Peppe Giaquinto | Che la questione Ospedale sia il tema di preminente interesse per l’isola è fuori discussione. Si tratta di tutelare la salute dei cittadini e di pretendere rispetto dalle istituzioni e di non subire discriminazioni rispetto ad altri. Ma certamente la questione mobilità e servizio pubblico resta un tema che va affrontato al più presto per evitare di trovarci retrocessi come cittadini di quest’isola da un’amministrazione ad oggi capace in qualche caso di gestire in modo discusso e discutibile tutta la dote lasciata dalla precedente amministrazione, in qualche altro caso di riportarci al trapassato remoto e che appena accenna ad un’idea sul futuro crea solo scompiglio.
Sul tema mobilità ad esempio l’Amministrazione parla di sacrifici finalizzati al bene comune ma per adesso i procidani hanno capito bene cosa sono i sacrifici, mentre quale sia questo bene comune e come raggiungerlo non è dato saperlo, visto che al momento si contano solo danneggiati: cittadini, turisti, operatori del turismo, azienda EAV.
Certo si può condividere che lungo le strade di Procida ci sono ormai troppe auto, motorini e bici che ogni giorno ci inquinano e/o mettono a rischio la incolumità dei pedoni. Quello che ci riesce difficile capire è il perchè si è cominciato col togliere di mezzo i BUS, ipotizzando che a qualcuno davano terribilmente fastidio vederli passare lungo le nostre strade, tanto che hanno cominciato a farli girare su se stessi, senza invadere il corso principale dell’isola e stando ben lontano dal porto.
Apprendiamo pure che per risolvere il problema del traffico bisogna prendere la situazione di petto come diceva qualche amministratore e non di cervello, come invece ci saremo aspettati.
Ecco perché fino a ieri non riuscivamo a comprendere una decisione senza testa ne coda con BUS vuoti, corse dal Porto dimezzate e una valanga di disagi per cittadini e turisti. Era perché ci voleva il petto in fuori a dimostrazione che una volta presa una decisione, se pur scellerata, si va avanti, sempre nello spirito di una vera sensibilità e partecipazione democratica che caratterizza questi del Comune .
Siamo costretti pure a sentirci dire che siamo in un’isola densamente abitata e che dobbiamo accettare le regole di reciproca convivenza, senza dare troppo fastidio. Intanto, sin qui, di regole non ne abbiamo ancora viste ma solo confusione. Se poi siamo troppi su un’isola così piccola ci scusiamo con l’amministrazione. Vuol dire che qualcuno deve cominciare ad andarsene, così sfoltiamo un poco e loro amministrano con più serenità. Se la prendono con chi nel passato non ha detto ai procidani che non tutti potevano farsi una casa o comprarsi una macchina ma che semmai bisognava fare un sorteggio, può darsi che toccava anche a qualcuno di loro, come è successo con il progetto “Garanzia Giovani”.
Parlano di mobilità sostenibile, di auto per strada e di limitazione nei parcheggi ma mi pare si affannino a dipingere di blu tutta l’isola, a chiudere le piazze tra le lamiere, ad autorizzare soste pericolose e attraversamenti a rischio del pedone, a non vedere auto in sosta dove capita, grossi camion che transitano in pieno giorno, tavoli dei bar e ristoranti sulla careggiata pedonale, veicoli che scaricano merci ad ogni ora.
Sono stati persino capaci di rendere la vita difficile a chi vuole utilizzare il BUS in modo tale che il traffico privato aumenta, i turisti si incazzano e gli incassi dell’EAV diminuiscono.
Evidentemente questa è tutta roba salutare, aiutano un’isola a crescere e rappresentano mobilità sostenibile.
Il Comitato per la difesa del trasporto pubblico sull’isola di Procida dice ancora una volta NO ad un piano trasporti devastante, osceno, fondato su presupposti falsi e totalmente ingiustificato sul piano tecnico.
Tremila e più firme raccolte rappresentano una chiara negazione dei cittadini verso questa sperimentazione. Lunedì verranno inoltrate agli organi competenti per una valutazione. Seguiranno altre iniziative anche da parte dell’Azienda stessa. Pensavamo di fare un ricorso al TAR ma non abbiamo trovato nessun atto amministrativo che autorizzasse questo nuovo piano.
Ad oggi il servizio ha aggiunto alle storiche carenze anche i nuovi disagi del nuovo piano. La Linea L1 non è stata potenziata come preannunciato dall’Amministrazione, la Linea L2 continua a girare quasi vuota tutto il giorno, la Linea C1 dovrebbe opartire questa mattina da Piazza della Repubblica, la Linea C2 attualmente sospesa e senza vettori sostitutivi, il capolinea ancora in Piazza Marina Grande. Ieri sera all’arrivo del traghetto da Napoli delle 17,30 mezz’ora di attesa per molti turisti prima che passasse L1. Stamattina molti turisti sbarcati alle 9,40 chiedevano ad alcuni passanti sul porto notizie della Linea C1 e C2 per raggiungere le mete scelte del loro breve soggiorno a Procida. Increduli per cotanta lungimiranza organizzativa si avviavano verso i taxi. Sempre stamane alle 10,30 lungo l’asse principale procidani e turisti aspettavano sulle fermate un BUS che li facesse salire a bordo.
CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO MA A PROCIDA NON ESISTE PIU’ UN SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO ADEGUATO. ARRANGIATEVI!!!! ANCHE PROCIDA HA I SUOI POLIMENI CHE TAGLIANO I SERVIZI CHE SERVONO.
E’ vero rischiamo di perdere l’Ospedale per sciatteria e mancanza di autorevolezza politica, sorretto in questi giorni unicamente dalla forza dei cittadini e dei tanti amanti della nostra isola, ma intanto abbiamo perso il trasporto pubblico locale per scelte amministrative inadeguate e inopportune, verso i cittadini di Procida ed i numerosi turisti.
L’importante che a Procida ci siano i taxi e vengono aiutati:
il sindaco aiuta i parenti !!!
concordo in tutto e per tutto l’articolo ma a tutto quello già descritto bisogna aggiungere lo stato pietoso delle strade (provocato per lo più da camion stracarichi che attraversano la strada principale, dai lavori della metanizzazione lasciati incompiuti), la sporcizia che invade alcune strade con erbacce, arbusti di rovo e altro, camion della nettezza urbana che continuano a essere parcheggiati al di fuori del sito, quanto altro bisogna aggiungere?
e del parcheggio privato dei taxi nella zona di “callia”??? Ne vogliamo parlare!!!!!
Quello dovrebbe essere uno stazionamento per far si che gli abitanti , i turisti e chiunque ne abbia bisogno avrebbero a disposizione un taxi sempre senza doverlo chiamare e aspettare minuti interminabili sotto il sole o la pioggia!!!
Non ho mai visto un amministrazione più catastrofica di questa attuale sono una massa di d’efficienti porteranno l isola alla catastrofe.