Diritti del Malato è composto da cittadini attivi che si impegnano. a titolo volontario, impegnandosi a garantire l’uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini in un settore come quello della Sanità, nel quale le disuguaglianze sociali e culturali sono spesso fonte di privilegio per alcuni e di discriminazione per altri. Il Tribunale opera mediante le sue Sezioni locali, ( tra cui quella procidana ) presenti su tutto il territorio nazionale: più di 10.000 sono i cittadini attivi negli ospedali e nei servizi territoriali. Le sedi locali sono coordinate da una Struttura centrale, che collega le attività della rete fra loro e promuove le iniziative nazionali, e da 20 sedi regionali.
I Tribunali del Malato hanno svolto, in questi anni, attività importantissime. Ricordiamo fra queste la campagna Ospedale sicuro, il programma sulle buone pratiche in sanità che comprende l’assegnazione del Premio Andrea Alesini, il programma per la riduzione delle liste d’attesa, il programma sulla sicurezza e la qualità nella pratica medica e assistenziale, il progetto su “percorso chirurgico e diritti dei cittadini”, la campagna sulla terapia del dolore, la campagna per la diffusione del farmaco generico, la campagna per l’indennizzo per danni da trasfusioni da sangue infetto e l’attivazione sperimentale di una rete di servizi Pit Salute al livello locale.
Molte delle sofferenze che i malati patiscono negli ospedali e servizi sanitari in genere non sempre dipendono dalle loro malattie ma sono spesso prodotte da problemi di disorganizzazione o da rapporti umani non sempre rispettosi della dignità della libertà e della riservatezza di ogni individuo.
Il Tribunale per i Diritti del Malato, espressione del Movimento Federativo Democratico da cui prende vita, è nato proprio per combattere queste situazioni di sofferenza aggiuntiva e per sollecitare rapporti umani basati sul pieno rispetto di ogni individuo che intende intervenire in sua difesa senza distinzione di nazionalità, condizione sociale, sesso, religione, appartenenza politica, attraverso un’azione di tutela diretta o con l’affermazione di un nuovo diritto.
………..che dio ci mantenga in buona salute……..Cit il boss delle cerimonie