Redazione | Giornata di cambio di comando alla Guardia Costiera procidana. Domani, infatti, la comunità si appresta a salutare la T.V. Sabrina Di Cuio, da oltre tre anni al capo del circondario Marittimo dell’isola di Arturo. Uno dei comandi più proficui del porto isolano senza nessuna ombra di dubbio. Una presenza ferma e costante che ha saputo essere interprete delle esigenze della comunità ed adoperarsi senza lesinare energie nel compimento del suo mandato. Oltre mille giorni che sono riassunti in una serie infinite di operazioni e di attività svolte. L’abbiamo incontrata alla vigilia del suo commiato e posto alcune domande:
Allora comandante, quasi tre anni a Procida. Che ricordo conserverà di questo periodo?
“Tre anni sicuramente intensi e unici sia come esperienza di vita che come esperienza professionale. Si è trattata, infatti, della prima esperienza di Comando che per un Ufficiale costituisce sia un traguardo, che un punto di partenza. Un traguardo, perché sin dai primi giorni dell’Accademia i superiori quotidianamente ripetono “un giorno quando sarete comandanti…” e quel giorno è arrivato ed è durato oltre 1000 giorni, ed un punto di partenza, perché a questo Comando seguiranno altre esperienze di Comando che però non potranno mai essere uguali alla prima”
I rapporti con la gente dell’isola, con le istituzioni?
“Al riguardo posso solo esprimere un sentimento di estrema gratitudine per il modo in cui l’Isola ha accolto me nel ruolo di Comandante, ma soprattutto la mia famiglia. Sono stati anni in cui si sono consolidati, sempre nel rispetto dei ruoli, rapporti di collaborazione con le altre istituzioni presenti sull’Isola con l’obiettivo principale di far trionfare sempre il preminente interesse pubblico. Si è cercato sempre di individuare soluzioni ragionevoli alle problematiche che si presentavano e il dialogo effettivo instaurato ha permesso di evitare di attestarsi su rigide posizioni che sicuramente non avrebbero permesso di raggiungere i risultati ottenuti. A tutti i Procidani, non posso che essere riconoscente per come hanno accolto Irene che, in questi tre anni, ha coltivato tante amicizie”.
I numeri del suo comando?
“Numerose le attività di Polizia Giudiziaria e amministrativa che hanno portato alla redazione, nel periodo di riferimento, di più di nr. 50 notizie di reato e 550 verbali di accertamento e contestazione di illeciti amministrativi, relativi a illeciti di diversa tipologia, per un ammontare in euro pari a 200.000 euro, tra i quali si annoverano:
- attività di contrasto alla pesca marittima illegale con più di nr. 28 sequestri di prodotto ittico e attrezzi non consentiti;
- reati su demanio marittimo, per realizzazione di opere e innovazioni senza alcun titolo abilitativo, nonché comunicazioni relative ad abusivismi in ambito edilizio e paesistico per un totale di aree sequestrate superiore ai 3000mq.
- Grande attenzione è stata posta sugli aspetti ambientali, con attività investigativa volta a reprimere l’illecito smaltimento di rifiuti, nonché il proliferarsi di scarichi non autorizzati.
Tra le attività in ambito ambientale, di grande impatto in termini di risultato, si evidenzia l’attività svolta in collaborazione con il Comune d Procida e l’area marina protetta del Regno di Nettuno, relativa all’abbandono di rifiuti sul fondale marino in prossimità dell’isolotto di Vivara (Isola di Procida) che si è conclusa con lo straordinario risultato della bonifica del sito. Infatti, a seguito di perlustrazione effettuata dal II Nucleo subacqueo Guardia Costiera, è stata accertata la presenza di vecchio materiale ferroso (tubi, lamiere, spezzoni di catena) giacente sul fondale in prossimità di area demaniale marittima assentita in concessione al Comune di Procida (ponte di Vivara), ricadente peraltro nell’area marina protetta “Regno di Nettuno”. Dopo le dovute segnalazioni all’Autorità Giudiziaria, con la collaborazione dei due enti, nei giorni scorsi, si è giunti alla rimozione di tutto il materiale e al corretto smaltimento dello stesso. La portata di tale attività, oltre all’accertamento delle responsabilità, sta nell’aver raggiunto l’obiettivo finale che era quello di eliminare da un sito protetto rifiuti illecitamente depositati in spregio all’unicità e alla bellezza dell’ambiente marino interessato.
Sempre in materia ambientale sono da segnalare di numerosi verbali per illeciti amministrativi contestati a ditte operanti sul territorio, sempre per aspetti legati alla gestione dei rifiuti, per un importo totale di 24.800 euro. Tale elevato importo attesta come l’Ufficio abbia avuto quale obiettivo primario quello della salvaguardia ambientale dell’isola di Procida dove il mancato rispetto delle più semplici regole dettate dalle norme può avere un impatto devastante in considerazione della alta densità abitativa mq\persona.
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Procida ha altresì collaborato nella gestione attiva dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” per la quale è stata delegata a un’attività amministrativa di rilascio autorizzazioni (più di 1000 in due anni), fornendo nel contempo una costante attività di vigilanza sull’area, che ha portato all’elevazione di numerosi illeciti amministrativi e penali, sia per la pesca illegale nelle predette aree che nei confronti di unità da diporto e di unità adibite al traffico passeggeri. L’aridità dei numeri sicuramente non riesce a rappresentare la delicatezza della responsabilità affidata all’Ufficio, sia in termini di gestione, che di vigilanza di questa “Area marina”, che settimanalmente, durante il periodo estivo, è la meta di migliaia di unità da diporto e di diportisti che scelgono l’isola di Procida quale angolo dove trascorrere i loro momenti di relax che solo l’unicità e la singolarità di questi posti sa rendere. L’attività del Circomare non è stata soltanto amministrativa e di polizia, ha anche svolto il ruolo di collante tra i diversi soggetti interlocutori (l’utenza, l’amministrazione locale e l’ente gestore) nella nuova e temporanea gestione della A.M.P. da parte della Capitaneria di Porto di Napoli.
Con l’attività di ricerca e soccorso in mare e trasporto traumatizzati sono state più nr. 330 persone assistite, a cui vanno aggiunte le frequentissime attività di assistenza ai diportisti, per un totale di più di 800 missioni, per controllo pesca, vigilanza area marina protetta e a favore della sicurezza della navigazione ed a tutela dei bagnanti, in tratti di mare che così come sopra esposto risultano densamente frequentati.
Dopo anni di lunghe attese, grazie all’operato del Comune, si è giunti alla realizzazione e alla successiva disciplina, in collaborazione con ASL Napoli, di un punto di sbarco del pescato;
Si è svolta un’intensa l’attività di regolamentazione a garanzia della sicurezza portuale e della navigazione. Nell’ambito della naturale vocazione di collettore delle esigenze, diffuse e differenziate, rappresentate su tutti dall’Amministrazione comunale, dalla Regione Campania, quale Ente gestore, e delle società e realtà armatoriali, è stata operata un’attenta valutazione dei pareri emessi in materia di sicurezza della navigazione, che permettono, oggi, di raggiungere nei periodi estivi punte massime di oltre 90 accosti giornalieri di unità Ro\Ro pax e solo pax. Su questo punto, risulta necessario effettuare un’attenta riflessione, in quanto, sebbene le limitate dimensioni della banchina e dei pontili del porto commerciale e i notori problemi legati al dragaggio dei fondali, il sorgitore di Procida è l’unico porto di transito del Golfo di Napoli, con tutte le criticità legate a tali realtà. Infatti, gli eventuali ritardi su arrivi partenze si ripercuotono in modo considerevole sui restanti sorgitori di partenza e destinazione e viceversa li eventuali ritardi accumulati negli altri porti si riversano su Procida. Pertanto, solo una preventiva seria regolamentazione e successivamente un’elasticità nella gestione del traffico marittimo a livello locale, può evitare criticità per la cittadinanza isolana, che vede il porto quale naturale estensione del tessuto cittadino e per la quale, l’efficienza del sistema portuale è essenziale per il sereno raggiungimento dei luoghi di lavoro”.
Dopo Procida cosa l’aspetta?
“Dopo Procida il mio impiego sarà a Roma presso l’Ufficio relazioni esterne del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto. Quindi, non mancherà occasione per rapportarmi anche con Voi giornalisti locali”.
Conosce il suo successore? Ci aiuta a conoscerlo e soprattutto cosa lascia in termini di lavoro, iniziative, azioni ecc. ecc ?
“Certo! La provenienza e il profilo del Comandante Scaramuzzino sono simili al mio percorso professionale. All’epoca quando ero al terzo anno dell’Accademia, la collega faceva il suo ingresso in Accademia. Si può dire che ci conosciamo da oltre 10 anni. Trattasi di una donna, un militare e di una professionista seria, che sicuramente saprà affrontare con il giusto equilibrio le dinamiche isolane, mettendo al servizio dell’Ufficio e dell’utenza le proprie capacità e conoscenze e dando continuità al lavoro posto in essere in questi anni. Sicuramente si dovrà proseguire con un dialogo effettivo con le altre amministrazioni, tra cui in primis, l’Ente regionale, e il Comune di Procida, per continuare gli interventi manutentivi nell’ambito portuale in modo da incrementare la sicurezza; continuare nell’opera di definizione della destinazione d’uso delle aree demaniali sia all’interno del porto di Marina Grande di Procida che presso gli approdi minori, al fine di renderli fruibili per i più diffusi interessi pubblici, tra cui anche la vocazione turistica cui aspira l’isola; nonché mantenere una stretta collaborazione con l’istituto tecnico nautico “Caracciolo” di Procida, sia con la partecipazione ai progetti “scuola – lavoro” che, in qualità di membro del Comitato Tecnico Scientifico, nell’attivazione dei corsi di formazione per il conseguimento delle competenze direttive a bordo per gli ufficiali di coperta e di macchina. Una collaborazione importante, visto il tessuto sociale dell’isola che vede la popolazione locale estrinsecare la propria identità nell’essere un popolo di naviganti”.
Il T.V. Di Cuio se non avesse fatto l’accademia e il lavoro in guardia Costiera, di cosa si occuperebbe?
“Sono entrata in Marina all’età di 18 anni e da allora non ho mai avuto modo di pensare a qualcosa di alternativo alla mia professione che è totalizzante ed esaudisce a pieno le mie più intime aspirazioni”.
Il ruolo della sua famiglia?
“Che dire… il mio pensiero va a mia figlia che pur non scegliendo la Marina interpreta a pieno il ruolo di “Comandante della famiglia” con continui richiami per le nostre imperdonabili assenze. I suoi sorrisi e la sua gioia di vivere nella realtà procidana ripagano i sacrifici di questi intensi anni”.
Un saluto alla comunita’ ed un augurio?
Oltre al classico “Buon vento” mi sento in dovere, come detto in precedenza, di ringraziare l’intera comunità per il rispetto sempre avuto nei confronti dell’Istituzione che ho avuto il privilegio di rappresentare in questi anni e per i rapporti umani e le relazioni interpersonali coltivate a tutti i livelli. Quale conoscitrice, ormai, dello spirito procidano, l’augurio che esprimo è quello di mantenere l’unicità e l’identità dei luoghi che rendono Procida diversa dalle restanti Isole del Golfo. Arrivederci a presto…..da turista……