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PUBBLICA ILLUMINAZIONE: RISOLTO IL CONTRATTO CON LA VECCHIA SOCIETA’. ASS. ANTONIO CARANNANTE: «OLTRE UN MILIONE DI EURO ELARGITI DALLE CASSE COMUNALI E NESSUN PROGETTO E RIQUALIFICAZIONE»

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Lug 4, 2016

Redazione | Il fatiscente impianto di pubblica illuminazione, sull’isola di Arturo, rappresenta quasi con cadenza quotidiana, quanto di più fallimentare c’è nella gestione della cosa pubblica. Abituati come siamo a “mali maggiori”, quelli per dire così che meno si evidenziano sono purtroppo l’anello  debole di una sgangherata catena che tiene in piede il baraccone. La pubblica illuminazione  – infatti –  sembra come tanti altri, un argomento di poco conto, ma che tocca nel vivo la vita quotidiana della popolazione. Non si tratta nemmeno di una questione di estetica  – tra le decine di modelli di lampade presenti – ma di un vero problema per la pubblica incolumità.

Di questo ne abbiamo parlato con l’assessore con delega all’illuminazione Antonio Carannante, che  con soddisfazione rappresenta il lavoro fatto in mesi di lavoro.

Di che si tratta?

La precedente amministrazione nel 2009 aveva stipulato con un’impresa in terraferma un contratto di project financing che ci costava 180.000 euro all’anno, IVA compresa.

Che cos’è il project financing?

Un contratto di servizio e di lavori. Nel nostro caso specifico, l’impresa in questione aveva ricevuto dal Comune l’incarico di provvedere alla manutenzione della rete elettrica ordinaria e straordinaria. Secondo l’accordo, l’impresa avrebbe effettuato al tempo stesso degli investimenti per il rifacimento dell’impianto di illuminazione.

Rifacimento ex novo?

Sì, l’impresa avrebbe investito nella progettazione, realizzazione e gestione del nuovo impianto di pubblica illuminazione.

In cambio di che cosa?

L’impresa percepiva un canone fisso di 150.000 euro all’anno oltre IVA, e lo avrebbe percepito per 30 anni.

Il contratto prevedeva altro?

Al concessionario veniva riconosciuto il 50% del risparmio che il Comune di Procida avrebbe dovuto conseguire sulla bolletta Enel in seguito ai minori consumi ottenibili con la realizzazione del nuovo impianto. In tal modo il concessionario avrebbe percepito un ricavo che sostanzialmente andava a ricompensare l’investimento compiuto.

Ebbene?

Ebbene, abbiamo verificato che, dopo il versamento di oltre 1 milione di euro, nulla di tutto questo è avvenuto. Dopo sette anni il nostro impianto è notoriamente obsoleto: siamo subissati da segnalazioni di cattivo funzionamento, e, fatto ancor più grave, non è stato possibile conseguire alcun risparmio energetico.

Quindi come ti sei comportato?

Appena insediato ho fatto nominare un esperto in materia con il quale, dopo aver studiato la documentazione, l’impianto e l’operato dell’impresa, abbiamo facilmente individuato una serie di inadempienze.

Quindi il contratto non veniva rispettato?

Non solo. Il Comune di Procida era danneggiato sotto diversi profili e anche nella misura in cui non vi era nessuna possibilità di conseguire il promesso risparmio energetico.

Ma gli investimenti sono stati effettuati dal concessionario?

L’intervento del concessionario sostanzialmente si limitava da tempo all’ordinaria manutenzione. L’impianto doveva essere ammodernato ed adeguato entro tre anni, ai quali la precedente amministrazione aveva concesso una proroga; nonostante ciò, ad oggi, dopo che il Comune di Procida, ripeto, ha corrisposto in questi anni oltre 1 milione di euro, è stato realizzato solo circa il 20% delle opere.

 Come avete risolto il problema?

Abbiamo avviato la procedura di risoluzione contrattuale come previsto dalla legge vigente in materia, in quanto l’inadempimento contrattuale era ben evidente, a prescindere da qualche canone non pagato tempestivamente per le difficoltà economiche dell’ente. Per tutelare i diritti dell’ente abbiamo anche avanzato una domanda di risarcimento danni abbastanza cospicua.

E per il futuro?

Temporaneamente affideremo alla SAP, società interamente partecipata del Comune di Procida, e che diventerà il braccio tecnico dell’amministrazione comunale, il servizio di ordinaria manutenzione con un abbattimento di circa il 50% delle spese. Intanto stiamo valutando se partire subito con la sostituzione di lampade energetiche per assicurare un pronto risparmio all’ente. Ad ogni modo in seguito indirremo una gara d’appalto pubblica per il rifacimento dell’impianto, con l’obiettivo di fornire all’isola un nuovo impianto di illuminazione in grado anche di assicurare un risparmio energetico agli isolani.

 

1 commento su “PUBBLICA ILLUMINAZIONE: RISOLTO IL CONTRATTO CON LA VECCHIA SOCIETA’. ASS. ANTONIO CARANNANTE: «OLTRE UN MILIONE DI EURO ELARGITI DALLE CASSE COMUNALI E NESSUN PROGETTO E RIQUALIFICAZIONE»”
  1. bravi sempre cosi senza gara la SAP va benissimo i soldi rimangono procida e non se vanno altrove fate girare l’economia , la sap son preparati per farlo ma dovete fare anche la un po di pulizia ai rami secchi capisci a me

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