Redazione | A poco più di quattro secoli dalla scomparsa di William Shakespeare, i “Lazzari Felici”, indiscussa compagnia teatrale isolana ai vertici del palcoscenico isolano da decenni, portano in scena l’Otello, opera tra le più avvincenti del drammaturgo britannico.
Per mettere bene in scena un’opera di Shakespeare – scriveva Jan Kott, uno dei suoi più
autorevoli studiosi- occorre necessariamente tradirlo, e la regia di Marianna Ambrosino dalle prime indiscrezioni lo “tradisce”, con il massimo rispetto, eliminando tempi, scene, ma non l’azione.
Ed è proprio alla regista che abbiamo chiesto un po di informazioni circa “l’arrangiamento” e un po di aneddoti legati alla interpretazione.
“E’ la terza opera Di Shakespeare – dice Marianna – che i Lazzari Felici portano in scena dopo Molto rumore per nulla e Giulietta e Romeo e’ la volta di una delle piu’ belle tragedie di shakespeare.. Otello , scritto dall’autore nel 1603 in cinque atti in versi e.
La nostra versione e’ stata riadattata e ridotta in due atti. Scelta coraggiosa e folle, visto che come si sa’ i teatri si riempiono solo con spettacoli comici , almeno per le compagnie amatoriali che affrontano grandi sacrifici personali ed economici per dare sfogo a questa loro passione quindi questa scelta comporta da questo punto di visto grandi rischi
Ma la passione e’ grande. La grandezza dei grandi autori e’ quella di rendere attuali le opere scritte secoli prima, questa e’ una di quelle, non abbiamo voluto discostarci molto dal testo originale almeno per ambientazione e trama ma abbiamo voluto avvicinarla ad una tematica molto attuale come e quella del riscatto sociale dei profughi del loro tentativo giornaliero di integrazione sociale, come oggi anche Otello era scappato dal suo paese per trovare un futuro migliore e come oggi prima di ottenere rispetto onore e dignita’ aveva dovuto subire le umiliazioni peggiori per poi vederle vanificare dal tradimento presunto della moglie Desdemona, quello che aveva ottenuto dopo anni di duro lavoro rischiava di svanire per colpa delle presunte “voglie” di una donna , uno come lui non poteva accettarlo.
Ma non sapeva che era rimasto vittima di chi aveva fatto in modo che sospettasse della moglie, Iago, che mosso da gelosia e sete di vendetta ha creato una ragnatela di sospetti in cui il povero otello e’ cascato senza accorgersi di nulla. Amore, gelosia, sospetto, inganno vendetta, onore perduto tutto questo in uno dei capolavori di shakespeare Otello . 8 aprile alle ore 21.00 e 9 aprile alle ore 18.30 al Procida Hall”.
E conclude: “Un cast di 20 persone che ci faranno emozionare, sorridere, piangere , arrabbiare nell’eterna lotta tra il bene e il male spetta a voi da che parte stare”.