Redazione | Poche parole per dire: io vado avanti a carro armato. Antonio D’amore, il direttore dell’ASL Napoli 2 “Nord” non usa mezzi termini e rispedisce al mittente la lettera di diffida avanzata dal comune di Procida e dall’ex Sindaco Luigi Muro inviata all’indomani della firma del piano aziendale di giorni fa.
Un atteggiamento di scontro che francamente stentiamo a voler dare un senso. Una lettera in burocratese che testimonia ancora una volta quanto sia lontana l’istituzione sanitaria dell’ASL dalle esigenze e dalle richieste sacrosante della popolazione procidana. Di più. D’ampre si spinge anche in un campo non suo e cioè quello del ricorso al Consiglio di Stato, quasi auspicandolo, nonostante le rassicurazioni del Commissario governativo Joseph Polimeni.
A D’amore non interessa sapere che una comunità da mesi non sta più vivendo. A D’Amore non interessa che una mite comunità come quella procidana sa essere mite e cortese ma sa essere anche molto decisa a farsi sentire. A D’Amore non interessa quanto la politica locale e regionale sta facendo per la risoluzione del problema. A D’Amore non interessa quanto scritto dal TAR. A D’Amore non interessa correggere le criticità esistenti da sempre nel locale presidio procidano. Tanto che la lettera inviata è davvero incredibile e la rimettiamo ai nostri lettori per capire il tono della stessa:
Scrive D’Amore: «Con separati atti stragiudiziali, ma di identico contenuto, le SS.LL hanno inviato e contestualmente, diffidato I’ASL Napoli 2 Nord a dare seguito alla sentenza del Tar Campania —Napoli n.5842/16, con la quale veniva parzialmente annullato il Piano Regionale di, Programmazione della Rete ospedaliera, nella parte in cui eliminava il Pronto Soccorso dal Presidío Ospedaliero sull’Isola di Procida.
Al riguardo, devesi rappresentare che l’Azienda sanitaria è stata destinataria di specifiche indicazioni regionali in vinti delle quali ha adottato, con proprio atto deliberativo, l’Atto Aziendale.
Ebbene, in conseguenza della sentenza in parola, definitoria del primo grado di giudizio e, pertanto, soggetta a gravame dinanzi al Consiglio di Stato, la Struttura Commissariale della Regione Campania non ha, ad oggi, impartito diverse indicazioni modificative dell’attuale assetto organizzativo aziendale, invero confermato dalle ultime comunicazioni regionali, successive alla tenia in parola, in virtù delle quali è stata adottata la Deliberazione n.35 del 19/01/2017 integrativa della Deliberazione n.128 del 27/09/2016 con la quale è stato adottato l’Atto Aziendale: Per quanto sopra precisato, si comunica che, in assenza di superiori indicazioni da parte ‘Ente regionale, l’invito delle SS.LL. non può trovare accoglimento».
Sull’argomento uno degli intestatari della lettera e cioè l’Avv Luigi Muro attraverso la sua pagina social ieri in serata ha scritto: “Questione ospedale: l asl continua a lavorare contro Procida. Questo è l ennesimo schiaffo ad una comunità intera!!! Avanti con la nomina del Commissario da parte del Tar! Nessuno potrà fermare una popolazione intera a cui anche il Giudice ha dato ragione!!!W Procida!!!!
Ma se la Regione del PD vuole chiudere l’ospedale di Procida amministrata dal PD…allora dobbiamo dedurre che il Sindaco conta davvero poco politicamente. Ci venissero a chiedere i voti alle prossime politiche del 2018 o alle regionali o alle amministrative…li stiamo aspettandooooo!