Redazione | I problemi, le preoccupazione della gente di mare, hanno toccato ieri l’altro – metaforicamente – il porto di Torre del Greco. A rappresentare migliaia di iscritti, c’erano intorno ad un tavolo – voluto dal Comandante MEO del Porto di Torre del Greco – tutte le più importanti associazioni di categoria, i sindacati e gli armatori. In effetti da tempo il Comando della guardia costiera di Torre del Greco non lesina impegno e dedizione, a favore dei lavoratori Marittimi Italiani. Tavoli di lavoro permanente che consentiranno di tenere i fari accesi sulle tante problematiche legate a lavoro di mare. A margine dell’incontro abbiamo raccolto le impressione della Presidente del COSMAR, Patrizia Orrù e del Cap. Pasquale SABIA Presidente dell’associazione Capitani Procida e membro del direttivo del COSMAR.
«L’incontro non ha soddisfatto completamente le nostre aspettative – dice Patrizia Orrù – Se da un lato prendiamo positivamente il nostro invito alla partecipazione di un tavolo di lavoro insieme alla triade sindacale e ai rappresentanti di categoria, da l’altro non possiamo negare che ci si aspettavano risposte un po’ più concrete per lo stato dei lavori per i Decreti attuativi recepenti i nuovi emendamenti di Manila 2010».
Dello stesso tenore anche il Cap. Sabia: « Chi come noi rappresenta la gente di mare per davvero, sa quanto è difficile oggi disbrigarsi nella burocrazia internazionale di norme e regolamenti. Le istanze che ho cercato di portare a questo tavolo, sono le stesse che condividiamo con le tante altre associazioni di categoria sparse sul territorio nazionale. La sinergia con le istituzioni, e con ciò ringrazio il comandante MEO della Capitaneria del Porto di Torre del Greco per aver organizzato questo incontro, deve essere il volano per la risoluzioni delle problematiche che attanagliano il lavoro di mare. Ma già il confronto e la discussione con chi vive o ha vissuto di mare, è proficuo e foriero di tempi migliori».
Al tavolo a discutere dei lavori in corso al MIT è stato invitato il Com. Gennaro Esposito, Responsabile Sicurezza & Security di Fedarlinea, il quale ha invitato, le sigle presenti ad accogliere positivamente il lavoro che si sta portando avanti al Ministero dei Trasporti , sottolineando la volontà di trovare tutte le soluzioni auspicabili.
Durante la tavola rotonda si è parlato anche dei corsi di aggiornamento – vitali per imbarcare – e della relativa proroga ministeriale. Del resto dal momento che i corsi di aggiornamento non sono ancora pronti, non si possono far scadere alcuni documento senza predisporre il modo per rinnovare. Altro punto toccato la mancanza di centri in Italia pronti dove poter effettuare alcuni corsi, anche se sembra avviato già il tavolo di accreditamento presso il Ministero.
Le ultime considerazioni della presidente del COSMAR Patrizia Orrù, riguardano ancora i corsi: «Di positivo abbiamo appreso che il Ministero sta lavorando alla istituzione dei corsi a terra per la “Familiarizzazione per navi passeggeri e Ro-Ro”, senza necessariamente dover essere imbarcato sovrannumero per ottenerlo a bordo, argomento che ci sta particolarmente a cuore e che a più riprese abbiamo chiesto di istituire. Altra notizia positiva è il progetto di accorpare i corsi “Leadership and Teamwork operativo e manageriale” per poter effettuare un unico corso, con notevole risparmio di tempo e denaro. Discorso che vale anche per il corso di “High Voltage” che, stando a quanto riferito ieri, è pronto e in via di emanazione ».
«La nota preoccupante – e conclude – è che da quello che possiamo capire i decreti attuativi non sono ancora pronti, si procede a piccolissimi passi, e i Marittimi che devono dare spiegazioni ai propri armatori, che già da l’anno scorso iniziano a preoccuparsi per le rotazioni del personale a bordo,vengono incoraggiati a spiegare di non preoccuparsi, perché tanto prima o poi in Italia le cose si risolvono sempre».
Quello di ieri l’altro, è solo uno dei tanti appuntamenti istituzionali e non che in questo inizio di 2016 stanno interessando la gente di mare. Solo pochi giorni a Porto Santo Stefano si è tenuta una manifestazione di protesta dei marittimi contro le nuove norme che potrebbero entrare in vigore in Italia riguardo alla divisione delle carriere professionali del traffico mercantile e di quello da diporto. Presenti quasi tutte le associazioni nazionali del mondo della nautica e della marineria: oltre all’Associazione Marittimi Argentario, l’Ucina (confindustria nautica), la Cosmar, Lmct, Associazione Marittimi Tirreno Centrale, la Nautilus, Amadi, Collegio Nazionale Capitani e anche l’associazione Capitani Procida.
In pratica i rappresentanti hanno firmato un documento unico che è stato consegnato, al comandante della capitaneria di porto di Porto Santo Stefano, Tullio Arcangeli. «Un atto formale – ci dice Pasquale Sabia – affinché il grido di allarme arrivi poi ai piani alti della politica che sta decidendo sulle sorti del mondo del lavoro sulle navi e nei porti». La questione cruciale, e che ha fatto si che proprio dall’Argentario sia partita la protesta sta nella divisione delle carriere nautiche del diporto e del trasporto mercantile che creerebbe non pochi problemi sul promontorio dove molti marinai sono imbarcati sugli yachts ed hanno anche i titoli per potere navigare su navi mercantili o passeggeri: se questo non fosse più possibile nascerebbe una limitazione senza precedenti che potrebbe vedere molti marittimi ritrovarsi senza lavoro. Un problema che, secondo i manifestanti, riguarderebbe anche gli studenti dell’istituto nautico che si troverebbero ad uscire dalla scuola con un handicap in partenza, relativo alla divisione delle due carriere.
e l’assessore Carannante dov’era?????
Message Un marittimo è un marittimo indipendentemente che appartenga alla marina del diporto o del trasporto mercantile.La differenza è solo nella forma non nella sostanza della conoscenza del mestiere.Il marittimo deve avere le porte aperte in tutte le marine, anche in quella militare! Si cerca lavoro? Il mare ne offre in abbondanza! Purché il governo se ne accorga!