• Sab. Nov 23rd, 2024

TGPROCIDA

Raccontare il presente, capire il futuro

INTERVISTA ESCLUSIVA AL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI ISCHIA E PROCIDA, CAP. ANDREA CENTRELLA

Ditgprocida

Dic 30, 2016

Redazione | La fine dell’anno, è un po’ come il tardo pomeriggio Si tirano le somme della giornata, si storce la bocca agli insuccessi e si guarda al domani con infinito ottimismo. Lo stesso, che ci è parso di leggere tra le parole, durante l’intervista che il Comandante dei Carabinieri della Compagnia di Ischia e Procida, Cap. Andrea Centrella, ci ha gentilmente concesso.

Lo abbiamo incontrato nella caserma della stazione di Procida, retta dal Mar. Dario Di Meglio, dove nella mattinata di ieri, è giunto in visita. Da ormai due anni al comando della compagnia, il Capitano Centrella da sempre è vicino alle istanze degli uomini della benemerita delle diverse  stazioni dislocate tra le due isole del golfo di Napoli. Un impegno in cui profonde la massima attenzione è testimoniato dalle numerose operazioni portate a termine con successo.

L’occasione di ieri  – dunque – è stato anche  un modo per ringraziare gli uomini al suo comando e fare  gli auguri per l’anno che sta per finire e l’anno che verrà.

L’anno appena trascorso, dunque, che anno è stato? Che bilancio è possibile trarre?

“Un bilancio sempre positivo, questo ovviamente grazie alla collaborazione di tutto il personale che ha lavorato intensamente. Ovviamente i periodi di interventi per una compagnia come quella di Ischia e Procida  – in un anno solare – sono molto diversi tra di loro.  Nel senso che  inevitabilmente la mole di lavoro è superiore  durante  il  periodo estivo. Tutto ciò non va a discapito  ovviamente di tutto quello che avviene durante il periodo invernale. La dimostrazione ultima è  che nonostante il periodo natalizio, si siano verificate due rapine nel territorio di Forio e  prontamente il rapinatore è stata assicurata alla giustizia. Questo nel giro di una sola ora e mezza.

Non bisogna mai abbassare la guardia anche quando non siamo interessati dall’afflusso turistico. Il lavoro svolto dai miei uomini è stato molto efficace nell’affrontare tutte le varie situazioni che si sono venute a creare. Questo non fa che confermare il bilancio positivo del 2016”

Due anni del comando.  Andiamo verso il terzo. Qual’è il reato “delle isole” più frequente?

“Possiamo raggrupparli in diversi insiemi di reati. Alcuni richiedono un contrasto più strutturato ed alcuni più immediato.  I problemi principali sono riconducibili  – però – a due categorie: uno legato ai reati contro la  pubblica amministrazione che purtroppo nascono principalmente  l’isola di Ischia e di riflesso ed in maniera relativa l’isola di Procida e legati  agli abusi edilizi. L’illecito edilizio è il sintomo del reato contro la pubblica Amministrazione. Comunque la si vede, durante le indagini (autorizzazioni edilizie, ecc )  c’è sempre un reato contro la pubblica amministrazione. Un reato strutturato purtroppo che interessa intere aree del settore pubblico e che abbiamo contrastato. A Procida  – ad esempio  – proprio in questo anno che ci lasciamo alle spalle, abbiamo contrastato più illeciti nell’ambito della pubblica amministrazione.  Ed in questo devo dire che è importante sottolineare che sarebbe un buon intento per il 2017 incrementare  la partecipazione dei cittadini per reprimere questo tipo di reato. Molto spesso questi reati si scoprono dopo mesi di indagine, perché molto strutturate, però alla base non vi è traccia di una denuncia. Sono attività principalmente di iniziativa. Quello che riscontriamo è proprio la mancanza di denuncia.  Si sa bene che esiste una condotta illecita diffusa ma non si ha una immediata denuncia da parte dei cittadini. Questo purtroppo è un segno di dispiacere. Uno strumento diventa efficace nel momento in cui si lavora insieme. Laddove operiamo come singoli non riusciamo e non riusciremo mai ad ottenere risultati veramente efficaci”.

Si è fatto un’idea del perché non si denuncia?

“Ci sono due ordini di motivi. Il primo motivo può essere di carattere legislativo anche per come sono strutturati i reati contro la pubblica amministrazione.  Prendiamo i tre reati principali che sono concussione, induzione indebita e corruzione. La concussione è l’unico reato monolaterale, nel senso che è l’unico reato per cui paga solo il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio. Negli altri due reati comunque paga anche il corruttore. E li sorge il problema. Ma comunque è superabile. La concussione è solo l’inizio e successivamente si potrebbe evolvere in corruzione. Generalmente bisognerebbe denunciare all’inizio. Più in generale poi c’è la tendenza a non volersi assumere le responsabilità. Ma noi siamo qui apposta, siamo qui per coadiuvare e tutelare i cittadini soprattutto nei momenti della denuncia. E questo lo abbiamo dimostrato in diversi episodi”.

Tornando alla domanda di prima. L’altro gruppo di reati?

“I reati in materia di stupefacenti. E il contrasto va in due direzioni. Da una parte le indagini per disarticolare i sodalizi che sono responsabili del trasporto della droga e dello spaccio e la lotta al consumo di sostanze psicotrope anche se  alla  luce di una sentenza della Corte Costituzionale è venuta un pochino meno la sanzione del 75 bis DPR 309 che è stato dichiarato incostituzionale”.

Ed allora come si combatte il consumo di droga? Oltre che con la repressione?

“I dati sul consumo di sostanze stupefacenti è diminuito sensibilmente. Il consumo va combattuto non solo con la repressione. Ma bisogna porre in essere tutte una serie  di attività sociali. Come dicevo prima per i reati contro la pubblica amministrazione, anche per il consumo di droga tutta la comunità che deve collaborare. I segnali sono positivi e speriamo che nell’anno che verrà siano ancora più positivi”.

Purtroppo il consumo di droga è molto diffuso tra i giovani. In che modo si può interagire con loro?

“Innanzitutto creando delle occasioni di incontro che vanno al di la di quelle organizzati. Come ad esempio gli incontri nelle scuole. La vicinanza è massima ai problemi dei ragazzi e si nota soprattutto fuori dagli schemi prestabiliti. L’incontro all’interno dello schema prestabilito non è sempre genuino al cento per cento. Coi giovani bisogna avere un confronto sincero e per sfatare anche alcuni luoghi comuni come quelli contro l’autorità precostituita. Occasioni di incontro che non siano solo di forma.

Sin dal giorno del suo insediamento ha messo al centro del suo comando la collaborazione con le altre forze di Polizia.  Come procede?

“Giusto. Ricorda bene. Ovviamente la collaborazione è stata ed  è fondamentale.  Alla fine al cittadino non interessa chi risolve un problema ma interessa che il problema venga risolto. Sta proprio a noi avere uno spirito propositivo di collaborazione  per la risoluzione dei problemi comuni e non cercare di avere dei protagonismi che non servono a nulla. O carabinieri, o Polizia o Guardia di Finanza l’importante è risolvere il problema. Comunque per rispondere alla tua domanda i rapporti sono ottimi”

Ottimi anche con le istituzioni politiche isolane?

“Massima collaborazione con chi gestisce le pubbliche amministrazioni delle isole di Ischia e Procida. Ci teniamo fuori da cose che non ci competono. Siamo all’esterno da ogni meccanismo di tipo politico, siamo fuori da ogni contesa. A noi non interessa chi amministra ma interessa collaborare con chi amministra. E l’augurio per il 2017 è che proprio le amministrazioni pubbliche non dovrebbero avere paura di denunciare ma far presente alla forze di polizia  – in un’ottica collaborativa  – quelli che sono i problemi che affliggono questa pubblica amministrazione per poi poter cercare di risolverli assieme. Purtroppo si tende a voler nascondere  non perché si è parti del reato, perché la denuncia viene vista come una  sorta di delegittimazione della propria attività, cosa che non è così perché se c’è un mal costume che impera in una pubblica amministrazione da trent’anni o quarant’anni, sicuramente non è colpa di chi è al potere in quel momento”.

Domani si chiude questo 2016. Un augurio alle comunità di Ischia e Procida per l’anno che verrà?

“Che dire. In questo periodo di auguri se ne fanno  tanti. Quello che sento maggiormente di esternare è quello che di riuscire nell’anno che verrà di migliorarci insieme,  arma dei Carabinieri e cittadini. Che sia un anno propositivo all’insegna della collaborazione reciproca.  Disponibili sempre anche da subito, poiché a breve  ripartiremo con la preparazione della prossima stagione estiva sui territori isolani. Tanti auguri. ”

4 commenti su “INTERVISTA ESCLUSIVA AL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI ISCHIA E PROCIDA, CAP. ANDREA CENTRELLA”
  1. Message
    Faccio i miei complimenti al comandante Centrella e ai carabinieri di procida pe ril lavoro giornaliero per garantire sicurezza
    ciao e buon anno

  2. Ciao
    auguri a tutti i carabinieri e a voi capitano. A procida siamo restii a denunciare ha ragione perchè temiamo i politici

    b anno
    Anna81

  3. AUGURI A TUTTI

    VOLEVO SAPERE COME STANNO LE INDAGINI CPL, COME STANNO LE INDAGINI SULL’AMMINISTRAZIONE E SU TUTTI I MARIUOLI DELL’ISOLA DI GRAZIELLA

  4. Vorrei prendere spunto

    da “The Voice”

    per invitare il bravo Dir del Tg Procida

    ad organizzarsi per informarci dello stato di avanzamento del corso della giustizia dei tantissimi casi di ” malaffare ” clamorosissimi che si sono succeduti negli ultimi anni e che hanno investito notissimi personaggi procidani..

    certo dell’interessamento,ringrazio

Lascia un commento