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TGPROCIDA

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QUESTIONE SANITA’. SCALA RISPONDE A CARANNANTE: “LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE MASSA FANNO MALE A LEGGERLE. CHI ERA A CONOSCENZA DI CERTI FATTI AVEVA L’OBBLIGO DI DENUNCIARLI ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA”

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Feb 8, 2017

Redazione | Le ultime vicende legate alla questione Ospedale ormai sono divenute il pane quotidiano della informazione locale. Costretti purtroppo a raccontarvi il quale baratro la situazione è precipitata. Ad alimentare non poco il già il precario equilibrio si sono messe nelle ultime ore anche certi articoli giornalistici che ripercorrono il deliberato del consiglio comunale di fine anno.  E cioè la denuncia shock  dell’assessore Carlo Massa di tutta una serie di inefficienze legate al lavoro presso il piccolo nosocomio isolano. Tutto ciò ovviamente avrà delle conseguenze che saranno oggetto poi di discussioni future. Ieri intanto abbiamo riportato le considerazione dell’Assessore al contenzioso Antonio Carannante in merito al TAR e alle note vicende legate al possibile ridimensionamento ed oggi puntuale è giunta la replica del Capogruppo di “Per Procida” Menico Scala:

“Non posso esprimere – esordisce Scala – il pensiero di tutta l’opposizione ma, per quanto mi riguarda, è una situazione antipatica. Dal primo istante che è iniziata la storia ospedale, e stiamo parlando di diversi mesi fa, l’intero Consiglio Comunale ha lavorato insieme per un unico obiettivo. Atti e deliberati proposti insieme ed approvati ad unanimità. Lo stesso dicasi per le commissioni consiliari in materia davanti a organi quali Asl e Regione sono stati sempre uniti.

Poi ci sono le considerazioni personali che sono uscite fuori durante un Consiglio Comunale del 29 dicembre scorso dall’assessore Carlo Massa, riportate dai mezzi di stampa. Fa male leggerle, perché penso che non debba essere possibile un atteggiamento di questo genere. Spero che chi è a conoscenza di fatti di tale gravità, registrati agli atti del Consiglio Comunale, abbia non solo il dovere ma l’obbligo di denunciarlo anche agli organi investigativi e giudiziari competenti, altrimenti potrebbe, da un lato, lasciare il campo a facili illazioni, dall’altro, il persistere di questa situazione, qualora corrispondente al vero, potrebbe poi essere considerata complicità. Di certo un’azione di controllo andrebbe fatta a 360 gradi”.

Veniamo alle parole dell’Assessore Antonio Carannante di ieri:

“Nel mentre, il TAR Campania non ha concesso la sospensiva al ricorso presentato dal Comune di Procida contro il secondo atta aziendale dell’ASL NA2 Nord, fatto che, a nostro avviso nulla aggiunge e nulla toglie alla vicenda.

Sul campo rimane il ricorso proposto da Avv. Luigi Muro, Associazioni e alcuni consiglieri che hanno voluto puntare il dito sulla nomina di un COMMISSARIO AD ACTA che, al posto delle istituzioni poco sensibili (ASL, Regione, Commissario Governativo) metta in esecuzione la sentenza del TAR Campania che a dicembre ha dato totalmente ragione alle richieste della comunità procidana.  Era da attendersi che questa inutile richiesta di sospensiva fosse respinta dal TAR in quanto non esiste il requisito della estrema gravità ed urgenza, perché l’udienza era già fissata per il 22 febbraio 2017”

I perché dell’iniziativa del Comune:

“Una assurda corsa a fare i “primi della classe” – continua Scala – che ha esposto la nostra comunità a subire per la prima volta una sconfitta al TAR. In sintesi l’unica volta che il Comune prende una iniziativa autonoma…perde!!!! Fortunatamente abbiamo gli altri ricorsi ancora in piedi!!!

La cosa che più ci preoccupa, invece, è che il Sindaco, solitamente pronto a comunicare in tempo reale accadimenti positivi o presunti tali per l’Amministrazione, per un provvedimento emesso il 30 gennaio scorso, pur nelle sue innumerevoli apparizioni tv e sulla carta stampata, non ha comunicato NULLA né al Consiglio Comunale, né ai cittadini. Alla faccia della trasparenza! Poi, secondo alcuni, sarebbe la minoranza a non rappresentare la verità. Noi continuiamo a combattere per un presidio che deve funzionare meglio, combattiamo per ricevere quanto è previsto dalla Costituzione come il diritto alla salute, combattiamo contro ci considera numeri e non cittadini

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