Redazione | Trascorso il ferragosto, sull’isola di Arturo si inizia a parlare del Premio Letterario, che da sempre è l’appuntamento di fine estate per eccellenza. Ed a poco più di un mese prendiamo a prestito quanto scritto dal collega Asile Conte, sull’ultimo numero del Procida Oggi, per cominciare ad accendere i riflettori sull’evento.
La cerimonia di premiazione – come ricorderete del Premio Letterario “Procida, Isola di Arturo Elsa Morante, giunto quest’anno alla XXIX edizione, si svolgerà sabato 24 settembre prossimo. La manifestazione avrà luogo nella Chiesa di Santa Margherita Nuova a Terra Murata. Il Premio Letterario è già stato preceduto da due importanti appuntamenti: il 3 luglio, a Casale Vascello, con la presentazione dei finalisti, mentre il 18 e il 19 luglio, gli autori e le opere finaliste sono stati presentati al territorio. Tutti gli eventi collegati alla manifestazione, compresi i premi dei vincitori, costeranno 26 mila euro, una spesa imputata al bilancio comunale.
La XXIX edizione del Premio, considerata dal Comune “Un patrimonio culturale di indiscussa risonanza”, ha acquisito una nuova formula che stravolge completamente quella precedente.
Sono state abolite le “sezioni” di, poesia, traduzione, all’isola (una tesi di laurea riguardante Procida). Vengono attribuiti premio e riconoscimento solo alla sezione narrativa e, ad una strana “nuova sezione denominata “com’è profondo il mare”. Al vincitore per la “narrativa” andranno 5000 euro, più 1000 euro cadauno agli altri due finalisti, mentre a quello di “Com’è profondo il mare” andranno 2000 euro.
Dicevamo della nuova formula. Quest’anno ci sono due giurie: una “tecnica” e una “popolare”. La prima, scelta dalla Comune di Procida, attraverso la persona dell’assessore alla cultura, è composta da un numero di commissari variabile tra 6, 8, 10 membri, oltre al presidente, in modo da avere sempre un numero dispari di votanti. Ecco i nomi Gabriele Pedullà (presidente), Filippo La porta, Salvatore Di Liello, Loredana Lipperini, Fabio Masi, Paolo Peluffo.
La seconda – invece – è formata da ben cinquanta lettori indicati dalle librerie isolane “Graziella” e “Nutrimenti” A presiederla, lo scrittore isolano e medico Giacomo Retaggio. La giuria “tecnica” sceglie tre opere che, successivamente, saranno votate dalla giuria popolare per la scelta del vincitore.
Ecco le opere scelte quest’anno: “Il grande animale” di Gabriele Di Fronzo, edizioni Nottetempo; “Il cinghiale che uccise Liberty Valance” di Giordano Meacci, Ed. Minimumfax,“Neve, cane, piede”, di Claudio Morandini, Ed. Exorma.
Al premio principale sarà affiancato una sezione denominata “Com’è profondo il mare” che selezionerà libri di saggistica e di narrativa sul tema specifico.
La giuria sarà composta da Donatella Bianchi, giornalista televisiva di Linea Blu, Sebastiano Tusa, archeologo, soprintendente del mare nella Regione Sicilia, Claudio Fogu, studioso del Mediterraneo e docente presso l’Università di California.
La nuova formula del Premio Letterario, a quanto si evince dalla delibera comunale che definisce e finanzia il progetto, non è solo un fatto tecnico, ma di sostanza. Esso mira al coinvolgimento del territorio, in modo che “le opere letterarie non diventino fenomeno da salotto, ma interagiscano con l’isola in un reciproco e stimolante scambio”.
Spiega ancora il bando del Premio: “Solitamente si pensa che promuoverla cultura in un paese significhi realizzare un premio, un festival, una sagra, una sfilata di moda, una mostra. Niente di più falso. Questi eventi, pur necessari e alcune volte anche utili, se isolati e al di fuori di una prospettiva culturale che ponga al centro la persona e la relazione tra le persone, nella costruzione di rapporti di collaborazione, di comunione e di ricerca comune, rappresentano spesso forme di di lobbies e di personaggi da vetrina, espressioni di interessi economici ed autoreferenziali, che lasciano il territorio arido e privo di input vitali e rigenerativi”. Da qui, il nuovo premio, “finalizzato primariamente allo sviluppo del bene relazionale”. Anche e, appunto, attraverso il coinvolgimento della gente dell’isola, vedi i 50 lettori della giuria popolare.
Ma questi
magnifici “50 componenti della giuria popolare”
sono stati scelti dalle due librerie sulla base di che cosa?
Solo perchè sono abituali clienti ,o perchè hanno le competenze culturali ,letterarie e di critica,che sono richieste per una valutazioneseria e approfondita.
Molti pensano che per migliorare qualsiasi cosa,uno spettacolo,un premio letterario,una manifestazione,etcetc
basti che la si fà in modo diverso dalle precedenti,come se il solo fatto della diversità sia patente di rinnovamento positivo.
Ecco,io penso che questo sia il caso contrario.
Il nuovo diventa peggioramento e mediocrità.
Solo forma,niente sostanza.