Redazione | «La luce e la qualità impalpabile delle cose ma quello che dipinge e tenta di afferrare Elisabetta Montaldo nei suoi oli ed acrilici e il cuore stesso della luce, la luce in se. E la luce in se anche se batte sulle acque e dall’incontro sulle acque si rivela, non è facile dipingere o darne un’idea attraverso il colore. Perché proprio questo ha di singolare la luce, che in realtà non è fatta di colore ma di vibrazioni e ritmi e radianze. E’ musicale la luce ed è concettuale qui nei quadri di Elisabetta essa è come la matassa di un bozzolo primordiale che lei riesce a dipanare con il tocco analitico del pennello. E una luce che si posa su acque turbate, specchio di forse inconsapevoli tumulti dell’anima, mentre lontano s intravede il profilo dell’isola che abbiamo abbandonato o dove vorremmo di nuovo approdare». Scrive Raffaele La Capria, nel presentare la mostra “le luci delle mia isola” di Elisabetta Montaldo che verrà inaugurata oggi alle 18.00 all’Hotel La Vigna. Un tuffo da non perdere nel variopinto mondo a colori di 20 acrilici su tela che imprigionano l’isola di Arturo.