Redazione | «In questo anno giubilare la Chiesa si faccia Eco della Parola di Dio che risuona forte e convincente come una parola è un gesto di perdono di sostegno di aiuto di amore non si stanchi mai di offrire misericordia e sia sempre paziente nel confortare e perdonare». Le parole di PAPA FRANCESCO rimbombano come un macigno nelle comunità parrocchiali isolane.
Infatti, il presbiterio locale, in questi giorni ha ciclostilato un manifesto per la popolazione in cui – appellandosi alla buona volontà ( ma soprattutto alle tasche) dei procidani – chiede un contributo economico per dare una boccata di ossigeno all’ente di assistenza “Albano Francescano” che versa in uno stato comatoso. Secondo un sommario bilancio, le uscite mensili sono superiori alle entrate e dove si addensano nubi e contenziosi all’orizzonte. Scrivono i solerti sacerdoti:
«Cari concittadini noi sacerdoti del presbiterio procidano spinti dal forte invito di Papa Francesco abbiamo a lungo pensato e riflettuto su quale potesse essere nella nostra isola il modo più concreto per offrire un gesto di aiuto e di amore nello spirito del Giubileo. Tra le tante urgenze la nostra attenzione è caduta in modo particolare sull’ Albano Francescano un’opera, di assistenza storica che la generosità dei nostri avi ci ha lasciato in custodia e che ha visto impegnato in prima persona un santo il frate Francesco Ludovico da Casoria. Questa fondazione ha un passato glorioso è stata la prima opera di assistenza ai bisognosi soli o anziani, ha ospitato anche il primo ospedale, e attualmente accoglie 9 nostri concittadini. Negli ultimi tempi versa in condizioni economiche molto gravi divenute quasi insostenibili. Abbiamo allora pensato di affiancare i nostri sforzi a quelli di coloro che sono gratuitamente deputati ad amministrarlo tra cui anche due parroci e che stanno facendo tutti i tentativi possibili e immaginabili per salvare l’opera, tenendo conto che la vicenda è assai complessa per svariati motivi legali e amministrativi. Nello spirito del Giubileo ci interessa comunque dare una mano per fare con l’aiuto di tutti ogni possibile tentativo nella stessa direzione. A questo scopo pur consapevoli delle difficoltà dovute alla crisi economica, facciamo appello alla vostra generosità chiedendo un contributo economico secondo le vostre possibilità impegnandoci anche noi personalmente a fare altrettanto. Al fine di garantire il massimo della chiarezza possibile abbiamo chiesto al Consiglio di Amministrazione di fornirci dei semplici dati perché ognuno potesse avere una idea adeguata della situazione. Vi ringraziamo fiduciosi della Provvidenza è consapevole che il Signore ama chi dona con gioia. Le persone incaricate per la raccolta fondi forse a voi già note, busseranno alle vostre porte nei primi giorni della Quaresima e saranno comunque forniti di autorizzazione scritta da parte del parroco il modo da essere facilmente riconosciuti».
In un’ottica di trasparenza e chiarezza vogliamo qui di seguito esporre la situazione economica in cui versa lente oggi quantificando gli introiti della Fondazione provenienti dalla re dalle rette mensile degli ospiti dell’Ospedale Civico Albano francescano e dai fitti derivanti le proprietà della stessa mensilmente si aggiunge ad una somma di circa €18000 di cui 6507 ospiti mensili e circa €12000 da fitti mensili. quantificando invece i costi fissi mensili per il mantenimento della struttura e dei dipendenti la somma è di circa €22000 di spese mensili,di cui circa 12 mila per i dipendenti , 5000 circa come costo contributi dipendenti, 2000 per le tasse e circa 3000 spese di vitto utenze e varie. C’è inoltre da considerare l’attuale situazione debitoria assai gravoso dell’ente che ammonta a circa €520.000 ripartiti tra debiti verso dipendenti fornitori tasse e contributi
Bussate alle nostre porte per aiuto…. il SIGNORE AMA CHI DONA ..MA QUANDO ALTRE PERSONE HANNO PREGATO DI AIUTARE UNA COMPAESANA E AVETE CHIUSO LA PORTA ..ERA UN CASO DAVVERO PIETOSO ..RINGRAZIO IL SIGNORE DI AVERMI DATO LA FORZA DI COMBATTERE ….
Ma questo
è ” il colmo dei colmi” !
Un ente che dovrebbe essere di assistenza ai bisognosi gratuito(non chiedendo la tangente della pensione!),
chiede assistenza… al popolo procidano.
Una fondazione che gestice un patrimonio immenso,di case,terreni,magazzini,immobili vari,sia a Procida che altre parti..,ha
la presunzione di chiedere la carità…alla gente.
Ma ci vuole una bella sfacciataggine.
Ok,a questo punto l’Albano Francescano RENDESSE PUBBICO i bilanci degli ultimi 50 anni
cosi ci renderemmo conto se la gestione è stata saggia , con tutte le entrate(ma proprio tutte..)
e le uscite…
cosi il popolo procidano potrà avere contezza di tutto,dei fitti.. fatti,delle vendite (Monte di Procida e altri siti..)
del costo dei lavori di ristrutturazione dell Ente,dei lavori fatti a Vivara(se aprissimo questo capitolo ne vedremmo delle belle…),insomma tutto deve passare sotto la lente d’ingrandimento dei procidani.
A quel punto sarei anche disposto a fare la carità..
Oppure si vendessero gli innumerevoli immobili (vedesi a Piazza Posta e nel Canale V.Emanuele)
che versano in una condizione PIETOSISSIMA
Da buon procidano mi chiedo: <>.
Spero ci diano risposte.
Da buon procidano mi chiedo: “nel corso degli anni l’Ente Albano Francescano ha ricevuto in eredità propietà di varia importanza ed in parte già vendute , i profitti di tale operazioni a chi hanno fatto beneficenza?
Spero ci daranno una risposta.
I preti sanno solo chiedere soldi. Vendetevi qualche prooprietà e pagate i debiti che avete fatto e non la mettete sul patetico chiedendo soldi ai procidani.
e la lista delle proprieta in stato di abbandono? il negozio a piazza posta non e del albano….. e nel caso di vivara .. forse volevano troppo…… e comunque non fanno niente….. forse invece di fare “politica” dovrebbero preocuparsi di gestire i beni che hanno…..
Chiedo al diretttore: è possibile sapere chi sono gli amministratori dell’albano? Grazie
Presidente: EMILIA CARANNNATE ( nomina regionale )
Membro Comunale: Paulieddo Ambrosino
Membro erede famiglia Albano: Avv. Casoria
Curato Abbazia Terra Murata: Mons. Michele del Prete
Parroco Santa Maria delle Grazie: Don Marco Meglio
Ordine TERZIARIO dei FRANCESCASANI n° 3 membri