Redazione | Oltre ventidue vescovi, ieri, hanno scelto l’isola di Arturo per trascorrere una giornata fra di loro, sotto l’egida del presidente della conferenza episcopale campana e cardinale Crescenzio Sepe. I monsignori sono giunti di buon mattino da Pozzuoli ed accompagnati dai parrochiani, in un lungo corteo di auto, hanno raggiunto l’Abbazia di San Michele Arcangelo a Terra Murata. Ad accogliere i prelati il sindaco Dino Ambrosino, il Segretario Comunale, le forze dell’ordine e tutta la Giunta Comunale. La santa messa è stata tenuta dall’arcivescovo di Benevento Mons. Andrea Mugione che accogliendo l’invito del Cardinale Sepe ha celebrato l’eucarestia. Nella gremitissima chiesa di San Michele a fare da cornice una splendida schola Cantorum per l’occasione formata da più cori parrocchiali.
Molto importante il benvenuto del decano Don Lello Ponticelli: «Eminenza carissima, carissime eccellenze , a nome del presbiterio delle comunità parrocchiali e di tutte le altre espressioni ecclesiali presenti sull’isola con emozione gioia grande, esprimo a tutti voi un affettuoso benvenuto in questa antica abbazia di San Michele Arcangelo. Questo è un luogo simbolo della nostra identità impegnata di fede e salsedine, arte, cultura passata e sogni sul futuro. Qui ci raduniamo insieme soprattutto in alcune occasioni significative per esprimere un segno di unità nella diversità del cammino delle nostre parrocchie. E la vicina chiesa di Santa Margherita, dove svolgeremo la seconda parte di questa bella mattinata, anche il signor Sindaco avrà modo di porgere più compiutamente i saluti dell’intera cittadinanza. Anche a lui alle altre autorità civili militari ed alcuni rappresentanti delle diverse realtà significative di Procida in particolare il mondo della scuola e della gente di mare qui presenti, prima avuto un sentito ringraziamento per aver voluto condividere sin dall’inizio un segno di accoglienza e ospitalità a tutti voi per nulla formale. Cari pastori la vostra visita di oggi ci fa molto onore e piacere sappiamo che la passeggiata a Procida si inserisce nel cammino del vostro ministero al servizio delle chiese della Campania come occasione per trascorrere un momento di fraternità comunione e spiritualità in un clima distensivo e di famiglia. Ma anche l’occasione per esprimere di volta in volta un segno di attenzione, premura e vicinanza ai territorio affidati alle vostre cure pastorali. Per noi è un evento di portata storica e ci da l’opportunità di dire la nostra gratitudine per il vostro impegno le vostre ansie di apostoli di Gesù e la vostra capacità di farvi voce autorevole appassionata anche delle periferie del nostro Sud perché ne siano riconosciute e apprezzate le risorse e si offrono possibilità di riscatto. La sua scelta eminenza di iniziare qui in Abbazia la giornata sull’isola è la nostra stessa presenza qui carissimi pastori delle Chiese della Campania sia un incoraggiamento a tutti noi Procidani ma anche un forte appello a tutte le istituzioni locali nazionali a prendere a cuore a prendersi cura di questo luogo che altrimenti – come denunciava Avvenire già nel 2013 – rischia di franare. Questa abbazia è uno dei tesori di bellezza naturale cultura e tradizioni presente nel nostro Paese è come sua eminenza diceva proprio nell’intervista uscita ieri su Avvenire “Napoli tutto il Sud saranno davvero milionari se sapranno valorizzare queste ricchezze”. Benvenuti ancora carissimi e grazie con tutto il cuore di aver voluto farci dono della vostra presenza, e ora della vostra preziosa preghiera».
Subito dopo la celebrazione della Santa Messa, i prelati si sono intrattenuti con gli organizzatori dell’evento, gustando una buona “lingua di bue procidana”, sulla terrazza dell’abbazia e che affaccia sul golfo di Napoli. Poi un breve tour tra i locali – anche sotterranei – dell’Abbazia, per ammirare le opere d’arte custodite nella chiesa, illustrati magistralmente dal Prof. Antonio Lubrano.
Successivamente nella Chiesa di Santa Margherita Nuova, anche il Sindaco ha voluto rendere i dovuti ringraziamenti per la visita dei prelati, ricordando la storia dell’isola legata in maniera indissolubile con la fede ed alla numeroso clero. Un conviviale e luculliano pranzo a base di Pesce a Marina Chiaiolella ed un giro in barca intorno all’isola, hanno poi chiuso la giornata procidana della conferenza Episcopale Campana. Ovviamente non è mancato un simpatico “a Maronn’ Va’ accumapgn” del cardinale Sepe nel salutare i presenti accorsi sul molo di ripartenza.
….e allora???? Tanti bei discorsi……….belle parole…ma i fatti?????
MEGLIO UNA CHIAVE DI CHIESA…
consiglio la lettura del bel libro VATICANO SPA ( SPIEGA ANCHE IL CALO DEI FONDI 8 PER MILLE !)