Redazione | Venerdì Santo, ovvero “la Processione”: un laboratorio di vita che da secoli si riproduce, come per magia, nel popolo procidano, tra i giovani, nelle famiglie, nei portoni, nelle tende… dovunque c’è uno spazio per elaborare idee, progetti, fantasie intorno al Vangelo.
Laicità e religiosità si intrecciano in una miscela che diventa materia incandescente, segnata da tutte quelle sfaccettature e sentimenti di cui è piena la vita: pace, concordia, scontro incontro, dissidio, ricomposizione, per dar luogo nell’evoluzione creativa, spesso caotica e apparentemente ingovernabile, a quel lungo e fascinoso corteo che attrae sguardi indigeni e forestieri.
Peppe Barra, da sempre interprete degli humus antichi e tradizionali delle nostre genti, figlio di questa terra, ha avuto molto spesso nella sua sensibilità artistica un richiamo quasi ancestrale a questo evento della Processione del Venerdì Santo che lui porta nel sangue, e negli anni ne ha goduto le esplosioni innovative, ne ha sofferto le involuzioni e ne ha auspicato un continuo richiamo alla bellezza, in una segreta speranza che oggi vuole comunicare ai giovani tutti, piccoli e grandi, che si apprestano a varare l’antico corteo nell’imminenza della Pasqua.
Per questo sarà a Procida oggi, alle 16,30 presso l’ex Cappella della Purità a Terra Murata per incontrare i giovani impegnati nella realizzazione dei “Misteri”.
Tutti i cittadini sono invitati a questo incontro che apre in maniera straordinariamente insolita e ardita l’itinerario degli eventi pasquali in questo 2016. Godiamocelo insieme.