Redazione | Ricorrono oggi i 35 anni del naufragio della motonave Marina d’Equa avvenuto nel golfo di Guascogna, e nel quale persero la vita tre marittimi procidani: Pietro Cibelli, Giuseppe Visaggio e Graziuccio Scotto di Marrazzo.
“Il ricordo di questa tragedia è sempre forte nella nostra comunità, allora ero un bambino ma ho ben impresso nella memoria quel Capodanno molto triste, dove non si spararono fuochi di artificio in segno di lutto. Tutta l’isola era commossa per quella tragica perdita di concittadini durante l’espletamento del proprio lavoro – tiene a sottolineare ricorda Antonio Carannante, Assessore con delega al lavoro marittimo – tanto che da allora questa giornata assurge a giornata simbolo per ricordare tutti i marittimi procidani morti sul lavoro. Non dimentichiamo infatti, continua l’Assessore, che decine sono i marittimi procidani deceduti in mare. Già da mesi sto approntando un elenco dettagliato in quanto qualcuno è rimasto lontano nella memoria di noi tutti.
Mantenere vivo il ricordo di marittimi che con la vita si sono sacrificati sul lavoro è essenziale per la nostra comunità che dal mare ha ricevuto, e continua a ricevere, tanto benessere ma sempre con grandi sacrifici.
MessageVoglio ringraziare per questa iniziativa, ossia tenere vivo il ricordo dei marittimi procidani caduti in mare. Sono di Procida,(abito a Formia dal 1976) pensionato ed ex cap. sup.di macch. di lungo corso, nonchè, cugino di Pietro Cibelli. Grazie ancora.Vi segue sempre.
Antonio Esposito