Redazione | “Faremo i pazzi”, il titolo dell’ultimo numero del Procida Oggi a proposito di Sanità e che ha destato scalpore sull’isola, alla luce di quanto ascoltato il weekend scorso, appare pure troppo “educato”. Quello che è emerso nella tavola rotonda, organizzata da CITTADINANZA ATTIVA e dal Tribunale dei diritti del Malato, è un desolante quadro sulla condizione della sanità sull’isola di Arturo. L’incontro, ha visto la partecipazione di medici, associazioni, politici e cittadini. Tutti intorno ad un tavolo per rappresentare le istanze e le problematiche inerenti la tematica del convegno. Dopo l’introduzione del coordinatore del Tribunale del Malato Anellino Scotto e il saluto della Presidente di Cittadinanza Attiva Rosaria Savarese, ha preso la parola il Sindaco Dino Ambrosino che ha ringraziato i promotori dell’iniziativa e ricordato il lavoro svolto in ambito sanitario dal suo insediamento fino ai giorni nostri.
Ricco di interesse è stato l’intervento dell’ex Assessore alla Sanità Maria Capodanno, memoria storica e politica ed artefice e promotrice di numerose battaglie proprio in ambito sanitario. Maria Capodanno ha ripercorso le tappe politiche ed amministrative degli ultimo quarant’anni. Una dettagliata relazione dalla nascita del servizio pubblico sanitario fino all’ultimo DDL Boschi. L’ex assessore alla sanità, ha rivendicato (giustamente) il ruolo suo e delle amministrazioni che hanno preceduto quella attuale, di protagonista di alcune battaglie e alcune scelte amministrative. Dal Porter, alla TAC, dal distretto sanitario, all’ottenimento dell’idroambulanza e la costruzione di un eli- superficie prospiciente il P.O Gaetanina Scotto di Perrotolo. Ovviamente con il ruolo dell’ente locale che diventa sempre più marginale, rispetto ad una materia di ordine Regionale, alcune richieste sono risultate inevase a causa di carenza di personale. Come quella di poter avere al presidio più radiologi, oppure la presenza più costante del Cardiologo che hanno creati enormi disservizi. L’oculista, poi. Ripetutamente è stato sollecitato la presenza almeno quindicinnale di un oculista necessaria perché previsto nel protocollo della prevenzione e cura del diabete, atteso che sono più di 500 i pazienti in cura presso il servizio di diabetologia del distretto sanitario isolano. Per non parlare dell’assenza di un epatologo e un nefrologo, almeno una volta al mese. E in ultimo la sospensione dell’ambulatorio di Gastroenterologia. L’ex assessore ed oggi consigliere comunale nella chiosa del suo intervento, ha auspicato una unione di intenti tra tutte le forze politiche in campo, per portare avanti politiche di miglioramento della sanità a Procida.
Di diverso tono è stato l’intervento del Responsabile del Presidio Ospedaliero “Gaetanina Scotto di Perrotolo”, dott. Vincenzo Barbiero. Molto meno politico e più tecnico, il responsabile ha ricordato una serie di inefficienze legate alla non precisa configurazione sanitaria del presidio isolano. Una excursus di manchevolezze da far rabbrividire e che mostrano un P.O al collasso. Sei ore per un trasferimento in terraferma, un solo infermiere a fronte dei nove posti letto. Medici che provengono da ben quattro ospedali e che costringono la piccola farmacia a fornirsi sempre di medicinali diversi. La presenza di una TAC obsoleta ( a 1 slide ) rispetto a quelle moderne a 3 slide. La mancanza di altri ed indispensabili figure per poter prestare soccorso ed assistenza. Un vero disastro e molto peggio di quanto ci si aspettasse. Poi è toccato alla Responsabile del 118 locale, Maria Rosaria Calabrese che ha evidenziato il lavoro svolto negli anni, la professionalità con la quale i medici si apprestano al primo soccorso, e la tempistica di intervento. A finire l’intervento del rappresentante dei Medici di Base Dott. Enrico Anastasio che ha posto in evidenza il lavoro dei medici condotti che sono i primi a contatto con gli ammalati, non potendo fare a meno di soffermarsi su alcune inefficienze e criticità del sistema sanitario isolano. La burocratizzazione di una materia come quella sanitaria e di politica del risparmio che va contro le esigenze dei degenti. «Non siamo tutti cittadini con gli stessi diritti sulla salute – ha detto Anastasio – sentirsi male a Piazza Amedeo a Napoli o a Piazza Posta a Procida, è diverso, molto diverso». La tavola rotonda si è chiusa poi con l’ intervento del kiodo Domenico Ambrosino, negli anni addietro promotore di iniziative popolari a favore della buona sanità che ha ricordato le battaglie fatte e soprattutto ha chiamato a raccolta tutte le energie dell’isola per difendere il sacrosanto diritto alla salute sull’isola di Arturo.
Scusate ma non ho letto l’intervento dell’assessore alla sanità Carletto Massa. Non si vede nemmeno dalla foto. Possibile che non c’era? Mi pare davvero incredibile e vorrei conferma grazie. Se non ha tempo per parlare di sanità a procida allora che ci sta a fare a fare l’assessore? Meglio un giovane come il figlio di Eliuccio la perchia amico mio. Ragazzo che merita.