Redazione | Dietro i fischi delle carrozze dei treni che quotidianamente partono dalle stazioni ferroviarie più disparate, con i suoi agi di tempo e disagi di spazio, ci sono storie da raccontare, disusate curiosità di particolari, umane vicissitudini che toccano la mente e il cuore di ogni cronista. Per mesi – a cadenza fine-settimanale – su uno di quei treni, ha preso posto anche una isolana DOC che ha fatto su e giù da Napoli per Milano per coronare un sogno. Di quelli – come vivono tanti altri – che purtroppo per essere realizzati bisogna fare le valigie, spostarsi, viaggiare lontano. Un sogno – quello che stiamo per raccontare – che è nato nelle corsie di un reparto di Oncologia di un nosocomio napoletano. Il “Cardarelli” dove – tra lacrime, preghiere e dolore – la superba procidana è riuscita a trovare la forza di donare tutto il suo amore e vivere una esperienza unica.
Lei è Celestina Meglio che sul territorio dell’isola di Arturo è impossibile non conoscere. L’abbiamo incontrata il giorno dopo aver superato l’esame che le ha dato accesso nell’Associazione Professionale di Estetica Oncologica ( APEO )e ci ha raccontato un po di cose:
Perché questo corso?
“Ho deciso di intraprendere questo percorso perché durante la malattia oncologica di mia mamma – ricoverata per lunghi periodi all’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli – quando facevo il cambio per le notti con mia sorella, portavo sempre con me la valigetta di lavoro per far passare il tempo e per coccolare mia mamma facendogli una volta una maschera un ‘altra volta un manicure poi pedicure ecc. Lei era felice di stare sempre in ordine durante le visite e ricordo si vantava di me con tutti i medici e dottoresse. Un giorno mi disse: “perché non chiedi alla signora – riferendosi alla sua dirimpettaia di letto nella stanza – se vuole anche lei un trattamento?”. La signora accetto’ è così anche altre donne ricoverate per lo stesso problema in reparto. Alla fine mi trovai a fare trattamenti in tutto il reparto oncologico. Quello che mi colpiva era il fatto che nonostante la malattia, le signore non avevano perso di vista l’aspetto estetico: erano felici e io mi sentivo ricca dentro”.
Da qui la decisione di frequentare una scuola:
“Eh si, così decido di fare ricerca per capire se ci fosse una scuola di estetica oncologica. Scopro che l’unica che pubblicizzava il grande maestro Veronesi era l’Apeo di Milano (Associazione professionale estetica oncologica). Ho inviato tutto il materiale che mi è stato chiesto e partecipato al corso che è iniziato ad ottobre. Le lezioni sono state tenute da medici dello IEO ISTITUTO EUROPEO ONCOLOGICO parte teorica e parte pratica . Il 28 febbraio ho fatto l’esame presso il Policlinico Maggiore di Milano e sono stata promossa con ottimi voti.
Ci spieghi cosa è il “Progetto D’Amore Gerarda Mammalella”?
Il progetto Mammalella Gerarda è un vero progetto d’ amore. L’ ho dedicato a mia mamma, come si può ben intendere. Solo sul territorio procidano offrirò gratuitamente le mie prestazione a persone in terapia oncologica.
Nomini Gerarda Mammalella ed il volto di Celestina si illumina nella profondità dei suoi occhioni lucidi:
“Spero di “onorare” questo riconoscimento cercando di essere sempre al fianco di chi soffre e lo dedico a tutte le persone che mi sono vicine e soprattutto a chi ho tanto amato”