Redazione | Pasquale ha 72 anni. Una vita da muratore trascorsa a costruire case e rifare viali, intonaci, facciate. La pensione degli ultimi anni e gli acciacchi che inesorabilmente sono giunti dopo una vita di sacrifici e duro lavoro. La gioia di godersi la meritata quiescenza non lo ha scalfito nemmeno di fronte ai tanti problemi di salute. Un rene asportato, 4 ernie al disco, un polmone perforato e problemi cardio vascolari avrebbero distrutto tutti, ma non lui che circondato dagli affetti dei figli e dei nipoti è riuscito ad andare avanti.
Una casa al terzo piano da cui si accede dalla “quinta” di Marina Grande, attraverso moltissime scale. Un vero calvario almeno fino a quando tempo fa era riuscito a farsi autorizzare per l’utilizzo dell’ascensore dell’istituto nautico dalla Provincia di Napoli. Tutto bene almeno fino a quando i recenti lavori di ristrutturazione del cancello ubicato all’entrata di Via Roma della scuola, hanno di fatto impedito al Sig. Sano di poter usufruire dell’ascensore.
A nulla sono valse le rassicurazioni della dirigente e degli ingegneri che – stando a quanto dice il Sano – gli avrebbero garantito la finitura dei lavori in pochi giorni. O quanto meno la possibilità di poter tornare ad usufruire dell’ascensore.
Per circa tre mesi, Pasquale ha atteso con ansia e rabbia che qualcosa si muovesse. Che potesse ritornare ad utilizzare l’ascensore per poter uscire ed entrare a casa, vista la sua disabilità al 100%. Solo ieri, per un esame medico aiutato dai figli è riuscito a lasciare la sua prigione e trovare la forza di denunciare quanto sta accadendo:
“Non ce la faccio più. Chiedo aiuto a voi giornalisti. Sono tre mesi che non esco di casa. La sig.ra preside ha cambiato il cancello vecchio con uno nuovo e non mi ha dato la chiave. Io non so come fare per salire e scendere. Sono invalido al 100%. Ho un’autorizzazione della Provincia a poter utilizzare questo ascensore e anche del Sindaco precedente Capezzuto. Mio figlio è andato a parlare ieri sopra al nautico con la Preside e ha detto poi vediamo, facciamo, fino ad ora non so nulla. A febbraio mi era stato rassicurato che in dieci giorni si sarebbe risolto il problema. Chiedo a tutte le istituzioni che mi venga ridata la possibilità di poter salire e scendere con l’ascensore”.
E conclude: «Se non dovessi avere quello che mi spetta, sarò costretto ad agire legalmente. Ho già sentito il mio avvocato. Mi ha parlato di un ricorso di urgenza. Vediamo.»
Una situazione davvero incresciosa a cui speriamo le autorità diano una risposta in tempi celeri nel pieno rispetto di quelle che sono le prerogative di legge ma soprattutto considerando la situazione di salute del sig. Pasquale Sano.
Gent Direttore , le affermazioni del Sig Sano sono inesatte e false . L’ingresso è interdetto per la caduta improvvisa di grossi pezzi di porfido del portale . Di conseguenza l’ingresso è interdetto per motivi di sicurezza e le autorità competenti sono state chiamate ad intervenire .
Gent Dirigente, grazie della celere risposta.
Conoscendola siamo sicuri che si è subito attivata per risolvere il problema.
ossequi