Redazione | Non sanno vivere senza veleni. Neanche il tempo di gustare la vittoria dinanzi al TAR e subito sono partiti i distinguo. Classica pantomima procidana. Non che fino alla vigilia non ce ne fossero, tutt’altro, ma questa volta le accuse sono davvero pesanti. A lanciare il guanto di sfida alla amministrazione è stato un manifesto affisso per le strade dell’isola del gruppo consiliare di “Per Procida”, che ha puntato il dito contro il Sindaco Dino Ambrosino, reo di aver sottaciuto alla popolazione la situazione dell’ospedale e di non essersi attivato per tempo. Qualcosa che se fosse vero sarebbe di una gravità assoluta. Recita testualmente il manifesto:
«IL TAR Campania ha accolto il ricorso presentato dall’avv Luigi Muro, dal gruppo consiliare “Per Procida” da associazioni e cittadini contro il Piano Ospedaliero che discrimina la nostra isola, eliminando ogni struttura sanitaria per l’urgenza e l’emergenza. Ha riconosciuto il diritto di tutela per le zone disagiate, accogliendo i rilievi del ricorso e confutando le motivazioni addotte dal Governo e dalla Regione
E’ la vittoria di tutti i procidani che hanno lottato con lealtà e convinzione in modo unitario per affermare un diritto fondamentale: la tutela della salute.
I fatti dimostrano che a ciò è necessario aggiungere: malgrado i comportamenti del sindaco e della sua Amministrazione che ha tenuto nascosto per mesi la scelta di ASL e Commissario di privare l’isola del Pronto Soccorso, nessuna autonoma iniziativa ha intrapreso, per finire a considerare il nostro ricorso al TAR un “boomerang” e noi impegnati a far privare l’isola della tutela sanitaria di emergenza.
Non solo il ricorso al TAR, ma tutti gli atti istituzionali e politici del nostro gruppo hanno avuto, senza tentennamenti, l’unico fine di veder sconfitto un disegno scellerato contro i procidani, nel solco di un impegno trentennale che altri non possono vantare.
La vittoria del ricorso è un risultato fortemente positivo, ma non va allentata l’attenzione e la mobilitazione.
Inquietano le espressioni usate dal sindaco mentre è saltato sul carro dei vincitori asserendo che col Pres. De Luca bisogna trattare “partendo da un Presidio Ospedaliero”, (anche l’Ospedale di Comunità lo è) ed in precedenza “confidava nella sua capacità di coniugare razionalizzazione dei costi e adeguatezza dei servizi”
Non possono esserci tentennamenti. Abbiamo diritto al Pronto Soccorso e a servizi sanitari adeguati.»
Dello stesso tono la risposta del Sindaco, alquanto seccato dopo la lettura del manifesto. E anche il primo cittadino non ci è andato leggero, tanto da spingersi a dire che avrebbe assistito personalmente a momenti di soddisfazione letti negli occhi dei consiglieri comunali di Opposizione allorquando fu pubblicato il decreto di ridimensionamento del locale presidio Ospedaliero. Cosa altrettanto grave,
Il sindaco ha affidato – come sempre – alla sua pagina di facebook la risposta: «A volte si travestono da agnellini, ma noi non dobbiamo mai dimenticare i lupi che sono stati. Sulla questione ospedale vogliono rifarsi una verginità politica dopo aver perso le elezioni ed ogni credibilità. Mai fidarsi ! Consideriamo per esempio la falsità che noi saremmo stati informati del tentativo di smantellamento del Pronto Soccorso. Lo hanno ripetuto in tutti i momenti e le sedi pubbliche. Salvo poi scrivere il contrario dove non si possono dire bugie, ovvero, atti alla mano, nel loro ricorso al TAR! Contemporaneamente, dicevano una falsità ai procidani e con le carte dimostravano altro.
Non potrò mai dimenticare la soddisfazione che lessi nei loro occhi quando fu pubblicato il decreto per la chiusura del nostro Pronto Soccorso. Pur di prendersi una rivincita, godevano delle nostre difficoltà. Eppure la gente ha reagito, abbiamo combattuto in tutte le sedi una battaglia eccezionale. Mobilitazione che ha influito sull’attenzione con cui i magistrati del TAR hanno affrontato la materia, come pure ha dimostrato l’interesse del giudice Presidente rispetto all’ultimo articolo di “La Repubblica” sulla difficoltà dei trasferimenti dei nostri malati. Loro invece si danno da soli il merito della vittoria !
Il Comune di Procida ha presentato il suo buon ricorso al TAR , e lo avrebbe comunque fatto, in ogni caso, perché non mancano gli avvocati e gli argomenti da spendere. Ciò che è stato eccezionale è la capacità del popolo procidano di reagire unito, coinvolgendo la comunità nazionale su una battaglia per un diritto sacrosanto.
Spetta ora al Presidente De Luca, nuovo Commissario alla sanità dal primo gennaio 2017, dare attuazione alla sentenza e alla norma organizzando sulla nostra isola un’assistenza sanitaria adeguata. Non sarà contenta l’opposizione, ma noi a questo tavolo di lavoro partecipiamo, nell’interesse del popolo procidano che abbiamo l’onore di rappresentare.»