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INDENNITÀ DEGLI AMMINISTRATORI: GIUSTA O SBAGLIATA? I COSTI DELLA POLITICA A PROCIDA: LE DIFFERENZE TRA IERI ED OGGI!

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Feb 6, 2017

Redazione | In un clima di austerity anche il costo della politica a livello locale diviene oggetto di discussione. Del resto se si chiede alla comunità di stringere la cinghia e di fare sacrifici, i primi che sono chiamati a dare il buono esempio dovrebbero essere proprio chi amministra la cosa pubblica. Ne parlò ad inizio anno proprio il Sindaco Ambrosino nell’incontro con la stampa, rivendicando un taglio ben definito. I costi della politica sono da sempre un cavallo di battaglia trasversale. E alla fine si trova sempre che i politici costano troppo e che si dovrebbe tornare all’originario «spirito di servizio».

Da ciò però si evincono due considerazioni: La prima: togliere l’indennità al pubblico amministratore significherebbe, di fatto, avere sindaci e assessori solo tra coloro «che se lo possono permettere». Può essere una scelta, ma va nella direzione contraria a quella di una democrazia popolare e partecipata. La seconda: togliere l’indennità ai pubblici amministratori significa, di fatto, renderli più esposti – per usare un eufemismo – alle pressioni di chi potrebbe offrire loro qualche compenso in cambio di favori.

Ritenuto – dunque  – che l’incidenza sul bilancio è comunque molto relativa, ma assume un carattere per così dire “etico” abbiamo chiesto  – come facciamo spesso in questi casi all’attivissimo Cons. Comunale con delega al bilancio Giovanni Villani  – di fare chiarezza sulla materia a livello procidano.

«Sono i comportamenti a definire le persone e non le parole – esordisce il cons. Villani –  cioè non ci definisce ciò che diciamo, ma come ci comportiamo. E questa affermazione è tanto più vera e forte quando le persone sono anche Amministratori della cosa pubblica Eccone un‘applicazione a Procida, che fa emergere le differenze tra ieri ed oggi.

5 Aprile 2013.  Davanti al Consiglio Comunale di Procida per discutere il Piano di predissesto finanziario l’Assessore al Bilancio di allora, ovvero l’attuale Consigliere Scala, dichiarava: “Effettueremo tagli ai costi della politica e dell’amministrazione.” Ed infatti il Piano di predissesto approvato da quel Consiglio Comunale conteneva nella Sezione Seconda – Risanamento il seguente paragrafo:

“E’ stato programmato di ridurre del 15% le indennità degli assessori e del Sindaco a decorrere dal 1 aprile 2013, portando il valore annuo da euro 116.882 ad euro 99.350.”

Ma il 19 luglio 2013, il Consiglio Comunale di Procida veniva convocato nuovamente per modificare il Piano di predissesto e i bontemponi (cioè l’Amministrazione Capezzuto & company) decidono di sopprimere la parte del Piano che prevedeva la riduzione delle indennità degli amministratori. Quindi oltre a lasciare alla Comunità procidana un Piano di predissesto insostenibile, i bontemponi provvidero a non ridursi più le indennità.

«A giugno 2015 – continua Villani – si insedia la nuova Amministrazione Ambrosino ed immediatamente delibera di tagliare le proprie indennità. Difatti la nuova Amministrazione, oltre a riformulare il Piano di predissesto (di cui ci occuperemo in un altro articolo), riduce le indennità del Sindaco e degli Assessori del 10%, portando il valore complessivo annuo da euro 116.882 ad euro 96.082. Detto. Fatto»

«Se si chiede a tutta la Comunità – e conclude Villani – di concorrere a risanare i conti del Paese, pesantemente e dolosamente danneggiati dai bontemponi, i sacrifici vanno chiesti a tutti ed in primo luogo agli Amministratori che devono essere di esempio. Il risanamento dei conti e la contestuale e duratura crescita del Paese richiedono soprattutto un rinnovamento culturale. E’ questa la vera sfida che stiamo affrontando».

4 commenti su “INDENNITÀ DEGLI AMMINISTRATORI: GIUSTA O SBAGLIATA? I COSTI DELLA POLITICA A PROCIDA: LE DIFFERENZE TRA IERI ED OGGI!”
  1. Si dimentica il dott Villani che i tagli sono stati dettati dalla legge e che la giunta è di 1 consigliere in meno attualmente, quindi ecco il taglio

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