Redazione | Giorni fa, nell’Aula magna dell’IISS ITN “Caracciolo- da Procida”, è stato presentato il progetto “Procida, isola del Mediterraneo, porta d’Oriente” per l’inserimento dell’Istituto nella Rete Scuole UNESCO.
Dopo il saluto del Sindaco di Procida Dino Ambrosino che ha portato il suo saluto e il suo plauso per l’iniziativa, e dell’Assessore Rossella Lauro, la Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Saletta Longobardo ha voluto evidenziare la grande importanza per le generazioni future che pone in essere la conoscenza del patrimonio culturale del proprio territorio e il fondamentale ruolo della Scuola in tale direzione. “L’inserimento nella Rete Internazionale Scuole UNESCO è una grande opportunità per la scuola e il territorio. La conoscenza non può che rafforzare l’impegno e l’interesse per la salvaguardia della terra natìa. Inoltre l’incontro con esperti del settore darà modo ad ogni alunno non solo di arricchire il proprio metodo di studio ma di confrontarsi con chi ha fatto di una passione il proprio lavoro attraverso lo studio. I nostri alunni potranno aspirare a lasciare un segno nella storia della nostra isola contestualizzando i temi della ricerca di cui saranno protagonisti nella complessa trama di problematiche socio-politiche del territorio. Ancora una volta si riconferma il ruolo della scuola nello slogan a me caro da sempre La Scuola : un bene prezioso per la comunità”
A seguire la prof. Sarnico, referente del progetto, ha illustrato ai presenti gli obiettivi intermedi e finali, di salvaguardia, valorizzazione e fruizione del territorio, e le diverse tappe del percorso che vedranno impegnati , in collaborazione costante allievi, docenti ed esperti esterni dei diversi settori individuati: -Il Costume procidano, come bene materiale e immateriale di una cultura che ha radici storiche e geografiche lontane
-Il patrimonio architettonico -La cultura della terra e del mare legata alle storiche attività : Marineria, pesca, agricoltura.
Elisabetta Montaldo, costumista e scrittrice,nonché promotrice del progetto, ha voluto sottolineare , a partire dal costume, l’importanza di non far morire un’arte come quella del ricamo, in particolare in oro, che può rappresentare una forma di eccellenza per l’artigianato isolano. In virtù di ciò, per l’occasione ha allestito una piccola, ma significativa, mostra comprendente due splendidi costumi e diversi pannelli su particolari degli stessi.
Il prof. Salvatore Di Liello, docente di Storia dell’Architettura , alla Università Fedrrico II, facendo una ampia ed efficace panoramica delle peculiarità architettoniche,della nostra Isola e del Mediterraneo, ha voluto porre l’accento sul concetto di consapevolezza, da suscitare nella giovani generazioni, che va oltre la mera conoscenza passiva, per ottenere quei risultati di rispetto del territorio e di fruizione dello stesso come patrimonio inestimabile. Sullo stesso filone si sono innestati gli interventi dei proff. Donatella Pandolfi e Nico Granito(ass. alla cultura) che hanno maggiormente posto l’accento sul confronto tra Procida di ieri e di oggi, per un percorso di educazione che porti a saper individuare le peculiarità da salvaguardare.
La prof .ssa Francesca Borgogna si è invece soffermata sulle attività lavorative storiche che hanno permesso di creare ricchezza e prestigio per tutta la comunità non solo nel passato ma anche nel presente , almeno per quanto riguarda quei settori ancora vitali In riferimento all’agricoltura, insieme al dott. Davide Zeccolella, si è espressa l’urgenza di recuperare, terreni, tecniche e biodiversità che altrimenti andrebbero persi per sempre, nell’ottica di nuove forme di fruizione di un bene antico.
La manifestazione si è conclusa, dopo anche qualche appassionato intervento dei presenti, con l’appuntamento dato dalla Dirigente scolastica al prossimo anno per la presentazione dei lavori conclusi.