Redazione | La ricorrenza dei fenomeni franosi sull’isola di Arturo da sempre è al centro di ogni azione amministrativa. E diversamente non potrebbe essere, vista l’importanza che ricoprono. Difficile è prevederle e fare una stima in base ad informazioni di carattere generale e qualitativo provenienti da analisi storiche, geomorfologiche e geotecniche in una determinata zona. L’analisi diretta, allora, attraverso informazioni di tipo geomorfologico e geotecnico, in mancanza di altri dati, puō fornire una stima di tipo probabilistico e costituisce ad oggi l’unico un valido mezzo di assegnazione delle probabilitā di frana di questa o quella costa.
Ad illustrare lo stato dell’arte è la solerte assessora Rossella Lauro: «Come tutti i cittadini hanno potuto osservare nel tempo, Procida presenta molti problemi lungo le coste, dove ormai da decenni è in corso un lento e progressivo disfacimento, con crolli e frane estese, soprattutto dove la roccia è friabile ed erosa dal vento. Pertanto come era stata annunziato nel nostro programma politico, abbiamo sentito subito, dal primo giorno di insediamento, la necessità di portare in evidenza alle autorità competenti tali problemi, affinché nelle opportune sedi istituzionali se ne tenesse conto. Soprattutto a livello regionale e nazionale.
Dalle notizie ricevute ultimamente constatiamo che qualcosa comincia a muoversi proprio per quanto riguarda i finanziamenti regionali e nazionali. La maggior parte dei bandi verranno pubblicati nel periodo autunnale. Per cui oggi stiamo già lavorando per prepararci alla grande “stagione dei finanziamenti” seguendo le linee di sviluppo su cui la Regione si sta concentrando.
Non possiamo mancare di evidenziare che tra le priorità che preoccupano l’isola c’è proprio il dissesto idrogeologico con ripetute frane presso i nostri costoni per cui si rendono necessari sia la messa in sicurezza delle coste che il ripascimento delle spiagge. I contatti che fino ad oggi abbiamo attivati per analizzare le emergenze sono stati vari: dalla Città Metropolitana fino ad arrivare al Ministero, dall’ANCI all’ANCIM.
Abbiamo affrontato con loro la situazione pregressa ma anche aperto i nuovi scenari che si configurano con i cambiamenti climatici che causeranno inevitabilmente una modifica del nostro territorio per l’effetto del necessario “Adattamento”. A tal fine si rende necessaria una presa d’atto collettiva di quanto potrà accadere e che occorrerà essere pronti e preparati per evitare emergenze future, sapendo che ci sono già dei comportamenti che possiamo adottare sia come Comune che come singoli cittadini per sviluppare atteggiamenti legati al concetto di “Resilienza”. Abbiamo bisogno di conoscere per anticipare alcuni fenomeni importanti riguardo alle modifiche che interverranno nel clima e di conseguenza sulle coste. Di tutto questo discuteremo in una serie di incontri e laboratori che si svolgeranno nei prossimi mesi. Il Progetto PAES (Piano per le Energie Sostenibili), per esempio, è uno strumento già adottato e che ci guiderà verso la Tutela del nostro Territorio.
Abbiamo il dovere di difendere la nostra isola innanzitutto rispettandola e investendo su nuove tecniche innovative. Pertanto tutti i cittadini, esperti e interessati a questo aspetto, che vorranno offrire un contributo possono rivolgersi all’Assessorato ai Lavori Pubblici. Il lavoro non manca su questo tema e siamo aperti ad ogni tipo di intervento.
La replica dell’opposizione consiliare del gruppo “Per Procida” è affidata ad una nota:
«Ci dispiace richiamare in servizio i famosi “turisti svizzeri”, che probabilmente in pieno agosto sono impegnati in altre vicende ma, a leggere le dichiarazioni rilasciate dall’assessore ai lavori pubblici sulla vicenda costoni, ci sembra che, realmente, l’unico paragone possibile con gli attuali amministratori sia proprio quello di persone che, in questi anni, hanno vagato per l’isola e per il mondo proprio come di turisti, per lo più abbastanza distratti.
Nel recente passato, proprio i costoni dell’isola sono stati interessati da un’ampia ed importante opera di messa in sicurezza: Belvedere della “Chiaia”, spiaggia della sirulenza, Ciraccio, Santa Margherita Nuova, spiaggia de “Il Postino”, ed i prossimi interventi finanziati in località Lingua, sono realtà incontrovertibili. Certo altro c’è da fare.
Dall’altro lato, l’attuale assessore ai lavori pubblici, di cui non si mancherà di narrare le gesta per come ha condotto in porto i lavori del waterfront (a proposito siamo sempre in attesa di conoscere quando partiranno i lavori per la realizzazione del parcheggio a Via Libertà), dopo oltre un anno di mandato, si è resa conto che, effettivamente, ci sono zone in cui la costa è friabile quindi soggetta a crolli. Ragion per cui la proposta è: “A tal fine si rende necessaria una presa d’atto collettiva di quanto potrà accadere e che occorrerà essere pronti e preparati per evitare emergenze future, sapendo che ci sono già dei comportamenti che possiamo adottare sia come Comune che come singoli cittadini per sviluppare atteggiamenti legati al concetto di “Resilienza”. Abbiamo bisogno di conoscere per anticipare alcuni fenomeni importanti riguardo alle modifiche che interverranno nel clima e di conseguenza sulle coste. Di tutto questo discuteremo in una serie di incontri e laboratori che si svolgeranno nei prossimi mesi”.
Altro che finanziamenti!!! Cosa dire, una volta entrata in campo la “Resilienza” (la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici) le cose cambiano eccome, ci sentiamo tutti più sicuri, pronti a partire come “turisti svizzeri” per girare il mondo».