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L’editoriale di Pasquale Lubrano: «IN APPROVAZIONE IL NUOVO PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO»

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Mag 5, 2017

Pasquale Lubrano | La Legge finanziaria 2017, com’è noto, consente ai Comuni di rimodulare e riformulare il piano di riequilibrio finanziario.

Come abbiamo già scritto il Comune di Procida ha l’opportunità di ampliarne la durata da sette a dieci anni, può fruire delle facilitazioni offerte dalla stessa legge.

Nei prossimi giorni il Consiglio Comunale è chiamato ad approvarne uno in sostituzione del precedente che non solo tenga conto di queste variazioni ma può evidenziare quanto già fatto attuando le misure adottate dalla precedente e dall’attuale amministrazione e fornire elementi di giudizio agli organi di controllo che evitino soluzioni (il dissesto) che soluzioni non erano e non sono.

Non mette conto attardarsi su estemporanee prese di posizioni in merito di chi ritiene di trattare un problema di tale rilevanza esibendosi in numeri da clown di un circo equestre di periferia, con numeri di pessimo gusto, credendo così di far divertire i cittadini paganti.

Noi continuiamo a fornire le nostre considerazioni con l’intento positivo di favorire il Comune, il paese e la stessa Amministrazione, senza alcuna presunzione e senza voler far concorrenza ai suoi brillanti tecnici esterni di supporto dei quali oltre le prebende ottenute nulla è dato conoscere su un qualsiasi apporto dato in cambio nell’ambito del bene “Comune”.

Con tale animo ci sembra opportuno riproporre che, fermo restando, schede e formulari da predisporre secondo legge, si provveda a inserire un prospetto riassuntivo e dimostrativo dei risultati ottenuti per quanto attiene il riequilibrio finanziario, dal 2013 ad oggi. Ciò appare utile per fornire giuste specifiche risposte ai rilievi critici formulati anche di recente.

Inoltre, tenuto conto del parere negativo espresso dal Revisore dei conti in merito all’applicabilità del comma 435 della Legge Finanziaria che consente di ridurre il disavanzo di amministrazione del Comune da applicare al piano di 3,3 mil. di Euro (di cui abbiamo trattato più volte e che ha trovato consenziente il Consiglio Comunale) è necessario ribadire il corretto comportamento tenuto, alla luce delle interpretazioni condivise anche dall’ANCI nazionale.

Colgo l’occasione per segnalare, inoltre, il contenuto del comma 436 della Legge Finanziaria che modifica ed agevola il ricorso al fondo di rotazione per ottenere liquidità e quindi, per quanto riguardo il nostro Comune, far fronte al pagamento di debiti fuori bilancio, sistemare i fondi a specifica destinazione e altre pendenze inserite nel nuovo piano di riequilibrio, senza dover vendere o svendere beni patrimoniali. Potrebbe essere inserita come ipotesi aggiuntiva ed eventualmente alternativa

La norma è stata modificata e riduce i campi di attuazione dei tagli ai servizi che erano previsti in precedenza ed è attuabile spalmata su un maggior numero di anni.

“Il comma interviene in particolare con riguardo: alle spese correnti per prestazioni di servizi, per le quali si dispone che la riduzione ora prevista del 10 per cento entro il triennio possa effettuarsi entro un quinquennio, ed escludendone dal computo alcune voci di rilevante necessità, costituite dagli stanziamenti per i rifiuti solidi urbani, il trasporto pubblico locale, il servizio di acquedotto, il servizio di illuminazione pubblica e l’accoglienza di minori protetti; alle spese correnti per trasferimenti, anche in tal caso prolungando la riduzione del venticinque per cento delle stesse dal triennio ora previsto ad un quinquennio, ed eliminando dalla base di calcolo i trasferimenti destinati ad altri livelli istituzionali e ad enti, agenzie o fondazioni lirico-sinfoniche. Viene inoltre stabilito che ferma restando l’obbligatorietà delle riduzioni suddette l’ente possa operare, a compensazione di una minor riduzione, anche agendo su altre categorie di spesa, salvo che su quella per il personale.”

Poiché i tagli richiesti sono già stati effettuati, non dovrebbero essere necessario intervenire ancora. D’altro canto la stessa Corte dei Conti ne ha sottolineato il mancato ricorso in passato.

Il fondo di rotazione prevede la possibile assegnazione del fondo restituibile in trent’anni, secondo le disponibilità del fondo stesso, alimentato anche dai rimborsi dei Comuni che ne hanno già fruito e con quota variabile in rapporto al numero degli abitanti del Comune richiedente. Nel caso di Procida si potrebbe ottenere un importo massimo intorno a 3,150 mil. di Euro. Anche ottenendo parte di tale importo si agevolerebbe di molto l’attuazione del piano di riequilibrio.

Valuti il Consiglio Comunale tale nuova opportunità, in precedenza non perseguita per la gravità dei tagli da dover effettuare ai servizi pubblici, a danno dei cittadini.

Ne sapremo di più a breve.

 

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