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RIFLETTIAMO SUL DOPO PROCESSIONE di Gennaro Cibelli

Ditgprocida

Mar 28, 2016

Gennaro Cibelli | S’è parlato e scritto tanto a torto e/o a ragione in questi ultimi giorni relativamente alla Processione del Venerdi Santo, soprattutto per quel che riguarda un suo rilancio perché considerata oltre un enorme patrimonio culturale ed artistico anche un grande attrattore turistico e quindi economico. È vero serve ancora tanto tempo ed impegno ma, nonostante qualche effimera miglioria apportata quest’anno, c’è un aspetto a cui non si dà o meglio, non si vuole dare il giusto peso: il dopo processione e la relativa esposizione delle tavole iconografiche. Anche quest’anno, chiuso il sipario sui riti pasquali, s’è chiuso indebitamente, ingiustamente e senza alcun rispetto per tutti coloro i quali hanno dato tantissimo in questi ultimi mesi per la costruzione delle tavole anche il dopo processione, emarginando solo qualche opera e solo per gli associati in delle squallide tende utili solo alla realizzazione delle stesse. Per non parlare poi di coloro i quali, per svariati motivi, a torto e/o a ragione, non si riconoscono nelle due associazioni e che, dati alla mano, rappresentano indubbiamente il fiore all’occhiello della “processione dei misteri” che, sono stati costretti già nella giornata di sabato, nonostante la stanchezza a “sfasciare” tutto per liberare gli spazi privati occupati e, restituire gli stessi puliti e sistemati ai proprietari che gentilmente li hanno concessi. C’è sicuramente qualcosa che non va da analizzare studiare e risolvere quanto prima possibile.

Gennaro Cibelli

6 commenti su “RIFLETTIAMO SUL DOPO PROCESSIONE di Gennaro Cibelli”
  1. Message

    Smettetela di parlare di Turismo
    perchè la nostra comunità è ancora lontana dal concepire il turismo come sistema, attorno al quale creare una economia.Non può essere un solo attrattore sufficiente a realizzare ciò.
    Non voglio oggi fare una lunga analisi, esprimo solo un piccolo concetto:
    perchè per fare il medico bisogna studiare e fare tanta esperienza; perchè per fare l’artigiano devi avere decenni di esperienza e un ottimo maestro e così via per il resto.
    Solo nel settore turistico si diventa imprenditori dalla sera alla mattina facendo trasparire all’utente una enorme incompetenza !!
    Per carità questo è un solo granello di sabbia per affrontare il tema ” Turismo a sistema economico “.

  2. Il ” post ”

    di Andrea è di un significato enorme.

    Si sa,da tempo ormai,che un evento solo ed esclusivamente religioso,per chici crede,

    sia stato ” mercificato ” all’altare dell’offerta turistica,come attrattore.

    Siamo,come dice il ” saggio Andrea ” agli antipodi di una economia turistica che ha basi completamente opposte ,ma solide e concrete.

  3. ….per non parlare poi delle statue e di altri tesori storici rimaste nelle chiese impolverate e ormai distrutte dal tempo ( come le “parole” : chi se le ricorda??)…chi organizza e chi ci amministra non è capace di invogliare e far rinascere a nuova vita statue preziosissime per il popolo procidano……meditate gente meditate

  4. Pienamente d’accordo con il sig Cibelli ,ma a Procida mancano completamente le parole fare turismo,abbiamo visto le ex chiese di Santa Margherita e San giacomo sottratte ai misteri con mostre fotografiche chiuse durante Pasqua e Pasquetta e l?abbuffata degli apostoli con la scusa di fare iniziative culturali .Cio’ significa che la processione e i misteri non sono cultura ????

  5. Siamo qui a parlare di processione e turismo! Ma vi rendete conto che pur di dimostrare che la nuova direzione comunale va contro i suoi predecessori si sono dovuti distruggere i misteri per non poter aprire le chiese: Caro sindaco, caroassessore Granito se davvero volete espugnare una roccaforte abolite la cena degli apostoli nell ex chiesa di san Giacomo e date la Chiesa per la costruzione dei misteri…..Misteri con la M maiuscola e non alle associazioni che mirano ad altro……per chi non lo sapesse per la processione a differenza del palio di sant anna non ci sono contributi….non ce nulla da avere è autofinanziamento….e come vedete non cè la corsa delle associazioni ad accaparrarsi l’evento. Cghiediamo bene quanti misteri sono rappresentativi di quell’associazione. Invito il comune di Procida a prendere posizione

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