Redazione | Non solo i giardini di Elsa Morante, quelli dove la scrittrice amava sostare e riposare tra i limoneti e il profumo dei sempreverdi. Procida è piena di giardini letteralmente meravigliosi, curati in maniera certosina dai proprietari, e che si possono annoverare tra le tante ricchezze abbandonate del territorio.
Infatti raramente questi splendidi giardini fioriscono e fruttificano all’interno dei palazzi antichi del centro storico oppure prospicienti le villette più moderne. Il verde che non conosci e che non ti aspetti, quello allestito e custodito con amore da tante persone negli spazi di proprietà.
Spesso invisibili dalle strade essi spalancano la vista degli osservatori più attenti di una bellezza di natura florida, ricca di colori e di profumi, ma soprattutto di frutti, come i limoni.
Eccellenza procidana da secoli infatti il limone è il simbolo dell’isola. Senza dimenticare le vigne, gli aranceti, gli orti, e le parule.
Fino ad un secolo fa nei giardini dell’isola, come nei porticcioli, si svolgeva gran parte dell’esperienza vitale delle famiglie isolane: Preti, marinai e contadini, come ha scritto il Prof. Domenico Ambrosino in una delle sue ultime fatiche letterarie. Generazioni di famiglie che amavano incontrarsi in questi luoghi e che cosa più unica che rara non avevano delimitazioni nei confini e si potevano attraversare con libertà e rispetto delle coltivazioni altrui.
Purtroppo oggi non è più così. Un massiccio insediamento urbanistico e ha svilito i contorni. Ai confini sono sorte separazioni ben precise, reti metalliche muri di cinte.
L’Assessore alla Cultura, Nico Granito, da sempre attento a tutto ciò che è esteticamente “bello” crede «che sia utile ed educativo riscoprire questo senso della comune partecipazione della bellezza dei nostri giardini, rieducare anche i nostri bambini ad ammirare ciò che non è nostro e rispettarlo. Il bene non ci è dato per il puro e solo godimento del possesso personale, ma perché esso sia a beneficio dell’intera comunità».
Di qui il progetto dei “Giardini aperti” che l’Amministrazione comunale di Procida intende promuovere nei mesi di aprile, maggio e giugno, ossia nei mesi dell’esplosione della primavera a Procida, nella stagione dove la sintesi tra vitalità, colori e profumi delle nostra flora raggiunge il suo massimo splendore.
Poter aprire i giardini in determinate ore del giorno, affinché gruppi di procidani o di turisti possano ammirare questa ineguagliabile bellezza dell’isola.
All’interno del progetto ovviamente la possibilità che i proprietari di questi giardini agricoli possano anche mettere in vendita i loro prodotti secondo le norme consentite e le cantine offrire un bicchiere di vivo.
«Ogni cittadino che vuole aderire all’iniziativa può rivolgersi all’Ufficio Turismo e cultura presso la casa comunale, per sottoscrivere l’adesione al progetto» dice l’assessore Granito.
Ed in effetti la soddisfazione di concretizzare in un giardino la propria visione di ambiente è attitudine antica, impulso interiore per la creazione di un ordine naturale che regali serenità, prospettive, magia e mistero. L’iniziativa “Giardini Aperti” vuole affermare il valore del giardino, sia pubblico che privato nella vita di tutti i giorni. Il giardino privato è una grande risorsa per il territorio, in più serve a fare vedere come questi siano importanti per la valorizzazione del paesaggio e come passano incidere sul gradimento dei turisti.
Per tutti, turisti e residenti, è un’occasione per conoscere e godere della bellezza di un affascinante patrimonio naturale e culturale e per gli appassionati di giardinaggio, del verde e dell’ambiente costituisce un appuntamento imperdibile.
…….fatemi capire…io metto a disposizione il mio giardino ai turisti e ai procidani…..perdo privacy….naturalmente lavoro per far si che sia visitabile e in ottime condizioni….e chi ne beneficia????? I ristoranti, gli alberghi ecc ecc…..mi scappa un “sorriso”….ma fatemi il piacere!!!!!!
(ho letto della possibilità di vendere i prodotti …ma pensate che sia cosi facile e redditizio seguendo le regole???)
Io voglio essere lasciato in pace…….
E’ giusto disporre di spazi per turisti e visitatori ma, come giustamente affermano i residenti tutto questo richiede impegno e costante manutenzione dei luoghi preposti alle visite, e non è poco per chi deve provvedere in prima persona a tutto questo !
Forse bisognerebbe ” incentivare in maniera adeguata tali tipi di iniziative a dir poco impegnative per ogni livello !!