Redazione | Interrogazioni parlamentari, sequestri giudiziari, eredità e testamenti disattesi. L’isolotto di Vivara, oggi, è solo un coacervo di carte, ricorsi e burocrazia. La stessa “pastoia italiana” che da tantissimi anni ha lasciato che l’isola affogasse nelle dimenticanze di chi ,preposto alla sua valorizzazione e gestione, ha pensato bene di non fare nulla. Nonostante le numerose occasioni “civetta” elaborate negli anni dalle diverse amministrazioni comunali che si sono susseguite che a parole abbondavano in progetti ed idee per l’isolotto per poi portare a casa miseri risultati.
Tantissime le giornate dedicate a Vivara, a tagli del nastro e riaperture. Tutto miseramente caduto nel dimenticatoio. All’alba di questa nuova stagione turistica è la neonata associazione “Cittadinanza Attiva” che ha stilato una petizione popolare con l’intento di chiedere alle istituzioni preposte l’immediata apertura di Vivara e la possibilità di fruizione da parte dei cittadini.
“Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, alla presidenza della Giunta Regione Campania, al Sindaco del Comune di Procida. Petizione Popolare dei cittadini di Procida per l’apertura di Vivara alle visite guidate. Promossa dall’Associazione “Cittadinanzattiva” Assemblea di Procida. I cittadini di Procida, firmatari della presente petizione, chiedono alle sopraindicate istituzioni l’immediata apertura della Riserva Naturale Statale denominata «Isola di Vivara» nel rispetto:
1) del Decreto istitutivo 24/06/2002 (Art. 2 – Finalità), (Art. 6 – Restano salvi i diritti reali delle collettività locali che sono esercitati secondo le consuetudini locali).
2) Della convenzione tra Ministero e Comitato di Gestione (Art. 7 – Obbligo di provvedere, tra l’altro, a creare un Centro Visite per visite guidate e di provvedere all’ordinaria e straordinaria manutenzione della Riserva).
Con tale petizione si rivendica un diritto dei Procidani, che hanno sempre usufruito di detto bene e che purtroppo dall’istituzione della Riserva Statale (2002) si sono visti espropriati di tale diritto, anche se chiaramente riconosciuto dall’art. 6 del decreto istitutivo della Riserva. Si coglie l’occasione, inoltre, per ricordare alle suindicate Istituzioni che il Procidano ha sempre ben custodito tale bene e che invece, soprattutto dal momento dell’istituzione della riserva, si è assistito ad un progressivo deterioramento dello stesso.
Alcune zone dell’isola e tutti i manufatti sono infatti interdetti alle visite in quanto staticamente compromesse a causa dell’incuria e della mancata manutenzione; attività, quest’ultima, non eseguita dalla Regione in primis in quanto affittuario, e, dal 2002, dall’Ente Parco. In conclusione si rileva che, allo stato, l’istituzione della riserva non ha apportato alcun beneficio né al bene né alla collettività locale né a quella nazionale. Sicuri di un benevolo accoglimento di questa petizione si resta in attesa di un sollecito riscontro”
Message
Condivido a pieno la linea del Direttore ,però non si può fare a meno di ricordare che proprio grazie alle scaramuccie tra alcuni attuali membri oggi di cittadinanza attiva e il comitato di gestione,al momento a Vivara è ancora in essere un sequestro giudiziario perchè a detta della Procura i percorsi di visita devono essere realizzati secondo le norme di sicurezza (cosa complessa e assurda) realizzare in una Riserva di Stato.
Comunque il vero problema che poi ha fatto scaturire denuncie e interrogazioni e successivo sequestro è chi si deve occupare della gestione delle visite, che vi assicuro è un vero business.