Redazione | Dopo il Carcere ed il Castello d’Avalos, anche il compendio “Ex Convento di Santa Margherita”, può considerarsi di proprietà del comune di Procida. La tutela e la valorizzazione dell’intero complesso attraverso una rifunzionalizzazione rispettosa dei caratteri storico artistici del bene, verranno perseguite attraverso l’attuazione di un Programma di Valorizzazione che rimettiamo integralmente: Il Programma di Valorizzazione dovrà assicurare obiettivi di tutela culturale del bene attraverso attività volte a garantirne la conservazione per fini di pubblica fruizione, ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i. L’attuazione del Programma di Valorizzazione dovrà essere assicurata attraverso attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e dovrà garantire le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del complesso monumentale, anche da parte delle persone diversamente abili. Nel rispetto di quanto disciplinato dall’art. 6 del D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i., la valorizzazione è attuata in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze, anche attraverso la partecipazione di soggetti privati, singoli o associati.
Il Programma di Valorizzazione prevede l’utilizzazione del bene con destinazione “culturale”, in perfetta coerenza con la programmazione strategica del Comune di Procida, la strumentazione urbanistica vigente e in sinergia con gli ambiti e gli attrattori culturali e naturalistici presenti sull’isola. Il Comune ha programmato, con il Programma di Valorizzazione già approvato del Complesso ex Carcere Nuovo e Palazzo D’Avalos, bene trasferito al Comune l’11 luglio 2013, una strategia rivolta alla riqualificazione, alla riconversione turistica e alla valorizzazione del proprio territorio. La presenza dei due grandi attrattori culturali storico paesaggistici e naturalistici del Complesso ex Carcere Nuovo e Palazzo D’Avalos e di
Vivara, Riserva Statale Naturale, e la loro valorizzazione e fruizione, costituiscono le risorse e le condizioni per il territorio isolano per attuare questa strategia di riqualificazione e valorizzazione. Il complesso monumentale di Santa Margherita Nuova è parte integrante del processo di valorizzazione in atto. Per esso l’uso e la fruizione del bene sono ad esclusivo carattere pubblico. Il soggetto beneficiario del trasferimento del bene è tenuto a garantire l’attuazione del Programma di interventi di restauro, recupero e riuso, i cui progetti dovranno essere autorizzati secondo le procedure di legge. Il soggetto beneficiario del trasferimento del bene dovrà, altresì, farsi carico sia degli adempimenti di verifica antisismica del bene culturale che degli adempimenti derivanti dalla verifica preventiva dell’interesse archeologico, secondo le norme vigenti. Il soggetto beneficiario del trasferimento del bene dovrà provvedere alla conservazione degli immobili trasferiti, preservandoli da ogni minaccia di danno ed assicurandone il mantenimento in sicurezza anche attraverso forme contrattuali cogenti con i soggetti terzi coinvolti. Il Comune di Procida sottoscrittore dell’ Accordo, si impegna a realizzare l’intervento di restauro, recupero e riuso secondo le modalità stabilite nel Programma di Valorizzazione del “Ex Convento di Santa Margherita” effettuando nuova richiesta di finanziamento alla Regione Campania, in quanto il progetto presentato sull’obiettivo 1.9 del POR Campania 2007-2013 – come riportato nel Programma di Valorizzazione – è risultato tra gli interventi ammessi ma non materialmente finanziato; Il Comune di Procida si impegna a realizzare l’intervento di restauro e adeguamento funzionale. Il Complesso di Santa Margherita Nuova, nella fase di esercizio, sarà fruibile e utilizzato attraverso il sostegno delle risorse comunali, sia per la custodia che per le utenze e la manutenzione ordinaria, con l’obiettivo, per la gestione a regime della costituzione di Fondazioni e/o Associazioni per la programmazione di mostre ed eventi culturali con l’inserimento del bene (Chiesa ed ex Convento) nell’itinerario storico culturale paesaggistico di Terra Murata e di parte del complesso del Palazzo d’Avalos, come indicato nel Programma di Valorizzazione approvato il 30 ottobre 2013. In attuazione dell’intervento di valorizzazione, la gestione del bene compete al Comune di Procida che potrà avvalersi di soggetti, all’uopo costituiti. Il Comune di Procida provvederà alla gestione dei servizi di natura culturale finalizzati alla fruizione pubblica del complesso monumentale direttamente o attraverso soggetti terzi quali fondazioni, associazioni o altri enti culturali variamente denominati.
In ogni rapporto contrattuale con i soggetti gestori, saranno specificatamente dettagliati tutti gli obblighi che – attualmente posti in capo al Comune di Procida con il presente Accordo di Valorizzazione – saranno trasferiti a carico degli stessi soggetti, ferma restando la piena, diretta ed esclusiva responsabilità del Comune di Procida nel garantire il rispetto di tutti i predetti obblighi. Il Comune di Procida si impegna a svolgere tutti gli adempimenti necessari a richiedere il finanziamento pubblico entro 20 mesi dal trasferimento del bene, ferme restando le tempistiche derivanti dagli enti erogatori del finanziamento. Gli uffici periferici del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo si esprimeranno, così come previsto dalla normativa vigente, sulla progettazione dell’ intervento di restauro e adeguamento funzionale del bene. Il Comune di Procida si impegna ad attuare il Programma di Valorizzazione entro 4 anni dal trasferimento del bene, oltre il maggior periodo eventualmente derivante dagli adempimenti riferibili agli enti erogatori del finanziamento pubblico. Il valore vincolante delle diverse tempistiche previste dal crono programma riportato nel Programma di Valorizzazione sarà comunque subordinato al rispetto di tutte le normative nel tempo vigenti per la gestione delle attività della pubblica amministrazione e degli enti locali in particolare.
La Direzione Regionale Campania dell’Agenzia del demanio, entro 120 giorni dalla sottoscrizione dell’ Accordo, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell’articolo 5, comma 5, del D.Lgs. n. 85/2010 e degli articoli 112, comma 4, e art. 54, comma 3, del D.Lgs. n. 42/2004 e s.m.i., provvederà al trasferimento, a titolo non oneroso, della proprietà delbene demaniale denominato “ex Convento di Santa Margherita Nuova” del presente Accordo al Comune di Procida, mediante la stipula di apposito atto pubblico nel quale saranno riportati gli impegni assunti dall’Ente territoriale con il presente Accordo, nonché le prescrizioni e le condizioni ivi contenute.
Il trasferimento del bene ha luogo nello stato di fatto e di diritto in cui lo stesso si trova, con contestuale immissione dell’Ente territoriale nel possesso giuridico e subentro in tutti i rapportiattivi e passivi. Il bene trasferito resta soggetto al regime del demanio pubblico – ramo storico-artistico e continua ad essere sottoposto alla disciplina di tutela e salvaguardia di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 recante Codice dei beni culturali e del paesaggio e s.m.i. Con riferimento all’ immobile oggetto del presente Accordo per il quale lo Stato, nell’eventualità percepisca entrate derivanti da canoni di concessione o indennizzi di utilizzazione, il Ministero dell’economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato provvederà, a decorrere dalla data del Trasferimento, ala riduzione delle risorse statali a qualsiasi titolo spettanti al Comune di Procida, in misura pari alla riduzione delle entrate erariali risultanti al momento della stipula dell’atto pubblico di trasferimento.
Scusate, quale sarebbe questa associazione?