Redazione | A trent’anni dalla morte di Yolanda Gigliotti, in arte Dalida, che tutto il mondo sta celebrando in ricordo dell’artista francese di origini italiane, una curiosità che appassionerà non poco i nostri lettori ci giunge dall’ultimo numero d Procida Oggi che riproponiamo integralmente:
“Da procida una voce che canta il mito di Dalida. E’ quella di Carol Lauro, giovane artista isolana, che ha riversato tutto il suo amore artistico verso la cantante italo – francese in un long playing che sta riscuotendo un notevole successo in tutt’Italia e non solo. Carol, infatti, si è dedicata anima e corpo nella rievocazione di Dalida e non ha mancato di frequentare Parigi ed altre cittadine francesi, anche per conoscere direttamente quel mondo in cui era nata, cresciuta e maturata l’arte di Dalida. Recentemente Carol Lauro, insieme al suo staff artistico, non è voluta mancare all’ultimo Festival di Sanrmo. Anche per respirare da vicino la rievocazione del ricordo di Luigi Tenco che, morì suicida, nel 1957, proprio nel corso del festival dell’epoca. Ma chi è Carol Lauro? È una procidana doc che, dopo la maturità conseguita presso il Liceo isolano , si lancia nel mondo dello spettacolo. Carol è stata sempre attratta da questo mondo: ha frequentato corsi di danza classica fin dall’età di otto anni, conseguendo poi il diploma nel 2003.’ Ma la danza le sta stretta. Carol sente e vuole esprimere la sua sensibilità artistica in modo più completo. Inizia così ad interessarsi di teatro. Le sue prime lezioni di recitazione gliele impartisce l’attrice Alessandra Borgia. Poi incomincia a frequentare l’Accademia di Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli di Tato Russo. Nei tre anni di frequenza dell’Accademia lavora intensamente con maestri di spessore quali Rosa Masciopinto, Sergio Basile, Livio Galassi, Giulio Liguori, Renato De Rienzo, Antonio Portolano. Arrivano così, al “Bellini”, i primi lavori con una serie di spettacoli importanti come “Masaniello – il Musical”. Partecipa a l’ “Odissea” con la regia di Renato Carpentieri, al musical “Il mago di Oz”, diretto da Laura Saraceni, “Mia famiglia” di Eduardo De Filippo con la regia di Mario Antinolfi. Ma il fantasma artistico del canto che l’ha sempre posseduta, alla fine, prende il sopravvento.
A febbraio scorso, Rai Uno ha trasmesso in prima visione il film Dalida di Lisa Azuelos con Sveva Alviti. Il film ha fatto registrare un alto indice di ascolto vincendo la serata rispetto alle trasmissioni degli altri canali televisivi. Comè noto la cantante francese era di origini italiane. Si chiamava Iolanda Cristina Gigliotti ed era nata al Cairo nel 1933. Dopo l’appassionata sfortunata storia d’amore con Luigi Tenco, la vita le era apparsa insopportabile. Tenta la prima volta il suicidio un mese dopo la fine di Luigi, a Parigi;, cosa che accade nel 1987. dopo aver ingerito barbiturici. Scrisse : “Perdonatemi, la vita mi è insopportabile”. D.A.
Inizia con il quartetto vocale “InDeMoCa Girls”ad esibirsi nei locali di Roma con un repertorio decisamente retrò. Poi la svolta, l’incontro con Pamela Pagano, la vocal coach che , conquistata dalla passione sublime che Carrol ha verso Dalida., le propone la realizzazione di un album musical con alcuni dei più grandi successi della cantante francese. E’ un sogno che si avvera. Carol si è dedicata anima e corpo a Dalida, ha studiato a fondo le sue canzoni e il suo mondo artistico. Ora, finalmente, Carol canta Dalida! “Ho scoperto Dalida tra il 2006e il 2007” – racconta Carol durante un breve soggiorno a Procida ove l’abbiamo incontrata – , ho iniziato a cantarla e man mano che mi addentravo nel suo mondo (ho frequentato anche il suo fan club di Lione) sentivo crescere in me emozioni profonde. E’ nato così un legame intenso. Certo che Dalida è un mito. Io non cerco né ho inteso e intendo imitarla, anche se i paragoni con lei sono inevitabili. Io sono Caro Lauro ed interpreto e canto le sue canzoni ispirandomi a lei, ma vado oltre. Cioè canto con la mia voce, il mio corpo, la mia sensibilità artistica, rendendole il dovuto omaggio e facendola ricordare a chi la conosce e facendola conoscere a chi non la ricorda”. Proprio di recente, il 15 febbraio scorso, Rai Uno ha trasmesso in prima visione il film Dalida di Lisa Azuelos con Sveva Alviti. Il film ha fatto registrare un alto indice di ascolto vincendo la serata rispetto alle trasmissioni degli altri canali televisivi. Comè noto la cantante francese era di origini italiane. Si chiamava Iolanda Cristina Gigliotti ed era nata al Cairo nel 1933. Dopo l’appassionata sfortunata storia d’amore con Luigi Tenco, la vita le era apparsa insopportabile. Tenta la prima volta il suicidio un mese dopo la fine di Luigi, a Parigi;, cosa che accade nel 1987. dopo aver ingerito barbiturici. Scrisse : “Perdonatemi, la vita mi è insopportabile”.