Redazione | Con una inedita “Via Crucis” della statua lignea del Cristo Morto, ieri, hanno di fatto preso inizio sull’isola di Arturo, i riti della Pasqua. Due settimane magiche, che proiettano i procidani in una sorta di limbo gestazionale che sfocia poi con l’evento più sentito di tutta la fede isolana e cioè la processione del Venerdì Santo. La “via Crucis”, partita dalla chiesa di San Tommaso D’Aquino si è snodata per l’asse principale dell’isola, in un corteo silenzioso e di preghiera, fino a raggiungere il santuario di San Giuseppe a Marina Chiaiolella. Numerosissima la gente accorsa al corteo, segno di un attaccamento a tutto ciò che riguarda la processione del Cristo Morto. A scandire la serata sette parole: sette frasi pronunciate dal Cristo sulla croce. Per ognuna una forte testimonianza, che è stata occasione per una riflessione sulle opere di misericordia.
Sempre ieri Peppe Barra, da sempre interprete degli humus antichi e tradizionali della gente di Procida, ha incontrato presso l’ex Cappella della Purità a Terra Murata i giovani impegnati nella realizzazione dei “Misteri”.
Intanto oggi, si chiudono pure le iscrizioni per i misteri e le persone che a qualsiasi titolo intendono prendere parte alla processione. La Congrega a tal proposito ha anche predisposto un regolamento che è stato poi anche affisso con dei manifesti per le strade dell’isola: «La Congregazione dei Turchini, nell’approssimarsi della Processione del Venerdì Santo, al fine di migliorare lo svolgersi del Sacro Corteo invita tutti coloro che intendono prendervi parte a presentarsi presso la sede della Congregazione, in via Marcello Scotti, per l’iscrizione obbligatoria entro l’11 Marzo e prendere visione del regolamento. Inoltre, chi desidera portare a spalla le Sacre Immagini del Cristo Morto, della Vergine Addolorata e dei Misteri della Passione è invitato a dare la propria disponibilità alla Congrega. I costruttori dei Misteri, altresì, sono invitati ad iscriversi con un titolo esatto per dare alla Congregazione il tempo utile di preparare “ La chiamata” e le locandine con l’elenco completo dei “Misteri” partecipanti.
La mattina del Venerdì Santo tutti i “Misteri”, ovvero tavole con struttura in legno, realizzate ex-novo di anno in anno, portate a braccia sulle quali sono ricostruite rappresentazioni della Vecchio Testamento e del Vangelo utilizzando vari materiali come la cartapesta, plastica, polistirolo, vetro, etc., dovranno radunarsi nel borgo di Terra Murata, transitando per la porta del Carmine, entro e non oltre le ore 05.00, ciò allo scopo di non intralciare il corteo mattutino del Cristo Morto e dell’Addolorata nonché degli altri partecipanti alla Processione.
La “chiamata’’, che dà inizio alla Processione, è stabilita in modo inderogabile, per ragioni di Pubblica sicurezza alle ore 07.30 e tutte le persone che non prendono parte attivamente alla Processione sono pregati di allontanarsi da Piazza D’Armi alle ore 07.00 per consentire, in modo ordinato, l’inizio del corteo. I partecipanti che arriveranno dopo quest’ora, si raduneranno in attesa di immettersi nello stesso nella Chiesa di Santa Margherita.
«La Congrega dei Turchini organizzatrice della Processione – ha detto il Priore Domenico Lubrano Lavadera giorni fa – auspica che questa antichissima tradizione, ereditata dai nostri padri e che noi abbiamo il dovere di trasmettere, possa continuare la sua storia con la collaborazione di tutti procidani, con lo slancio generoso e il grande entusiasmo dei giovani e di quanti vi parteciperanno, con spirito Cristiano e di sobrietà».