Redazione | E’ un successo. No, è un fallimento. Il refrain tra le opposte fazioni “politiche” sull’isola di Arturo, ancora una volta da il meglio di se, questa volta dando i “numeri”. Non quelli metaforici, a cui siamo abituati ogni giorno, ma bensì quelli sulla riuscita o meno della rivoluzione trasporti pubblici su gomma targata Ambrosino.
I dati sul numero di trasportato e sugli incassi – ma anche le lamentele che quotidianamente vengono fuori, sono inequivocabili. Comunque vada, all’alba di una stagione turistica tutta da decifrare, con sempre meno gente presente sull’isola e con sempre maggiori aziende e partite iva alla canna del gas – si poteva tutto sommato soprassedere a questa scelta e rimandare qualsiasi sperimentazione in autunno. Senza entrare nello specifico – a seguito riportiamo i dati che si palleggiano maggioranza e opposizione – a tutti è apparso – per così dire – singolare, far coincidere un nuovo sistema di trasporti pubblici proprio nel periodo di maggior confusione, con la presenza sul territorio di maggior affluenza di persone. Singolare e per certi tratti davvero incomprensibile, quando poi, girando per l’isola si vedono bus vuoti che circolano per certe zone e bus fuorilegge, stracolmi come carichi di bestiame. E se a tutto questo si aggiunge un parco auto targato Italia90, la frittata è ben servita. Il “paradiso di Will Smith” diventa allora “la trappola di lamiere” che solo la professionalità degli autisti dell’EAV, riesce a compensare. Veniamo ai numeri. In questi giorni è stata la delegata ai Trasporti Lucia Mameli ad affidare le sue riflessioni al web con alcune considerazioni:
«Dopo circa due mesi dall’avvio della sperimentazione del nuovo sistema di trasporto pubblico, che ha incrementato le “circolari” con l’intento di servire le zone più lontane dalla Marina intensificando il numero delle corse, mi sembra opportuno fare delle prime considerazioni, fermo restando che come ogni sperimentazione occorre un periodo di osservazione più lungo.
Il precedente sistema evidenziava una continua perdita di passeggeri, biglietti ed incassi a cui nessun amministratore o cittadino aveva mai voluto porre particolare attenzione.
Ad aprile 2016, mese di avvio del nuovo sistema, sono stati venduti 10.800 biglietti ed incassati euro 13.440; a maggio 2016 sono stati venduti 17.090 biglietti ed incassati euro 21.624 (a maggio 2015 erano stati venduti 18.090 biglietti ed incassati euro 22.644)
A maggio 2016, in particolare, il numero dei biglietti da 1,5 € è cresciuto rispetto al mese di aprile 2016 del 75% (passando da 800 a 1400), come a dire che i procidani stanno apprezzando i biglietti da 100 minuti?
Rilevante mi appare anche la seguente considerazione; la linea C1 (per il “pozzo vecchio”) è stata ferma per molti mesi e ha solo ripreso il 2 giugno 2016. Oggi l’isola offre un servizio pubblico così organizzato: la linea L1 ha una frequenza di 15 minuti invece di 20 (da luglio passerà a 10 minuti) che ci consente una maggiore coincidenza con le 3 circolari in partenza normalmente da Via IV Novembre per L2 e da Piazza della Repubblica per C1 e C2.
Continueremo a monitorare il servizio, apportando integrazioni e modifiche, al fine di migliorarlo ed in modo che al termine della sperimentazione si abbia un quadro più chiaro, ma nel frattempo insistiamo con EAVBUS per avere mezzi più adeguati, pretendiamo un’informazione corretta sugli orari, tragitti e tariffe bus, sollecitiamo alla Regione Campania il necessario aumento dei KM per rendere il servizio pubblico dei trasporti procidani più efficiente nella nostra vita di tutti i giorni e nell’offerta turistica che la nostra isola propone».
In men che non si dica, il gruppo di minoranza ha replicato all’esternazioni della maggioranza rappresentando una serie di considerazioni:
«Il gruppo “Per Procida” legge con piacere la nota del Consigliere delegato al traffico Lucia Mameli che, con lo stile “pistolotto” tipico di questa amministrazione, ci spiega cosa significa dare informazioni corrette. Rifacendoci, dunque, al suo monito ci corre l’obbligo sottolineare, proprio per dare una corretta informazione, quello che la Mameli non dice può darsi perché non è a conoscenza oppure con la celata volontà di “taroccare” i dati. Ad aprile 2016, mese di avvio del nuovo sistema, dice la Mameli, sono stati venduti 10.800 biglietti ed incassati euro 13.440. Quello che il Consigliere delegato non dice, invece, è che nel mese di Aprile del 2015 i biglietti venduti sono stati 20.350 ovvero meno 50%. A maggio 2016, continua la Mameli, sono stati venduti 17.090 biglietti ed incassati euro 21.624 (a maggio 2015 erano stati venduti 18.090 biglietti ed incassati euro 22.644). A maggio 2016, in particolare, il numero dei biglietti da 1,5 € è cresciuto rispetto al mese di aprile 2016 del 75% (passando da 800 a 1400), come a dire che i procidani stanno apprezzando i biglietti da 100 minuti?. Ad oggi, quindi, in due mesi di sperimentazione abbiamo che nel 2015 i biglietti venduti sono stati 39.440 mentre nello stesso periodo del 2016 sono stati 27.890. Questo significa, senza essere troppo pignoli, che in due mesi l’EAV ha venduto oltre 10.000 biglietti in meno (- 30% circa) per un incasso negativo (ipotizzando il biglietto ancora ad euro 1,20) di oltre 10.000 euro.
Altro particolare che la Mameli tace, oltre al numero degli abbonamenti che sarebbero indicatori piuttosto affidabili della “soddisfazione” dei cittadini procidani, è che i dati a cui ci si riferisce sono i biglietti che il rivenditore locale ha venduto ai punti vendita (diciamo all’ingrosso) e, quindi, non tengono conto delle giacenze presso questi ultimi e dei biglietti effettivamente staccati e registrati dalle macchine obliteratrici. Non sappiamo cosa abbia da gioire la Consigliera delegata in quanto, in una qualsiasi azienda privata chiudere due mesi di esercizio con un meno 30% significa, certamente, licenziare gli artefici di tale scellerata impresa.»
L’importate e mantenere in vita un’azienda per far lavorare 20 persone.Una qualunque azienda privata sarebbe corsa ai ripari o licenziare.