Redazione | Mentre l’ORSA Marittimi litiga e proclama scioperi, ieri l’altro, la TRIPLICE sindacale ( CGIL, CISL e UIL ) – ha siglato l’intesa per la definizione del contratto collettivo di 2° livello per il personale marittimo ed amministrativo della società Caremar.
Dopo oltre due mesi di difficili trattative, condotte con profondo senso di responsabilità ma sempre sul filo di una possibile rottura, si è approdati all’accordo nonostante le continue e tenaci resistenze aziendali nel voler fermamente imporre la propria volontà relativa a profondi processi di cambiamento dell’organizzazione del lavoro degli equipaggi in continuità con quanto già disposto unilateralmente lo scorso 9/11/2015. L’insistenza ed il condizionamento che ha posto il sindacato ad ogni tipo di accordo se non fossero state accettate le proprie precise richieste soprattutto sul tema “dell’impiego equipaggi”, ha portato l’azienda su una necessaria posizione di ragionevolezza che ha consentito di passare da un rapporto settimanale lavoro/riposo di un 6 a I ad un 5 a 2 stabile, continuo e con eliminazione dei turni volanti. Inoltre, è stato comunque possibile realizzare un accordo che, pur non accogliendo tutte le richieste del sindacato, risponde alle tante esigenze e problematiche rappresentate dalla maggioranza dei lavoratori, a cui viene consegnata una prima e soddisfacente risposta. Ancora, questo contratto di secondo livello contiene anche una parte dedicata al personale amministrativo compiendo quella unificazione e semplificazione voluta ed insita nel CCNL e non ha alcuna deroga peggiorativa, ma sono presenti anche miglioramenti economici riferite ad alcun voci contrattuali. Per la prima volta i lavoratori dispongono di un quadro completo e chiaro dei termini con cui viene regolata, svolta e remunerata la loro prestazione lavorativa in azienda. Viene in tal modo messo un argine a tutte quelle incertezze normative che nel passato hanno consentito il proliferare di forme di parassitismo che, carpendo la buona fede e l’ingenuità dei lavoratori, hanno prima generato una evidente distorsione applicativa del ceni e poi hanno inaugurato un lungo filone vertenziale che ha appesantito, di costi impropri, la gestione aziendale.
Di seguito, i punti salienti dell’intesa:
– Il contratto abbraccia il campo professionale sia del personale marittimo che del personale amministrativo con l’unificazione di temi comuni come il trattamento dei servizi sostitutivi del vitto (con il riconoscimento dei buoni pasto portati al valore complessivo di 7 euro per giorno di servizio effettivo) e le “concessioni di viaggio” (12 viaggi completi per I dipendenti ed i familiari a carico);
– Viene regolamentata per tutto il personale (dal Comandante al Mozzo),nel pieno rispetto dell’ordinamento sia marittimo che previdenziale , la durata dei periodi di imbarco (4 e 5 mesi ) ,quella dei riposi settimanali durante il periodo d’imbarco ,quella dei periodi di riposo a casa dopo lo sbarco a ruolo;
– Vengono definiti modalità esecutive e compensi per la gestione del servizio di “sicurezza notturna in porto”, ordinaria e festiva e per questa ultima è previsto una maggiorazione oraria del 20%; – Per i TMV HSC (traghetti ro/ro veloci), oltre al ticket di 7E, viene istituita un’indennità di disagio del valore giornaliero di 14 euro per l’equipaggio che termina il servizio serale;
– Viene infine istituita una nuova “indennità di navigazione aziendale” scalettata su valori che vanno dai 58 euro giornalieri per i Comandanti ed i Direttori di macchina dei traghetti e mezzi veloci ai 39 euro per i Primi ufficiali, ai 25 euro per i Sottoufficiali ai 15 euro per i Comuni ed infine ai 4 euro per le Categorie iniziali per le quali però è stata prevista I’applicazione annuale del premio di fidelizzazione” di euro 536 ovviamente per I soli marittimi del Turno Particolare “tempo indeterminato”. Per i Comandanti ed i Direttori di macchina degli Aliscafi vengono riconosciuti 31euro, Operaio Motorista 7, 50 euro, marinaio 5, 00 euro, Giovanotto di coperta 4,00 euro , Mozzo 4,00 euro.
– Viene istituito un canale di accesso prioritario alla CRL per i marittimi del turno Particolare “Tempo Indeterminato”;
– Viene individuata la Consistenza Aziendale e si stabilisce che tutto il personale inserito in tali tabelle sarà imbarcato con contratti di arruolamento a tempo indeterminato; è stato, inoltre, ribadito, contrariamente a chi dissacra il nostro operato, che nessun lavoratore perderà il lavoro e che gli arruolamenti a tempo indeterminato non interrompono mai l’anzianità di servizio ne’ il rapporto di lavoro iniziale tra azienda e lavoratore ,sia esso inserito nella CRL sia nel turno particolare “tempo indeterminato. A questi ultimi, viene volontariamente consentito, previa richiesta scritta ed irrevocabile, di ottenere la conservazione del TFR in azienda ed il suo accumulo secondo i termini prescritti dalla legge. La stipula dell’intesa scongiura la possibilità di poter fare ricorso alle procedure per i licenziamenti collettivi tant’e’ che a tutti I marittimi del Turno Particolare, oltre che della CRL, saranno offerte possibilità di lavoro annuali non inferiori a 8 mesi e 20 giorni. L’intesa avrà validità triennale ed è previsto un tavolo tecnico che verifichi, puntualmente, la sua corretta applicazione e la concreta possibilità di eventuali aggiustamenti che si rendessero necessari: è altresì previsto per gennaio 2017 un tavolo di concertazione per individuare un premio di produttività aggiuntivo. L’intesa sarà illustrata in tutte le sue articolazioni in apposite assemblee che raccoglieranno il giudizio dei lavoratori per i quali il sindacato unitario ha ulteriormente manifestato, con la condivisione della stessa, la propria attenzione ai bisogni concreti.