Redazione | In occasione dei festeggiamenti per il Patrono dell’isola, San Michele, il Cap. Sergio De Candia, diacono della Chiesa di Napoli, ha presentato presso l’Abazia a Terra Murata. una interessante guida storico religiosa sulla devozione all’Arcangelo in Europa, in Italia e a Procida (OGM editore). Egli è anche, da oltre vent’anni, Segretario della Confraternita dei “Gialli”, all’Arcangelo dedicata. Il titolo “Defende nos in proelio” richiama l’iscrizione all’ingresso dell’Abazia, una delle più antiche invocazioni al Santo: “Difendici nel combattimento nel giorno del giudizio divino”
“Con modestia ha voluto premettere ciò che scrisse il Prof Michele Parascandola nel 1893 come incipit della sua Storia di Procida: Ho fatto quanto ho potuto, potendo facciano meglio gli altri”. In vero con un certosino lavoro di ricerca Sergio De Candia ha dato alle stampe un’opera che sarà certamente un punto di riferimento per i cultori dell’Arcangelo Michele nel mondo, per la storia della religiosità dell’isola, per la conoscenza della millenaria Abazia e dei tesori religiosi e culturali che custodisce. L’opera ponderosa diventa, perciò, un punto di riferimento e contribuirà, come nelle intenzioni dell’autore a “indurre e sviluppare su basi più solide una nuova e più consapevole devozione all’Arcangelo”.
Alla presentazione, coordinata da Pasquale De Candia, presidente dell’Ass. Culturale Millennium, ha preso parte Michele Romano, studioso di filosofia, e Pasquale Lubrano, che cura ricerche storiche per il periodico locale “Procida Oggi” ed il Superiore della Confraternita di San Michele, Vincenzo Barone. Ha presenziato il Curato Mons. Michele Del Prete. Era presente una delegazione di devoti al Santo provenienti da Solofra, città che lo venera parimenti, presenti nell’isola per un gemellaggio nella fede.
Ai numerosi presenti sono stati illustrati i contenuti della ricerca, arricchiti dal contributo dei relatori e dalle considerazioni di Mons. Del Prete.
Michele Romano ha trattato della Procida come terra michaelica, Pasquale Lubrano ha ricordato riti e significati con cui la religiosità popolare ha vissuto e vive in continuità da prima dell’anno mille ad oggi e del valore storico e simbolico, come tutti i miti, dei festeggiamenti al Santo, l’8 maggio ed il 29 settembre.
Il 29 settembre viene ricordato il miracolo di San Michele: con la sua apparizione mise in fuga i corsari del Barbarossa che si apprestavano a saccheggiare l’isola.
Vincenzo Barone ha riassunto storia ed attività della Confraternita e delle difficoltà operative. Mons Del Prete ha colto l’occasione per ricordare le necessità di un profondo intervento strutturale per salvare l’Abazia per il quale a fronte di tante promesse, finora non sono seguiti i fatti. Ha inoltro confermato che chiede al Comune di ripristinare, per gli effetti civili, la data della festa Patronale dal 29 settembre all’8 maggio per consentire una maggiore partecipazione del paese attraversato dalla processione religiosa.
La ricerca di De Candia si articola in cinque capitoli. Nel primo viene trattato “il Culto dell’Arcangelo nel medio oriente, in Italia dagli albori del cristianesimo ai giorni nostri” mentre il secondo tratta delle ragioni storiche – religiose della nascita e dello sviluppo del culto a San Michele a Procida. Il Capitolo III è dedicato ai tesori racchiusi nell’Abazia. Nel quarto capitolo viene analizzata l’evoluzione delle forme culturali nella venerazione del Santo dopo l’apparizione del 1535 fino ai giorni nostri. La trattazione si conclude con la storia dell’Arciconfraternita intitolata all’Arcangelo.
Un particolare che va rilevato: parte del ricavato dalla vendita della guida sarà devoluto ai bambini rifiutati ed al recupero di una tela fiamminga custodita nell’ Abbazia. Il modico prezzo di vendita, malgrado il contenuto ponderoso di forte rilevanza storico culturale, ricco di immagini e testimonianze bibliografiche e citazione di documenti di archivio, vuole essere un incentivo alla diffusione ed al rilancio popolare della devozione millenaria all’Arcangelo Michele.