Redazione | Si è tenuta, ieri, l’udienza di merito del giudizio dinanzi al TAR Campania-Napoli relativo al ricorso avverso il decreto commissariale n. 33 del 17.05.2016 (pubblicato sul BURC in data 23 maggio 2016) che di fatto priva l’isola di Procida di un Pronto Soccorso h24 che assicura la gestione della prima indispensabile emergenza sanitaria. L’Assessore al contenzioso del Comune di Procida Antonio Carannante ha presenziato personalmente all’udienza.
“Una presenza ovviamente simbolica (poiché l’ente è stato ottimamente rappresentato dall’avv. Marone) – ha commentato l’assessore Carannante – per rimarcare l’attenzione della comunità procidana su un diritto fondamentale come quello alla salute”.
Ricordo che il TAR, con ordinanza del 7 luglio: “Ritenuto che le censure, non manifestamente infondate, richiedono adeguato approfondimento nella fase di merito; considerato che oggetto di impugnazione è un atto di programmazione regionale per la cui esecuzione è specificatamente contemplata l’emanazione di atti attuativi, allo stato non adottati; pertanto non si ravvisa allo stato il presupposto dell’immediatezza ed attualità del danno per concedere l’invocata sospensiva; rilevato che, in ogni caso, le ragioni cautelari possono essere adeguatamente salvaguardate con la sollecita fissazione del merito del ricorso ai ai sensi dell’art. 55 comma 10, accoglie la domanda cautelare ai sensi del suddetto articolo e per l’effetto fissa l’udienza pubblica del 23 novembre 2016…”
“In altri termini il TAR, – aggiunge l’Assessore – con la suddetta ordinanza, seppure con le formule complesse del linguaggio giudiziario, da un lato aveva specificato che l’atto impugnato è un atto di programmazione che necessita comunque di ulteriori atti attuativi volti all’effettiva chiusura del Pronto Soccorso di Procida (e che quindi allo stato non vi è un danno attuale per l’isola di Procida), e dall’altro che le ragioni cautelari del Comune potevano essere comunque salvaguardate con una fissazione a breve dell’udienza di merito (e quindi della sentenza), ovvero il 23 novembre 2016”.
“Durante la discussione che ha evidenziato tutte i vizi del decreto impugnato, il Presidente – ricorda ancora l’Assessore Carannante – in seguito alla segnalazione dell’avvocato, ha confermato di essere al corrente dell’ultimo difficoltoso soccorso delle settimane scorse su Procida, ed ha anche rilevato la circostanza che l’isola dista oltre 10 miglia da Napoli. Ha poi concentrato l’attenzione sulla circostanza che il piano ospedaliero ad oggi non è stato concretamente attuato”.
“Adesso e conclude Carannante – attendiamo la sentenza entro trenta giorni. Abbiamo compiuto tutto quanto legalmente era possibile. Siamo consapevoli che è una battaglia complessa e comunque vada non lasceremo nulla di intentato per difendere la salute dei cittadini procidani e dei loro ospiti”.
Non tutti siamo avvocati e avvezzi al linguaggio forense. Quindi sarebbe bello che sia l’opposizione che l’amministrazione invece di litigare e fare comunicati simili ma incomprensibili si concentrassero sul mero problema ospedale spiegando con parole semplici cosa accade. In pratica si è capito solo che entrambi aspettano una risposta tra una trentina di giorni!!! E se due ricorsi al tar sono controproducenti??? E se invece di fare qualcosa ci complichiamo la vita?? Intanto il Sindaco ha parlato con De Luca….cosa gli ha detto ??? Che risposte ha dato??? In particolare con il suo nuovo ruolo può fare qualcosa??? Ha intenzione di fare qualcosa??? Come sarebbe bello avere una risposta a mezzo stampa da De Luca……….per il bene comune!!!!