Redazione | Jospeh Polimeni continua a scherzare con il fuoco sulla pelle dei procidani. Tra lui e D’Amore (Direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord) sembra una gara a chi la spara più grossa contro la piccola comunità procidana (che non ne può più). Di fatti ieri con decreto n° 8/2017 ha di fatto emanato l’atto aziendale ASL NAPOLI 2 NORD, rifacendosi precisamente il Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera ai sensi del D.M. 70/2015.
Tra i vari “considerati” e “visti” del documento c’è una “presa d’atto” che riguarda proprio Procida e recita testualmente: “Che lo stesso gruppo di lavoro ha evidenziato che il Tar Campania sezione I con sentenza numero 5842/ 2016 ha accolto il ricorso del Comune di Procida nella parte del DCA n. 33/2016 in cui è prevista e l’eliminazione del pronto soccorso del presidio ospedaliero isolano; ritenuto pertanto di poter procedere alla approvazione dell’atto aziendale della Asl Napoli 2 Nord che risulta adeguato ai parametri stabiliti dal decreto ministeriale 70/2015 e recepiti con il DCA numero 33/2016 comprendente la citata prescrizione dando mandato altresì alla Asl Napoli 2 Nord nelle more delle decisioni del Consiglio di Stato in merito al proposto appello – di includere il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Procida.
Una serie di contraddizioni incredibili: da una parte di prende coscienza del ricorso al TAR e quindi si avalla quanto chiesto dalla comunità isolana e dall’altra si preannuncia il ricorso al Consiglio di Stato. Una situazione ai limiti del paradossale anche stando a quanto dichiarato in sede regionale allor quando pareva essere lontana l’ipotesi del ricorso e invece più probabile la via dell’interlocuzione. Purtroppo così non è stato e così non è. Il Sindaco ha evidenziato il tutto come sempre sul suo profilo social:
“Il Commissario Polimeni con il decreto 8/2017 ha emanato l’atto aziendale dell’ASL Na2. Coerentemente con quanto ci aveva detto due giorni fa, ha ottemperato alla sentenza del TAR, prevedendo per Procida il Pronto Soccorso. Comunica che ha dato mandato per il ricorso al Consiglio di Stato, ma, come avevamo stabilito, nel frattempo lascia ancora spazio per far prendere una decisione condivisa alle Istituzioni preposte”.
Diversa invece è stata la lettura dell’ex Sindaco Luigi Muro e firmatario dei due ricorsi al TAR, che lucidamente ha fotografato la situazione:
“Sulla questione Ospedale leggo di un provvedimento del Commissario Polimeni che prende atto della nostra vittoria al TAR ma che annuncia di ricorrere al Consiglio di Stato!!! ATTENZIONE ATTENZIONE,PUZZA DI BRUCIATO!!!!
Se Polimeni avesse voluto chiudere la vicenda non doveva ricorrere al Consiglio di Stato. Nel decreto è testualmente scritto: “nelle more delle decisioni del Consiglio di Stato in merito al proposto appello”! La sua è una evidente mossa per evitare il Commissario ad acta che noi avevamo richiesto per poi sperare nel Consiglio di Stato!!! Non è un cattivo pensiero nè una dietrologia ma una evidenza dei fatti!!! Se Polimeni accetta il verdetto del TAR rinunci al ricorso al Consiglio di Stato! No alle furbizie!”
Una chiave di lettura politica di quanto sta avvenendo comunque va data almeno nella figura di questo sig. Polimeni che tutti i direttori delle ASL hanno diciamo così ricusato. «Siamo consapevoli delle nostre responsabilità e le assumiamo ogni giorno, mettendoci il cuore, il cervello, e la faccia. Così come il presidente (De Luca, ndr). Ci piacerebbe, che invece di pontificare su improbabili encicliche, così facessero tutti, calandosi nella trincea del mondo reale, della sofferenza e dell’assistenza». Questo uno dei passaggi della lettera aperta che i direttori generali delle Asl e degli ospedali della Campania hanno inviato alla stampa, criticando l’operato dei commissari alla sanità in Campania Joseph Polimeni e Claudio D’Amario.
La verità é forse ricollegata ad una battaglia tutta interna tra governo nazionale e governo regionale. E’ noto a tuti come il ministro Lorenzin (CDX) dopo l’uscita di scena di Matteo Renzi non ha voluto e non vuole assolutamente che il governatore della Campania De Luca ( PD) diventi commissario. Il che è presto spiegato nella semplice ragione che se così fosse non potrebbe tenere in Campania un “suo” commissario politico come Mister Joseph Polimeni, questo illustre signore mezzo toscano e mezzo americano che da Napoli centro a Sant’Angelo dei Lombardi, passando per Procida vuole tagliare posti letto e prestazioni sanitarie d’ogni genere lanciando la monetina in aria e poi raccogliendola senza nemmeno leggerla: testa o croce, che differenza fa?