Redazione | Al peggio non c’è mai fine, recitava un vecchio adagio. E così si scopre che il “palazzo dell’isola” (u’comun) – che ospita tutti gli uffici comunali, non risulta accatastato. Uno di quegli immobili che l’agenzia del Territorio definisce: “fantasma”.
Non è una novità, purtroppo, che le amministrazioni che si sono susseguite negli anni abbiano espropriato i terreni, costruito in un modo o in un altro l’immobile e non abbiano proceduto, poi, all’ accatastamento. Sul palazzo procidano di via libertà poi la storia ha anche dell’incredibile. Storia fatta di una decennale ed estenuanti battaglie giudiziarie con il vicinato e tra generazioni costrette a passarsi il testimone delle bagarre burocratiche, dei ricorsi, della lentezza della macchina della giustizia. Su tutti ci sovviene il risarcimento elargito una decina di anni fa ad una famiglia che aveva chiesto addirittura l’abbattimento di mezza sala comunale e il pagamento di una gabbella di 400 mila euro. Il tutto fu transato per circa la metà senza però poi demolire mezza sala comunale costruita – secondo quanti poi riportato dalla sentenza – in difformità della concessione edilizia.
Per porre rimedio a questa incresciosa situazione al limite di legge, nei giorni scorsi la giunta ha deliberato l’affidamento ad un geometra per definire la questione.
Ricordiamo che negli anni scorsi l’agenzia del Territorio effettuò un raffronto tra le mappe catastali ed una mappatura aerofotogrammetrica (simile a Google Earth), che evidenziò – in modo immediato – l’assenza in banca dati di intere unità immobiliari o loro porzioni in ampliamento. A tal riguardo vennero effettuati molti sopralluoghi ed il Catasto ha provveduto così ad inserire in banca dati tutti gli immobili fantasma riscontrati con categoria, classe e rendita presunti e dicitura “particella interessata da immobile urbano non ancora regolarizzato ai sensi del d.l. 78/2010”.
Nel 15% dei casi, l’Agenzia ha iscritto immobili che non necessitavano di accatastamento, in quanto trattasi di opere non stabilmente infisse al suolo (pollai) o di precaria realizzazione (piccole baracche in lamiera zincate). Nel 10% dei casi ho verificato altresì l’effettiva esistenza di interi fabbricati non accatastati, ma presenti su particelle di terreno appartenenti ad altri soggetti, ad esempio il vicino di casa. Nonostante ciò, la cartella di accertamento arrivava al proprietario che era completamente in regola con i suoi immobili.
Ricordiamo altresì che subito dopo si dovrebbe verificare immediatamente la regolarità urbanistica dell’edificio, cosa che peraltro avrebbe dovuto fare anche prima. E dopo andrebbero verificate anche altri requisiti che definiscano l’utilizzo alla pubblica comunità. Le conseguenze dovute all’inosservanza di certe azioni potrebbero essere gravi e pesare non poco sulle tasche dei contribuenti.
È un’altra eredità del passato da gestire oggi….e purtroppo, come ebbi a dire nella seduta del consiglio comunale di agosto 2015 quando dissi che stavamo seduti su un agrumeto, il “Comune”non sembra essere l’unico immobile di proprietà comunale in questa condizione. Comunque proveremo a rimediare anche a questa situazione.
DA GESTIRE AFFIDANDO L’ACCATASTAMENTO AD UN TECNICO
……..ma quando stavate all’opposizione dormivate????
il compito era proprio questo controllare…..
adesso andiamo tutti alla processione e cerchiamo di diventare tutti più buoni….
…..È adesso che bisogna alzare le vele. E prendere i venti del destino ovunque spingano la barca. Misericordia e buon anno a tutti voi amici lettori.
cit F.M.
Ma Dino ambrosino in 15 anni di opposizione non se ne era mai accorto? E’ vero che chi cera prima ad amministrare il comune andava mandato via a calci. Ma è anche vero che anche Dino non se ne era accorto al pari degli altri. Scegliere non saprei.
Anche i merli sono un’eredità, anche Marina Corricella è un’eredità, la betoniera è stata manovrata da uno dell’opposizione, Le tasse le hanno alzate quelle di prima, e ci sarà più cultura pagando di più, insomma mi sembra che chi è salito ad amministrare viene dalla val brembana… alla TOTO’, ma si vergognassero… andassero a lavorare altrove
Abbattimento magari….
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L’accatastamento di un fabbricato è un adempimento gestionale che deve essere fatto dai vari responsabili di settore e la responsabilità è esclusivamente la loro. Sono i famosi “burocrati” che da oltre 35 anni sono sempre gli stessi cambiano le Amministrazioni e loro sono sempre al comando vero. Se può essere utile vi informo che ne anche la scuola media è accatastata ,la scuola elementare,l’asilo nido,il faro a Punta Pioppetto,i ponte di Vivara,non vi è una chiara deliminazione tra il demanio marittimo e il demanio comunale se volte posso continuare all’infinito.Morale del racconto ma Voiveramente credete che in Italia e a Procida comandano i politici siete allora molto lontani dalla realtà.
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Dott.Villani non faccia sempre demagogia perchè Lei vive in altro mondo.
Le assicuro che oltre il 70% dei Procidani “OGGI” pensa chi il presente sia molto peggio del passato.
….siamo messi peggio di prima…….adda passà a nuttat!!!!! Ma poi chi si farà avanti????? Non vedo il ricambio politico……speriamo che tra 4 anni nasca un nuovo politico …ma veramente onesto/a però!!!!!
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Ma le case abusive dei politici attuali sono accatastate ?