Redazione | Invitare Papa Francesco a Procida, la più piccola delle isole del golfo di Napoli. Territorio nativo di un Papa (a dire il vero un antipapa Giovanni XXIII Baldassarre Cossa) e luogo di conforto e rimembranza di altri cardinali e alti prelati.
Carlo Maria Martini fu ospite sull’isola per ben tre settimane su invito dell’amico Prof. Punzo, noto ecologista e custode del’isola di Vivara. E poi l’ultima visita di Georg Gänswein, già segretario di Benedetto XVI e attualmente Prefetto della Casa Pontificia. Per non parlare come ovvio dei numerosi periodi dell’anno in cui l’arcivescovo metropolita di Napoli, raggiunge l’isola di Arturo.
L’idea è venuta ad un procidano DOC che nel mese di dicembre con una lettera vergata ed inviata (“Sua Santità Francesco, 00120 Città del Vaticano”) ha chiesto al Santo Padre di fare visita a Procida. La lettera è un accorato appello a Papa Francesco a visitare l’isola di Arturo sulla scia di quanto fece 14 anni fa a Ischia Giovanni Paolo II.
«Una “mission impossible” – ci dice Franco – che mi è venuta in mente quasi un anno fa quando il Santo Padre è stato a Napoli. Nella mia lettera ho evidenziato al papa la grande fede della popolazione procidana e la sua vocazione religiosa. Procida è da sempre stata terra di fervente credenza nel Signore ed una visita del Santo Padre sarebbe davvero un evento unico al mondo».
Anche il presbiterio locale sembra essere a conoscenza di questa volontà tanto che non è sembrato per nulla meravigliato di quanto si sta delineando.
«Se non dovessimo ottenere, così come speriamo, questa visita – aggiunge Franco – chiederemo come comunità che il Papa possa incontrare “virtualmente” la attraverso una video conferenza. E l’ideale sarebbe durante uno dei giorni del “mese di Luglio alla Madonna” che da secoli si tiene nel Santuario di Madonna delle Grazie »
MAGARI PORTASSE QUALCOSA DI SOLDI …
SE SUCCEDE ALLORA SEI FORTE PAPA’