Redazione | Tanto tuonò che piovve. Anche sul territorio isolano sbarcheranno rifugiati politici e richiedenti asilo politico. Il principio in Italia è lo stesso che si cerca di applicare, senza successo, in Europa: distribuire equamente i migranti tra tutti i comuni italiani in proporzione al numero degli abitanti. In modo da evitare la costituzione di «enclave etniche con numeri troppo alti di richiedenti asilo», dice la lettera di richiamo ai prefetti partita dal Viminale. Il tira e molla tra governo e sindaci però dura da mesi. Il piano dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci), che prevede la presenza di 2,5 migranti ogni mille abitanti, è stato siglato a settembre e a dicembre è stato stipulato l’accordo con il governo. Per invogliare i sindaci il governo ha stanziato pure 100 milioni da distribuire ai comuni che apriranno le porte. Ma ad oggi su 8mila comuni, solo 2.600 ospitano i richiedenti asilo, mentre quelli che hanno aperto volontariamente le porte tramite il progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) sono poco più di mille. Su 175.485 immigrati accolti, 136.706 vivono in strutture straordinarie. Con alcune regioni che sono in prima linea nell’accoglienza, e altre che invece restano nelle retrovie.
A Procida dopo una discussione in Consiglio Comunale di qualche mese fa sul tema dell’accoglienza dei rifugiati, la Commissione Consiliare legata ai temi sociali – si è riunita più volte per condividere il tipo di servizio da predisporre per le persone richiedenti asilo politico.
Un nutrito gruppo di lavoro – infatti – da mesi si incontra per approfondire la materia. Partecipano il ViceSindaco Giuditta Lubrano, l’Assessore Rossella Lauro, le Consigliere Lucia Mameli e Sara Esposito, la Prof.ssa Fortuna Procentese dell’Università Federico II con due studentesse Carolina Traiola e Annalisa Iervasi, le volontarie Avv. Claudia Esposito e Dott.ssa Cristina Meglio.
Il Vice Sindaco ieri mattina ha condiviso un messaggio per ricordare la Giornata: “Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato: quale momento più opportuno per ricordarci che al mondo, oltre noi, le nostre occupazioni, il nostro privato, vi è un’altra umanità? Uomini, donne e bambini in fuga da conflitti e persecuzioni sono in cerca di una possibilità di riscatto, per non rinunziare per sempre alla dignità di una vita in tempo di pace.
Come amministrazione abbiamo improntato il nostro percorso sull’importanza di far parte di una comunità sovra locale, aperta, che andasse oltre i confini della piccola Procida.
Siamo parte del mondo e non possiamo ignorare quanto ci accade intorno: il fenomeno delle migrazioni è divenuto parte del quotidiano; le città sono in trasformazione, si fanno multiculturali, multietniche, si arricchiscono di nuove esperienze, insolite parole e straordinari linguaggi, diverse tradizioni, profumi, volti…
Sono il simbolo di una società che sta cambiando e che deve imparare a cogliere questi fenomeni come un’opportunità piuttosto che considerarli una minaccia da cui difendersi, peraltro del tutto inutilmente.
Prendiamo atto di questo cambiamento e, come comunità, proviamo a farci protagonisti di un’esperienza di accoglienza vera.
Negli ultimi mesi più volte il Prefetto di Napoli ha esortato i comuni della provincia a fare la propria parte, preannunziando azioni di forza per chi avesse esitato ancora.
Contemporaneamente la voce del pontefice ci richiamava tutti ad assumerci responsabilità e tendere una mano a questa umanità dolente.
In questo solco ci siamo posti e, raccogliendo la sfida che il tempo presente ci pone, abbiamo dato l’avvio alle procedure per allestire un Servizio di Accoglienza Integrata per i Richiedenti Asilo e Rifugiati.
Ci prepariamo ad accogliere 34 persone, verosimilmente a partire dai primi mesi del 2018: non sono tante ma nemmeno poche. Sono vite. Non sarà facile ma crediamo ci farà crescere come comunità.
Abbiamo il sostegno dalla comunità ecclesiale per il tramite delle parole del Card. Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe. Abbiamo fatto e facciamo appello a tutte le forze attive del territorio, alle istituzioni, alle associazioni ed alle formazioni sociali spontanee affinché ciascuna dia il proprio contributo a fare di questa, che ci apprestiamo a vivere, un’esperienza entusiasmante.”
questa è pura follia, prepariamoci ad averli sotto i bar, a chiuderci in casa la sera, a guardare a vista mogli, fidanzate, non ci raccontiamo balle sull’accoglienza, mi domando cosa entra nelle casse comunali e in tasca di qualcuno, ho visto le realtà nelle grandi citta, non dai telegiornali, e ora come folli roviniamo questo scoglio piccolissimo e già sopraffollato, riderò al primo problema e ce ne saranno tanti, ma svegliamoci, mandiamoli a casa dei politici buonisti
Belle parole!…
Voglio vedere quando finiranno i fondi europei(la quota destinata a Procida),chi metterà le mani in tasca,per sostentare queste persone.
forse gli ass.sori daranno il loro stipendio,o i preti..
siamo un’isola tra le più densamente popolate d’europa,i giovani in massa scappano da procida perchè qui c’è poco lavoro,la povertà sta facendo passi giganteschi,moltissime famiglie non riescono ad arrivare a fine mese,un comune sull’orlo del baratro economici
e,vogliamo fare i ” radical-chic,ma per favore!
Pensate ai procidani prima!!!
Pasquale
facendo seguito ai precedenti,la favola del lupo travestito da pecora dovrebbe insegnarci qualcosa….questi clandestini arrivano come poveracci e poi si trasformano in violenti quali sono….che pretendono tutto e subito senza lavorare….a procida gia’ esiste una situazione esplosiva con tante famiglie che non riescono a sbarcare il lunario e sono al limite della povertà…
Sig.ra/ina MICHELA
io non La conosco personalmente,ma,siccome,siamo nella stessa lunghezza d’onda riguardo questa futura accoglienza, che Lei,GIUSTAMENTE,definisce una follia,e a cui sono totalmente d’accordo
mi farebbe piacere conoscerla x organizzare un qualcosa,un movimento di protesta ,o altro…
La ringrazio di una possibile risposta
Message
Povero Sindaco !
Il più delle volte mi domando chi Ti consiglia ?
Come è possibile aprire un altro fronde così impopolare e veramente pericoloso.
Ricorda che preti,medici ed altri alle prime difficoltà Ti lasceranno solo.
La cosa che non riesco a capire come hai potuto in soli due anni dimenticare alcune nozioni elementari di politica. Ti consiglio di svegliarti e come prima cosa spiegare alla Prefettura che con soli 6 Carabinieri non puoi assicurare l’ordine pubblico e la sicurezza dei Tuoi concittadini.Metti a lavorare i Tuoi Assessori e delegati su cose che Tu ritieni necessarie, conoscendo i Procidani e non subire le loro inesperienze.
Ascoltami !
ASSURDO ospitare questa gente,ma purtroppo i nostri politici credono ancora nelle favole e non hanno mai visto da vicino la situazione che si e’ creata nei piccoli centri dove vengono ospitati( delinquenza,e sporcizia a volonta’).Ricordate
che a parole tutti siamo buonisti,ma in fondo non tutti sono entusiasti.Mandateli a casa dei preti.