Redazione | È uno dei due italiani che parteciperà, nel giugno del 2018, al Golden Globe Race, la madre di tutte le regate oceaniche, il giro del mondo a vela in solitario. Si chiama Nérée Cornuz, ha 26 anni, ed ha sangue procidano nelle vene. Il papà George Albert era svizzero, ma la mamma, la professoressa Antonella Ridda è procidana. La passione per il mare è quasi un fatto genetico: papà Albert, che pure aveva una gamba amputata, si era fatto più volte l’Atlantico; mamma Antonella, da buona procidana, ha respirato da sempre aria salmastra. E, infatti, Nérée nasce a bordo di una barca ancorata nel porto di Napoli il 16 novembre 1989. Ha raccontato a “Il giornale della vela”: “Il 17, il giorno dopo la mia nascita, eravamo già per mare. Ho compiuto un anno a Tageri, poi abbiamo fatto la traversata atlantica e un paio di stagioni tra Caraibi e Venezuela.
Abbiamo passato tre anni in Costa Azzurra, con la barca ormeggiata a Cogolin, e una casa situata ad una ventina di chilometri nell’entroterra. A sei anni sono tornato a Procida con mia madre; ne avevo otto quando abbiamo venduto la barca e siamo andati a vivere ad Ischia. A Procida ho frequentato l’Istituto Nautico. A 19 anni ero allievo ufficiale a bordo delle navi della Carnival Cruise Lines. A 21 sono diventato terzo ufficiale. Ho girato le coste degli USA in lungo e largo, Hawaii, Alaska, Canada, Messico, Caraibi, Bahamas.
A 24 anni sono stato promosso secondo ufficiale sulla portarinfuse svizzera “Massoel”, un’esperienza durata due anni.
Nel mio primo imbarco ho navigato in Arabia Saudita, Australia, Nuova Zelanda, Singapore, India, Sud Africa, Kenia, Monzambico, Madagascar. Nel secondo imbarco: Argentina, Brasile Mauritania. Nell’estate del 2014, a Ginevra, ho trovato lavoro come istruttore di vela presso la scuola “Les Corsaires”. Ho ricominciato a regatare e pian piano mi è venuta la voglia di fare qualcosa in solitario. All’inizio mi ero orientato a fare la “Mini Transat” (una traversata in solitario Bretagna-Guadalupe, con 25 giorni di mare, ndr), poi ho optato per la Golden Globe dopo aver visto per caso il progetto sul sito della McIntyre. Doppiare Cape Horn è un richiamo ed una emozione troppo forte!”. La Golden Globe Race 2018 partirà il 14 giugno 2018. Sono 30 mila miglia no stop: da Falmouth, si attraversano i cinque Grandi Capes, e si ritorna a Falmouth.
A 50 anni dalla prima, mitica Goden Globe Race che si svolse nel 1968. Vi parteciparono nove regatanti: è il primo giro del mondo in solitario della storia della vela. Cinque si ritirano, due si suicidano ed uno (Moitessier) abbandona la regata e fa rotta verso la Polinesia.
Vince un marinaio “normale”: Robin Knox-Johnston.. Ora,come allora. Alla regata sono ammesse a partecipare barche a chiglia lunga da 32 a 36 piedi (da 9,75 a 10,97 m), progettate prima del 1988, senza apparecchiature elettroniche a bordo, niente computer, neppure la musica digitale sarà ammessa,
solo cassette. In palio 75.000 sterline (poco meno di 100mila euro). Torniamo a Nérée., il cui nome è il francese di Nereo, divinità del mare della mitologia greca. “Per la vela significa potersi spostare per miglia e miglia portandosi dietro la propria casa, in totale indipendenza economica, in armonia con l’ambiente e la natura, senza dover ricorrere ai combustibili fossili.” “Qual è il posto più bello che per adesso hai visto in barca?”
“Difficile a dirsi. Ogni posto è bello se legato ad un ricordo particolare, un’avventura o un momento di felicità. La Corricella, il porto dei pescatori dell’isola di Procida, di quando ero bambino, avrà sempre un posto speciale nel mio cuore”. Buon vento Nérée!
procidaoggi