Redazione | Joseph Polimeni e il suo sub commissario, gettano la maschera dell’ipocrisia e si mostrano per quelli che sono: due burocrati di stato. Per cui la salute ( la vita e la morte ) di un’isola e della sua popolazione, è incardinata in una serie di riferimenti normativi ( alcuni sballati ) dai quali non si transige. Basta leggere la relazione che scrupolosamente e con molta pazienza abbiamo trascritto per rendersene conto. La nota è quella inviata al TAR Campania dove ieri l’altro si doveva discutere del ricorso presentato dall’avv. Luigi Muro, associazioni e consiglieri comunali ( poi rimandato). Scrivono Polimeni e D’Amario:
«La programmazione sanitaria riportata nel citato decreto 33/2016 è basata sulla normativa dettata dal decreto ministeriale 70 del 2015; Esso ridefinisce la classificazione degli ospedali e le relative caratteristiche strutturali e funzionali la tipologia a base di un presidio ospedaliero è rappresentata da ospedale dotato di pronto soccorso; tale tipologia base si riferisce ad un bacino minimo di 80000 abitanti e deve necessariamente ospitare almeno le discipline di chirurgia generale, medicina interna, ortopedia e terapia intensiva, inoltre devono esservi letti di osservazione Breve Intensiva proporzionali al bacino di utenza e alla media degli accessi; Il decreto ministeriale 70/2015 prevede altresì per le zone particolarmente disagiate (zone montane, isole) distanti almeno 90 minuti dai centri hub and spoke di riferimento, la possibilità di istituire una struttura ospedaliera in cui sia garantita una attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto attività di Medicina Interna, di chirurgia ridotta con funzioni chirurgiche non prettamente di emergenza integrati nella rete ospedaliera di area disagiata e dotate indicativamente di un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici ed infermieri, una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day Surgery o eventualmente in week surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina; un pronto soccorso presidiato da un organico dedicato alle emergenza-urgenza inquadrato nella disciplina specifica così come previsto dal decreto del Ministero il 30 gennaio del 1998 e da un punto di vista organizzativo integrata la struttura complessa del Dea di riferimento che garantisce il servizio e l’aggiornamento relativo. Nell’ isola di Procida con una popolazione di circa 10000 abitanti che con il flusso turistico buon raggiungere picchi di presenza fino a 25.000 unità non si può consentire la configurazione del presidio Gaetanina Scotto quale ospedale di base con pronto soccorso in quanto il presidio non possiede i requisiti strutturali previsti dal decreto ministeriale 70/15 tali da garantire la presenza delle unità operative di medicina generale, di chirurgia generale, di ortopedia di terapia intensiva potendo al massimo della sua recettività ospitare 12 posti letto rispetto alla dotazione minima prevedibile dalla configurazione prevista (almeno 8 posti letto per ciascuna disciplina). Allo Stato non ricorrono nemmeno le condizioni strutturali per configurarlo con me ospedale interna in zona particolarmente disagiata in quanto il decreto ministeriale 70 15 per tale configurazione ospedale in zona particolarmente disagiate richiede l’altro almeno 20 posti letto tra l’altro tale configurazione prevede un unità di pronto soccorso e non un pronto soccorso attivo come reclamato il modello invocato. Il pronto soccorso attivo non è contemplato nella normativa vigente. L’ accordo istituzionali invocato di cui non si dispone documentazione e pare sottoscritto nel 2005 risponde a logiche organizzative e normative non più in vigore ed inoltre è stato sottoscritto prima che la Regione Campania fosse sottoposta a Piano di Rientro. Nessun contraddittorio nel concertazione con alcune comuni della Regione è intervenuto durante la stesura del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che era da prevedersi ai sensi della normativa
La tesi sostenuta dai ricorrenti secondo la quale l’esistenza di un pronto soccorso attivo sia favorevole a garantire tutta l’emergenza sanitaria nell’isola non è sostenibile in quanto l’emergenza tempo dipendente dai ricorrenti invocata non potrà essere sostenuta da specialisti in loco dotati di metodiche adeguate per le reti tempo dipendenti (rete ictus, rete trauma, ecc ) per cui la richiesta dei ricorrenti contrasta con l’applicazione di buone pratiche assistenziali, con una corretta gestione del rischio clinico, con una buona correlazione volumi esiti, con una garanzia di qualità generale dell’assistenza. I ricorrenti richiedono in via del tutto e discrezionale e immotivata la sostituzione delle unità operativa di Ortopedia con ostetricia, in disaccordo con le norme del decreto ministeriale 70/15. I collegamenti funzionali con i presidi ospedalieri di Pozzuoli e di Ischia non vengono aboliti; il piano non esclude il potenziamento, i servizi diagnostici non vengono soppresso, il piano garantisce elisoccorso idroambulanza e non esclude il loro potenziamento. Per quanto attiene ai dati di produzione si registra e dell’attuale presidio ha erogato nell’anno 2015 accessi al pronto soccorso 2900 di cui 8,9% seguito da ricovero pari a 259 ricoveri nel 2015.
Di questi 259 ricoveri 146 risultano della durata di 0/1 giorno, ricoveri inappropriati che possono essere gestiti nell’ambito dell’ ospedale di comunità previsti dal piano. I 9 posti letto attuale vengono utilizzati con un tasso di occupazione pari al 29% rispetto ad un tasso tendenzialmente previsto dal decreto 70/15 pari al 80/90%. Il peso medio dei ricoveri chirurgici rilevato risultato tra 0.64 e 0. 83 classificabile come bassa complessità gestibili in chirurgia ambulatoriale nell’unica sala operatoria disponibile. I DRG chirurgici attendono solo al 1,5% del totale (meno di 5 all’anno). La degenza media di ricoveri risultati di 2,44 giorni. L’Ospedale di Comunità permette una degenza fino a circa 15/20 giorni.”
La risposta dei firmatari del ricorso e dell’amministrazione non si è fatta attendere: l’ex deputato avv. Luigi Muro, primo firmatario: «Stamattina si è tenuta la prima udienza innanzi al T.A.R. Campania che mi vede primo ricorrente contro lo scellerato provvedimento con il quale si distrugge in particolare il sistema delle urgenze ed emergenze a Procida. Si sono presentati in udienza gli avvocati del Ministero e quelli della Regione unitamente all’avvocato del Comune di Procida che depositerà ulteriore ricorso ma che si è unito alle nostre censure. Quello che è emerso di GRAVISSIMO è che la Regione Campania ha depositato quale sua tesi una relazione a firma del Commissario Dr. POLIMENI e del suo Sub Commissario. Oramai è chiaro che la Regione ed il Commissariato agiscono all’unisono per ridimensionare la sanità a Procida ed è bene che si continui nella battaglia giudiziaria innanzi al TAR. Il presidente del Tribunale Amministrativo regionale ci ha concesso una ulteriore udienza,già fissata per il 6 luglio prossimo,per consentire di replicare alle difese della Regione e,quindi del Commissariato. Chiunque avesse idee o suggerimenti per confutare le tesi della Regione potrà farmele recapitare e saranno allegate per l’udienza del 6 luglio prossimo. Continuiamo la nostra battaglia anche a fianco delle Istituzioni che devono farsi sentire con forza sui tavoli che contano!!! FORZA PROCIDA!!!».
Assessore Antonio Carannante: «Ieri è stata discussa l’udienza dinanzi al TAR Campania-Napoli riguardo la sospensione del decreto commissariale n. 33 del 17.05.2016 (pubblicato sul BURC in data 23 maggio 2016) e che di fatto priva l’isola di Procida di un Pronto Soccorso h24 che assicura la gestione della prima indispensabile emergenza sanitaria. Oltre al ricorso proposto dal Comune di Procida, vene è stato un altro proposto da privati cittadini nonché da parte di consiglieri di opposizione, per cui l’Avvocato Gherardo Marone, difensore dell’Ente, ha fatto presente l’opportunità di discutere insieme i ricorsi. Di fronte tale richiesta il processo è stato rinviato all’udienza del 6 luglio: a tale udienza si discuterà se sospendere o meno il decreto commissariale. Probabilmente, salvo immediate decisioni del TAR, vi sarà poi il rinvio ad altra ulteriore udienza per discutere del merito della questione. Ad ogni modo, da una prima disamina degli atti processuali emergerebbe da parte del Commissario Polimeni una difesa del contestato Piano Ospedaliero: probabilmente una scelta processuale, per non sconfessare apertamente quanto disposto fino ad oggi. Come Amministrazione abbiamo il dovere di credere nelle rassicurazioni ricevute anche presso il Ministero della Sanità, per cui continueranno le interlocuzioni a tutti i livelli col Ministero, Commissario e Regione Campania. Al contempo proseguiremo l’azione legale in tutti i gradi di giudizio, fino a quando non otterremo un atto espresso che revoca l’abrogazione del Pronto Soccorso h24. La strada è lunga e difficile, e scongiurando ogni speculazione politica su una questione del genere, non lasceremo nulla di intentato per tutelare il diritto alla salute dei procidani e dei loro ospiti sull’isola.»
Antonio condividiamo pienamente la tua visione delle cose
Ed è proprio per questo che ti invitiamo pubblicamente a firmare e ad incitare i Procidani a farlo. Una raccolta firme, a sostegno di questa battaglia che sicuramente sarà di aiuto per il lavoro istituzionale che il comune sta mettendo in campo. Firma anche tuhttps://www.change.org/p/ministro-della-sanit%C3%A0-on-beatrice-lorenzin-pec-gab-postacert-sanita-it-salviamo-l-ospedale-di-procida?recruiter=554590025
Grazie
Non capisco una cosa: Luigi Muro dice che l’avvocato del comune ha aderito al ricorso presentato dall’opposizione riservandosi di presentarne uno proprio. Mentre la maggioranza dice che sono stati loro a presentare un ricorso è che l’opposizione ha aderito al loro. Si può sapere chi sta dicendo bugie? Grazie direttore se mi fa chiarezza.
sig Luisa il primo ricorso lo ha fatto LUIGI MURO ed e’ anche il primo firmatario ,poi e’ stato presenta il secondo dall’attuale amministrazione ambrosino
L’avv Luigi Muro Ha presentato per primo il ricorso.
cose una gara?!…. dpo che hanno fatto andare in malora l’opsedale negli ultimi 10 anni ( basta guardare le statistiche!!!) ed e sopratutto su quelle che si basa la regione, adesso sembra che sia una gara al ricorso…..